Percettica

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"Energetica" o Percettica (o, 'Nahualogia')

Percettica è un termine introdotto dallo scrittore Domingo Delgado Solòrzano, un autore che dopo la morte di Carlos Castaneda ha proseguito lo stesso lavoro sulla Scienza Nahualica (nota anche come Cammino Tolteca, o semplicemente Toltechità).

Questo argomento si ricollega con L'Arte di Sognare, L'Arte dell'Agguato e L'Arte dell'Intento, i tre pilastri del 'Pensiero Castanediano'. In questo senso la percettica (l'Arte della Percezione, Nahualogia, o semplicemente Energetica) le ingloberebbe tutt'e tre. I libri di Castaneda, infatti, sono passati alla storia proprio per ridurre e considerare tutto ad un livello "energetico": di pura energia.. E questo filone riprendono e proseguono, molti dei nuovi autori.

Si tratterebbe secondo l'autore Solorzano per esempio, di una scienza antica, per molti oggi pseudo-scienza, ma stando ai suoi scritti si sarebbe trattato ai tempi di quelle civiltà precolombiane, della loro scienza: di una scienza vera e propria.

Il libro di Solòrzano (non ancora tradotto) s'intitola El Nahual de 5 puntas (il nagual di 5 punte). In esso, Domingo Delgado ci descrive un lignaggio molto particolare di Nahual, con la loro relativa regola.

Carlos Castaneda descrisse nei suoi libri qualcosa in merito alla regola dei lignaggi dei Nahual di quattro punte, ma poco o nulla per esempio su quella dei lignaggi di tre punte, e praticamente niente su quelli di cinque punte.

Quindi nel suo libro, questo nuovo autore affronta queste tematiche lasciate in sospeso dal suo predecessore, rivelandone dettagli e caratteristiche molto più precise, e ricorrendo spesso anche a termini presi in prestito dalla Fisica quantistica per esporli.

(Referenze di un altro lignaggio diverso da quello di cui parlava e scriveva Carlos Castaneda, le possiamo anche trovare in un altro nuovo autore sulla tematica, di nome Enrique Rojas Pàramo, nel suo libro Nerea).

Definizione

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"Percettica è la scienza della percezione.


La regola del nahual di cinque punte è la base della nahualogia pentagonale, terza parte della 'percettica'.


Si sudddivide in tre nahualogie: la percettica (o le tre nahualogie) è la scienza quantistica incaricata di studiare i cambiamenti e le trasformazioni della coscienza energetica mediante il movimento del punto di unione e le sue trasmutazioni risultanti fra la prima e la seconda attenzione."
()


Questa, la definizione precisa esposta dall'autore.

"Scienza Nahualica"

Nel Pensiero castanediano, si crede che una particolare casta di veggenti sia sopravvissuta al massacro di Cortés sui popoli precolombiani. Questa casta, si sarebbe poi organizzata in lignaggi per meglio nascondersi, e riuscire a far sopravvivere le loro conoscenze fino a noi.

Una 'morte alternativa'

Alla base di tale dottrina, sta la convinzione che solo le persone in grado di sviluppare la loro veggenza (ossia la possibilità concreta e reale del corpo fisico di vedere l'Energia direttamente così com'è) possano ottenere, tramite certe tecniche, il Potere necessario per recuperare la Totalità di sè stessi ed essere così in grado poi, una volta raggiunto quel Potere, di compiere una "morte alternativa" a quella comune data a tutti gli esseri ordinari.

Per far ciò, Castaneda proponeva nei suoi libri: l'Arte del Sogno, l'Arte dell'Agguato e quella dell' Intento, come utili strumenti, i principali (assieme anche ai suoi Passi Magici), in grado di aiutare il "Guerriero" (colui che cammina su questa via antica di conoscenza, distinto quindi dall'uomo comune, ordinario) ad accumulare sufficiente Potere Personale per far ciò. Ossia, per essere in grado di muovere a Volontà il proprio Punto d'Unione: quel centro energetico responsabile, sempre secondo questa disciplina, di far percepire all'essere umano la Realtà che lo circonda.

Muovendo questo particolare punto, diceva Castaneda, si cambiava quindi la gamma di percezione umana; si poteva addirittura entrare in un altro mondo con tutto il corpo fisico, ma per non morire nell'atto, per non disintegrarsi diceva, era preciso accumulare sufficiente Potere. Altrimenti, l'unico risultato che si sarebbe raggiunto sarebbero state delle inutili auto-combustioni umane.

Per accendere questo Fuoco dal Profondo, questo Fuoco interno, Castaneda scrisse nell'omonimo libro che questo Punto d'Unione avrebbe dovuto essere stato attivato direttamente dalla Volontà del veggente-guerriero, e fatto girare all'unisono con certi altri punti, in modo tale da trasformare l'intera struttura energetica umana (che agli occhi di un veggente appare come un campo di energia a forma di uovo) in un immenso Punto di Energia che, questo nuovo autore Domingo dice, nel suo libro, trattarsi di un gigantesco Punto d'Unione capace poi così d'incorporarsi all'Energia dell'Aquila, intesa qui non come rapace ma come Grande Spirito.

"Aquile" nello spazio di "Zero"...

La Struttura Energetica del Cosmo

Anche su questo punto, sul tema dello Spirito inteso come Grande Spirito, o Spirito Infinito, o semplicemente Energia illimitata da cui tutto trae origine, Domingo e Castaneda differono un poco.

Carlos Castaneda scrisse al rispetto che allo Spirito Supremo lo si chiamava Aquila, e nulla più. Mentre Domingo Delgado, a riguardo, rivela che non solo esisterebbero una, ma innumerevoli Aquile! E che, allo Spirito infinito e Supremo, lo si chiamava invece Zero; nello spazio di Zero vivrebbero tutte le Aquile, ossia i macromondi, o macrouniversi, e a quello spazio gli antichi sciamani-veggenti di questa cultura di cui lui si fa portavoce, avrebbero dato il nome di Quinta Attenzione. Per distinguerla dalla Quarta, dalla Terza, dalla Seconda ed infine dalla Prima: ognuna rappresentante un differente livello vibrazionale nell'uomo (e quindi un differente grado di percezione umana); la più profonda delle quali, raggiungibile solo attraverso molto sforzo e disciplina.

Anche qui amplia di molto la visione lasciataci da Castaneda, che solo scrisse nei suoi libri di Tre Attenzioni possibili: l'ultima delle quali, la terza, raggiungibile solo nell'atto di consumare il proprio Fuoco dal Profondo.

La Struttura Energetica Umana

Carlos Castaneda nei suoi libri diceva che gli antichi veggenti-sciamani del Messico potevano vedere l'intera struttura energetica umana come un campo luminoso d'energia, a forma di uovo. Che all'interno di questo uovo luminoso vi era poi un punto ancora più luminoso chiamato Punto d'Unione poiché lì si metteva insieme la percezione, il quale spostandosi cambiava frequenza all'essere umano in questione facendogli percepire un mondo diverso (una Realtà non Ordinaria), ma anche facendolo cambiare di forma: era perciò in grado di trasformarsi in un animale, per esempio, o in un qualsiasi altro essere vivente esistente all'interno della vasta gamma vibrazionale di energia che riuscisse a toccare.

Domingo Delgado spiega a proposito che non solo l'essere umano possiederebbe agli occhi di un veggente un punto d'Unione, ma ne avrebbe addirittura anche più di uno. Scrive in merito che uno di questi è denominato Punto d'Unione Collettivo, e sarebbe il principale responsabile della nostra fissazione su questa dimensione d'energia, responsabile cioè della nostra prigione, impedendoci di muoverci verso piani diversi, come sarebbe più naturale.

Catalogazione delle Coscienze Sferiformi

Scrive anche che alcune Coscienze (che lui chiama Percettori), uomini, donne o animali che siano, presenterebbero nel loro uovo luminoso degli scompartimenti in più rispetto ad altri: da qui il nome di Nahual (o Nagual) di tre, quattro o cinque punte. Da essi, deriverebbero le tre regole dei lignaggi (giacchè, essi sarebbero dei lider); ossia:



Castaneda accennava nei suoi libri solo a quelli di tre e di quattro; ma questo nuovo autore, Domingo, si spinge ancora più in là, fornendo una visione ancora più dettagliata e precisa delle Coscienze Sferiformi, nella quale classifica anche quelle che non sarebbero denominate Nahual per avere solo due scompartimenti. Queste coscienze più "normali", nel senso che numericamente sarebbero di più (rispetto invece ai Nahual, che sarebbero di meno), a loro volta sono suddivise in tre gruppi: quelle più piccole (la stragrande maggioranza), quelle intermedie, e quelle leggermente più grandi di quest'ultime, le cui dimensioni maggiori permetterebbero loro poter esser facilmente inserite per esempio in determinati gruppi di lignaggi nahual.


Le prime, le denomina

  • Coscienze Nane o "Collettori";


le seconde,

  • Coscienze Mezzane o "Scansiatori";


ed infine quelle del terzo gruppo, dice siano conosciute col nome di

  • "Volatori Rotondi",


perché la loro unione al fondersi i propri rispettivi Punti d'Unione, permetterebbe loro di poter viaggiare attraverso le Emanazioni della Grande Aquila: ossia, di "volare" in questo quasi-infinito macro-universo. Dice l'autore poi che, al terminare il viaggio, i loro due Punti di Unione rispettivi si discongiungerebbero nuovamente, per tornare ad essere due esseri distinti.

L'autore che più si addentra in dettagli e spiegazioni qui risulta essere sempre Domingo, quindi riportiamo dal suo libro quanto ci accingiamo a definire in merito. Castaneda, infatti, ci dice a proposito poco o nulla, e altri si concentrano di piu sull'aspetto 'etico'.

i Cinque Corpi energetici

Allora; l'uovo luminoso sarebbe costituito come abbiamo gia visto da vari 'scompartimenti', quindi da diversi 'corpi'.

  • Uno é quello fisico,

poi Domingo ne classifica altri quattro:

  • quello mentale,
  • quello da in-sogno,
  • quello volitivo individuale e
  • quello volitivo collettivo.



Per ognuno di essi descrive anche le pratiche opportune (vedere sezione esercizi) affinché possano, col tempo e colla pratica costante, arrivare a 'fondersi'. L'unico che non rientra nell'unione sarebbe quello mentale: questi, dice, colla pratica é destinato a scomparire per lasciare posto alla conoscenza naturale e silenziosa. Dice testualmente che: "La perdita di 'questo corpo' é il guadagno di quello 'luminoso', giacché sará quest'ultimo che 'vedrá' e penserá quando il primo sará scomparso, facendo percepire la 'Visione Totale' di tutte le Realtá", invece di una singola e limitata, quale lo é appunto la nostra di questo mondo.

i Dialoghi Interni e i Punti di Unione

Poi; un'altra questione sono i DIALOGHI INTERNI cosí con 'plurale', Domingo infatti ne classifica almeno Tre:

  • quello INDIVIDUALE,
  • quello COLLETTIVO, e ..
  • quello DELL'AQUILA STESSA.



Un Dialogo Interno, questo lo diceva anche Castaneda, é mantenuto 'fermo' dalla fissazione del proprio Punto d'Unione, e quindi risulta strettamente vincolato ad esso. Domingo a riguardo rivela esattamente quindi la loro stessa natura al dirci che:


  • A) i nahual di tre punte possiederebbero all'interno della loro sfera luminica 2 Punti d'Unione, mentre
  • B) quelli di quattro punte ne possiederebbero 3, ed infine
  • C) quelli di cinque punte, ne avrebbero al loro interno addirittura 5!


Quindi, tornando alla questione, credo forse che solo un nahual di quattro punte possa allora chissà arrivare a sperimentare completamente tutti i dialoghi interni di cui ci parla, quindi in definitiva solo poche persone visto che questi corrisponderebbero solo a una minoranza esigua; e non contemplo neanche quelli di cinque, visto che di questi ci dice solo ne esista un solo esemplare per ogni Grande Aquila, fatta eccezione per la nostra che ha avuto col proprio un 'piccolo' problema.. (ved. capit. Cosmovisione). Ciò nonostante, questa é solo una mia opinione buttata qui come spunto di riflessione, visto che sul libro di Domingo la questione é lasciata per il momento in sospeso.


Adesso, concentriamoci invece sui 'singoli corpi' cui abbiamo accennato prima. Vediamo 'cosa' sono, 'energeticamente parlando', sempre secondo le rivelazioni di Domingo.

La totalità di Se Stessi

Estratto del libro El Nahual de cinco puntas -La consecución de la totalidad de uno mismo di Domingo Delgado Solórzano.


  • ...Il seguimento cosciente della "regola" da parte di una coscienza, arriva nella pratica, al movimento del punto di unione a volontà. Questa prassi sviluppa la volontà o forza impulsora e retrattora del punto di unione. La regola esige la pratica paradogica di cinque rutine seriate e ripetitive: fisico, mentale, in-sognatrice, volitiva individuale e volitiva collettiva.


  • Il corpo fisico, la parte solida dell'energia del bozzolo luminoso, deve incorporarsi al resto delle sue parti, disminuendo la sua oscillazione vibratoria. I percettori seguirono l'aspetto solido della regola, con un sistema di resistenza progressiva ad alta intensità di spintoni y tironi, chiamato "quanimec", al quale io ho arbitrariamente messo il nome di "corpofilia". Molto somigliante agli sports dell'"halterofilia", in combinazione con i sollevamenti di potere ed il fisico-culturismo. Variando l'approccio vibratile e l'intensità, in relazione all'aspetto ludico e atletico attuale.


  • ...Il corpo fisico si doveva lavorare tre giorni sì, un giorno no: tre giorni sí, due giorni no e si ripeteva il ciclo. Un giorno si lavorava la parte inferiore del corpo, cominciando dai piedi e i polpacci, in seguito le curve, le coscie e i glutei, per terminare con la parte bassa dell'addome. Un altro giorno toccava alla parte dietro del corpo, schiena superiore, centrale e inferiore, seguita dai trapezi, collo, deltoidi posteriori, tricipiti e avambracci. Il terzo giorno si lavorava il petto, deltoidi frontali e laterali, i bicipiti, gli avambracci e l'addome alto. Sempre in questo rigoroso ordine.


  • Don Chema mi assicuró che i movimenti che ogni bozzolo luminoso deve eseguire e l'intensità degli stessi, alla lontana, è un disegno dello spirito o forza che tutto lo permea. Tuttavia, mi disse, esistono movimenti basici da dove tutti dobbiamo partire. Continuó dicendomi che i disegni sono la causa fondamentale degli atti dei percettori. Un percettore, mi disse, ormai non attua più come tutti gli altri esseri, per impulsi emozionali impetuosi. I disegni lo guidano e gli indicano come, dove e perché attuare. Questo si deve a che il bozzolo si torna uno, con il potere dello spirito. Come una goccia d'acqua che cade nell'oceano, però che a differenza delle altre non si disintegra in questa vastità d'acqua, ma che stando nell'oceano, conserva la sua forma e funzione particolare. E' una gocciolina individuale e allo stesso tempo è tutto l'oceano. Sta cosciente della sua doppia natura e usa il potere per muoversi a volontà in questa immensità ogni volta che lo intenta. I movimenti con pesi addizionali sviluppano la coscienza dell'essere e dello star cosciente dei disegni. L'intensità della sua esecuzione sviluppa il potere di percepirli e seguirli senza remora alcuna. La costante ripetizione seriata di questi, sviluppa l'impulso della volontà e l'intento per volare dietro la perpetuità della coscienza individuale di forma indipendente.


  • I percettori complementavano questi esercizi con l'ingestione di piante di potere, utilizzando primordialmente le radici, fiori e semi. Con queste, incrementavano l'acutezza mentale e la massa muscolare. Qui, don Chema mi fece un'osservazione. Mi disse che nell'uso delle piante si basa una delle differenze fra stregoni e percettori. Gli stregoni usano piante di potere che diminuiscono l'acutezza mentale e la massa muscolare dovuto a che incrementano la sfera del corpo energetico ed i percettori usano altri tipi di piante di potere che equilibrano i corpi o sfere interiori, incrementandoli tutti allo stesso tempo. Gli stregoni sono concepiti da inorganici ombra ed i percettori da inorganici recettori.


  • Nella sua alimentazione quotidiana non mancava mai siero di latte, ricotta, miele d'api, olio di pesce, pesce, succo di "nopal", carne secca macinata di differenti animali e una polvere fatta di steroli e flavoni vegetali, aminoacidi, carboidrati e vitamine e minerali concentrati. Per il resto don Chema mangiava di tutto eccetto trigo, caffé, latte intero, maiale e zuccheri raffinati o prodotti che li potessero contenere.


  • I movimenti all'incrementare la loro intensità, accellerano per pressione-tensione, la fuoriuscita del corpo energetico, al far scivolare il punto di unione del corpo fisico verso quello energetico...


  • ...Esiste tutta una tradizione relazionata con lo sviluppo e il mantenimento ottimale delle sfere interiori nei lignaggi di guardiani protettori del nahual pentagonale, molto lunga da numerare, cosí come dell'ingestione di alimenti tanto vitali per i movimenti e i cambi del punto di unione. Il corpo fisico in particolare funziona molecolarmente con energia percettora, dove ogni reazione chimico-elettrica deve concordare con la seguente e con l'anteriore. Il flusso di energia fluisce allo stare i canali bioenergetici aperti. E' una questione programmatica e non estetica o atletica. Queste ultime due si danno di per se stesse come guadagni addizionali. Nella seconda attenzione un corpo debilitato o trascurato tende a frazzionarsi e a disintegrarsi per mancanza di coesione e di controllo. Un corpo forte invece al disintegrarsi mantiene il controllo per integrarsi nuovamente in un'altra attenzione.


  • Negli ultimi anni ho visto lo sviluppo dello sport del fisico-culturismo. Lo sviluppo del corpo fisico è l'esito supremo di un bozzolo luminoso nella prima attenzione. E' la base per viaggiare ad altre attenzioni. L'umanità sembra che s'incammini nuovamente verso il conoscimento silenzioso, tramite lo sviluppo di ognuna delle sue parti fisiche. Poco a poco tutto si riunisce fino a riuscire a reintegrare un tutto.


  • La pressione-tensione del sovraccarico progressivo in punti specifici del corpo fisico allenta il punto di unione. Il quale nella sua posizione, però allentato, può essere fatto scivolare e mosso all'indietro. Senza questo movimento reversibile non è possibile rivivere appieno i propri sogni. La retrospezione dell'in-sogno è il movimento all'indietro del punto di unione collettivo allineato al punto di unione del corpo energetico, mentre il punto di unione del corpo fisico sta fermo. In questo modo la retrospezione è assoluta e completa. Al riviverla si accendono nuevi filamenti nel bozzolo. La luminosità che si sprigiona da essi riporta la vecchia nuova esperienza vissuta esattamente per la seconda volta. La serpente sceglie quello che più gli aggrada per consegnarcelo all'Aquila come alimento. La ragione si perde e il conoscimento del silenzioso effluire della vita si guadagna per essere ritenuto e conservato per sempre.


  • Altro degli aspeti fisici della corpofilia è quello dei movimenti di stiramento dei muscoli e delle articolazioni. E si complementa alla fine con l'assoluta cessazione del pensiero. Detenere la formazione del pensiero e della comunicazione interiore costante. Tutto questo porta al momento in cui il punto di unione si muova e cambi la nostra percezione. In questo istante il corpo fisico deve essere pronto per sopportare la nuova tensione o soccomberá. Il corpo energetico dovrá essere capace di prendere lo stato cosciente della totalità di se stesso e sopportare le enormi pressioni della seconda attenzione, dove la compattazione dell'energia è ancora più dura di quella della prima attenzione. Al non essere cosí, il bozzolo luminoso colassa ed è disintegrato dalla contrazione della serpente...


  • Il corpo luminoso: Il corpo mentale è il prodotto del punto di unione fissato nella posizione del corpo energetico. E' la parte volatile del corpo luminoso che ci permette di organizzare l'energia solida che rodea il corpo fisico. La regola non lo contempla nella totalità, per questo, la rutina e la pratica paradogica lo porta poco a poco alla sua sparizione, lasciando al suo posto il conoscimento naturale e silenzioso dell'energia stipulato nella "regola". La perdita di questo corpo è il guadagno di quello luminoso, giacchè sarà quest'ultimo che vedrá e penserá quando il primo sarà sparito. E' la visione chiusa di una realtà contro la visione totale di tutte le realtà. La sua dissoluzione comincia con l'annichilamento dell'ego e delle sue parti: l'importanza di possedere, di essere, di ordinare, di essere obbedito e di essere obbediente. Finalmente si annichila il significato della parola e dell'offesa che provoca, costantemente all'ego. Per riuscirci entra in gioco l'astinenza sessuale unicamente nei periodi di alta luminosità, il contatto con organici elementali, con inorganici luminosi o ombra e le camminate notturne su colline o montagne.


  • Il corpo di sogno è quella parte della totalità la cui caratteristica naturale è la proprietà de disminuire o aumentare la sua costante oscillatoria vibratile, la quale gli permette interattuare negli stati di vigilia dei differenti stati attenzionali. Si accede a questa parte del bozzolo fissando il punto di unione nello stato de vigilia, per svegliarsi nell'in-sogno. La tecnica utilizzata amplia lo stato di vigilia agli anteriori stati dell'in-sogno. Si fissa l'attenzione in un sogno fino ad entrare in esso. Realizzando questo, varie volte, il corpo di sogno comincia a "muovere i primi passi" negli in-sogni in vigilia. Il rango di visione del bozzolo si amplia, cominciando a vedere cose che prima non vedeva, fino a raddrizzarsi e camminare in piedi.


  • Il corpo volitivo individuale è la parte parallela del corpo fisico; rimane un arco di fronte all'altro, senza importare la posizione dell'osservatore davanti alla sfera luminosa. E' la parte sinistra del bozzolo luminoso. La parte complementare della coscienza totale della luminosità. E' accesible allo stato di vigilia all'ampliare il rango in-sognato dell'osservatore. Queste tecniche furono quelle che più tardi convertirono il punto di unione di Hexápoda, il collettivo, nella magia, fattucchieria o stregoneria. Antecedente diretto dell'indurimento della parte solida dell'energía, conosciuta oggi come scienza e tecnologia. L'unica maniera d'integrare la vigilia a questo corpo è con la ripetitiva intonazione del suo stato oscillatorio vibratile, intonato per il corpo fisico. Il corpo di sogno deve accorrere al corpo volitivo individuale, ricevere il suono proprio di questo e ritornare al corpo fisico a consegnarcelo. L'intonazione del suono del punto di unione collettivo, alla portata di tutte le coscienze, permette la riduzione individuale per raggiungere una delle sue parti. Questa riverberazione è l'essenza del conoscimento silenzioso. Il pulsare del cuore del grande bozzolo maggiore.


  • Il corpo volitivo collettivo è la membrana esteriore della sfera cosciente. Riflette l'energia in sua espansione. Come punto di unione, è l'anello che copre l'interiore del bozzolo. Un anello mobile in espansione circolare costante, la cui velocità crea la membrana apparente esteriore del bozzolo. E' l'ultima parte ad essere raggiunta dalla vigilia del bozzolo. Queste cinque parti compongono le coscienze; i suoi compartimenti, siano due, tre o quattro, formano il suo interiore. La concentrazione dei compartimenti al centro della coscienza formando un nucleo, confluisce con la fusione dei cinque corpi in questo stesso nucleo, sebbene in differenti luoghi. Cosí si raggiunge la percezione totale e l'ingresso alla terza attenzione. La saturazione delle attività delle altre quattro parti porta conseguentemente alla recuperazione di questa parte e con questo all'inserzione nucleare di tutte le parti del bozzolo luminoso...




Le differenti 'attenzioni' umane

Sempre nell' ottica castanediana, l'essere umano possiederebbe differenti livelli di profonditá attenzionale i quali vengono distinti come abbiamo gia accennato, fra la prima e la quinta attenzione, per indicare in quale aspetto di essi ci si trovi.

In merito a come la pensa Castaneda, abbiamo già scritto qualcosa a rispetto qui.

Possiamo dire comunque che fra Castaneda, Domingo e altri autori come Enrique Rojas, ci siano delle differenze nel modo in cui considerarle. Se ci rifacciamo ai testi classici di Castaneda per esempio, lui ci dice che Don Juan il suo maestro lo avrebbe fatto passare continuamente fra la prima e la seconda attenzione (utilizzando all'inizio anche droghe) per via del suo apprendistato e del fatto che alcune cose (soprattutto l'arte dell'Agguato) gliele avrebbe potute insegnare e trasmettere solamente nella seconda attenzione, e mai e poi mai nella prima; tuttavia a questo riguardo, Enrique Rojas Paramo risponde per esempio invece proprio il contrario (nel suo libro: Nerea). Suggerendoci che forse tale considerazione dipenda quindi solo dai specifici lignaggi che avrebbero differenti regole per l'insegnamento, ma anche chissá dalle singole persone apprendiste, che cambiano, avendo ognuna un proprio e diverso parametro.

Dal canto suo Domingo, cita nel suo libro il nahual di cinque punte che le differenti attenzioni riguardano i differenti e specifici 'singoli corpi' in cui l'uovo energetico risulterebbe essere composto, ed essendo questo diverso per ognuno (ci sono 'varie categorie' come gia detto, di coscienze sferiformi), mai e poi mai sarebbero quindi tutte raggiungibili da chiunque. Semplicemente perché secondo quanto ci dice, c'é semplicemente chi energeticamente non potrá mai arrivare a farlo. Le uniche comunque sperimentabili sempre da chiunque sarebbero solo le prime due, dato che l'unitá semplice di base per ogni coscienza sferica sarebbero due scompartimenti energetici, mai solo uno. E questo vale, ci dice, anche per i Nahual di Tre punte, dove addirittura in quel caso il loro 'terzo scompartimento' risulterebbe alla fine trovarsi diviso anch'esso pur sempre, anche se 'impercettibilmente', in due .. .

Tutti gli autori concordano comunque su una cosa, questo sì: che, chiunque e comunque sia che entri nel cammino della 'conoscenza' (energetica), abbia come scopo ultimo e obbiettivo di fondo l'unificazione di tutte le sue differenti 'attenzioni possibili' che il suo uovo luminico le permetta sperimentare, questo per ritrovare la 'Totalita di Se Stesso' e il cammino per Recuperare la Totalita di Se Stessi é proprio il Cammino del Guerriero (Tolteca).

Un'ultima considerazione va fatta in merito all'ottica che Domingo Delgado imprime nel suo libro a tutto ciò; al fatto cioé che, solo nella parte dell'Aquila (Grande Spirito) dominata da Luztlán (quindi anche nel nostro mondo, che si troverebbe 'al confine'), siano sorte queste 'differeti' attenzioni e la 'necessitá di ritrovarle' (sperimetarle) e 'recuperarle'. Sembra sia stata una conseguenza, secondo quanto ci dice, di questo nuovo 'status di cose' dato per Lutzlán appunto. Ossia che, nella 'parte sana' della nostra Grande Aquila tutto questo parlare e differenziare di attenzioni non avrebbe senso, né modo di 'essere'.

E, pur tuttavia, essendo la 'fissazione' dell'attenzione (qualsiasi fra le cinque) la causa poi e la radice dell' importanza personale nell'uomo, in una parte del suo libro egli spiega come una delle guide del lignaggio di Guardiani di cui si fa portavoce, gli dica al rispetto che "neanche ai massimi livelli di perfezione raggiungibili della percezione umana, uno risulta completamente libero dall'importanza personale; quindi, anche un provato e sperimentato Nahual avrá sempre difficoltá e pecche" e noi lo intendiamo qui, come detto, come ciò avvenga soprattutto sotto i non-liberi domini della realtá di cui si sarebbe impossessato appunto Luztlán.

Fra la prima e la Quinta Attenzione..

Prima e Seconda

Sommariamente quindi, prendendo in considerazione i punti di vista di tutti i citati autori, possiamo dire che in questa dimensione del nostro universo dell'Aquila (Grande Spirito) generata per Lutzlan,


  • la prima attenzione corrisponderebbe a quella inerente al corpo fisico e al suo stato da 'sveglio' ; mentre
  • la seconda, al corpo in-sognante e al suo stato quando quello fisico dorme e quest'altro suo 'gemello' si viene invece a trovare in un in-sogno, viaggiando in 'realtà non ordinarie'.


Normalmente però, poi uno dimenticherebbe tutto: ossia, non si ricorderebbe praticamente piu niente al momento di 'rientrare' nel suo stato 'normale' di coscienza (quando si sveglia), o detto con altre parole... quando il movimento del Punto d'Unione ritorna alla posizione 'abituale', non riuscirebbe a mantenere il registro dei ricordi vissuti al toccare altri punti e posizioni. Da qui, la necessitá di avere una sorta di guida e tecnica che ci permetta di recuperarli.

Terza e Quarta

Come accennavamo, la terza attenzione, la quarta e la quinta, non sarebbero invece sperimentabili da chiunque. Presumiamo, per quanto ci rivela appunto sempre Domingo, che allora la Terza Attenzione sia raggiungibile solo quando tutti gli altri 'corpi' conformanti l'uovo luminoso arrivino a 'fusionarsi' tra di loro completamente, assieme ai loro corrispettivi Punti di Unione: anzi, é proprio l'unione di questi ultimi che porterebbe all'espansione della percezione. Può risultare infatti ovvio e plausibile che sia così: visto che il Punto di Unione é appunto il principale responsabile di farci percepire, cos'altro mai potrá accrescentare la percezione se non, appunto, l'Unione di più Punti di Unione?

Difatti, in un certo senso risulta inesatto dire che bisogna 'fusionare' questi corpi, giacché questi sono appunto ciò di cui é composto l'uovo aurico; quello che bisogna arrivare a 'fusionare' e ad accomodare, semmai, é per l'appunto la posizione dei loro corrispettivi Punti di Unione, nulla di più.

Solo allora si raggiungerá per definizione la Totalitá di se stessi, e si arriverá quindi a sperimentare la Terza Attenzione.

La differenza poi tra quest'ultima e la Quarta Attenzione, sempre secondo Domingo starebbe solo nella 'posizione' all'interno della Grande Aquila cui un Nahual giá 'trasformato' deciderebbe 'fissarsi':


  • la Terza riguarderebbe le 40 Grandi Bande di Emanazioni Strutturali (vedi, capitolo sulla 'Cosmovisione'), mentre


(per lo meno anticamente... visto che ora grazie a Lutzlan esistono due nuclei, di cui uno é appunto il suo; la cuarta attenzione da allora, verrebe ad essere e a trovarsi quindi in una posizione distinta... -vedere sempre il capitolo sulla Cosmovisione per ulteriori dettagli-).

Quinta

Avevamo giá scritto della Quinta Attenzione, trattarsi invece dello


  • Spazio Esteriore dove esisterebbero le Grandi Aquile e le Serpenti,


e raggiungibile solamente per un nahual di cinque punte; oppure un Nahual pentagonale (non si tratta della stessa cosa, il secondo come termine si riferisce infatti alla conformazione di un nuovo essere: una Nuova Aquila, al cui interno si troverebbero, oltre che il Nahual di cinque punte, anche un numero svariato di più Nahual di quattro punte); o in alternativa, vi si riuscirebbe a dargli delle rapide occhiate solo attraverso delle tetra-proiezioni ...

I due autori a confronto

Quello che maggiormente colpisce nell'opera di Domingo Delgado, è la sua accuratezza nell'esporre dettagli e particolari, di quello che asserisce essere stata un'antica scienza, un tempo molto praticata nella mesoamerica. Similmente a Carlos Castaneda, l'autore descrive la cosmovisione insita in questa disciplina, e similmente a lui riferisce essersi trattato all'inizio di una ricerca e investigazione fatte solo a scopo di studio: una Tesi universitaria; il resoconto del libro, infatti, sarebbe stato preso uguale e tradotto, da alcune grotte messicane al cui interno si troverebbero iscrizioni e pitture, narranti questo "singolare sapere".

Sebbene però i due autori presentino alcuni tratti in comune, al presentare ed esporre le premesse e le basi a quanto pare di una stessa cultura, vi sono però fra di essi anche differenze notevoli e sostanziali. Come quella che vedrebbe Castaneda come l'ultimo di quel particolar lignaggio di nahual che descriverebbe nei suoi libri, mentre Domingo come semplicemente parte di esso: come un elemento in più e basta (si tratta di due lignaggi distinti, come già riportato prima). Da qui, la loro differenza anche nell'esporre, dando enfasi l'uno ponendo accento su alcune cose e l'altro su altre.

Castaneda per esempio, non ha mai parlato dettagliatamente della lista precisa e completa di tutti gli Esseri Inorganici e Organici come fa Domingo, che invece ne parla accuratamente nei suoi libri. Ne fa solo brevi accenni, e solo per inquadrare il contesto generale della sua particolare esperienza: che è poi la sua storia, la sua esperienza fatta con un indio yaqui. E tutte le sue opere girano attorno a questo.

Domingo, invece, sembra fare esattamente il contrario: fa solo brevi accenni alla sua particolare storia e a quella del co-autore del libro, e solo per inquadrare non un particolare contesto, ma il conoscimento in sé stesso, questa disciplina.

Entrambe le opere presentano comunque lacune. Castaneda per le molte contraddizioni insite nei suoi libri, mentre Domingo per usare un linguaggio molto tecnico e pedante, non da tutti comprensibile e anche per essere all'inizio, dal momento che ha pubblicato solo uno di quelli che dovrebbero essere una serie di scritti.

Bibliografia

Voci correlate

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