Stieg Larsson

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trilogia Millennium di Stieg Larsson

Indice

Chi conosce la trilogia Millennium di Stieg Larsson?

Fortunata saga che racconta le vicissitudini di un giornalista e di una hacker informatica dal torbido passato mentre indagano sulle collusioni tra politica, capitalismo, servizi segreti e affari sporchi.


Da Wikipedia


1) Uomini che odiano le donne


Nel primo romanzo della serie, Mikael Blomkvist è reduce da un processo che lo ha visto colpevole e inerme alle accuse di diffamazione a mezzo stampa. Anche per salvare le sorti di Millennium, Blomkvist decide di accettare un incarico che lo porterà lontano da Stoccolma per indagare su un omicidio vecchio di trent'anni, ma ancora insoluto. Per le sue ricerche si avvarrà dell'aiuto di Lisbeth Salander, una giovane ed eccentrica ricercatrice esperta di pirateria informatica. Le indagini svolte dai due porteranno ad un epilogo terribile e inaspettato.

2) La ragazza che giocava con il fuoco


Il secondo romanzo della trilogia verte principalmente intorno al personaggio di Lisbeth Salander. Dopo l'affare Wennerström, Lisbeth si prende un anno sabbatico in giro per il mondo e a poche settimane dal suo rientro in Svezia, sarà sospettata e ricercata per triplice omicidio. Tre indagini parallele hanno inizio: una della polizia, sicura della colpevolezza di Lisbeth Salander, una di Mikael Blomkvist, sicuro dell'innocenza di Sally e un'indagine condotta da Dragan Armanskij, che mette i suoi uomini al servizio degli investigatori della polizia. Il passato di Lisbeth Salander sarà la chiave per risolvere l'enigma dei delitti.

3) La regina dei castelli di carta


Nel terzo (e ultimo) romanzo della trilogia, la giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi.


Ora, dopo la pubblicazione dei primi due romanzi [1] Stieg Larsson é morto di un attacco cardiaco all'eta di 55 anni.... che abbiano voluto fargliela pagare?


Aprileali


Paolo Franceschetti

Lettera ricevuta


Forse hai sentito parlare o hai letto negli ultimi anni di una trilogia di libri chiamata "Millenium" di cui l'autore e' Stieg Larsson. Brevemente se non ne fossi a conoscenza, la trilogia e' incentrata sulle vicende di Mikael Blomqvist, giornalista d'assalto di un magazine svedese (Millenium, appunto) che si occupa di svelare scandali di alto livello e relativi soprusi soprattutto nei confronti delle donne. Il personaggio e' chiaramente ispirato alla figura dell'autore, anch'egli giornalista impegnato nel politico-sociale soprattutto nel campo dell'antifascismo e nel monitoraggio di organizzazioni di estrema destra. Oltretutto lavorava anch'egli per un magazine svedese di nome Expo al quale si ispira in pieno per parlare del magazine nel libro, Millenium. Ora, il libro ha ottenuto un successo planetario e ha venduto milioni di copie, ma Stieg Larsson non ne ha potuto godere i frutti visto che e' morto di attacco cardiaco nel 2004 poco prima dell'uscita del primo libro.

Ora, ci sono gia' teorie cospirative di vario genere intorno alla sua morte, legate al fatto che ricevesse minacce per la sua attivita' contro gli estremismi di destra.


In breve ti elenco quache punto che potebbe ricondurre ad un organizzazione a te nota.

  1. Stieg Larsson muore il 9/11/2004 (9+11+2+4=8 la giustizia? non ricordo sei tu l'esperto)
  2. Nel terzo libro, l'editore di un giornale muore per infarto in redazione. Larsson (che era editore di Expo) muore esattamente cosi', di infarto e per giunta in redazione. Ora tu m'insegni che questo si chiama contrappasso o una cosa simile.
  3. Infine, ed e' questo che mi ha fatto scrivere questa email, stamattina vado su http://expo.se/ e trovo un articolo "In memoria di Stieg" con la sua foto con in primo piano una rosa rossa..


Movente. Larsson causa il suo lavoro poteva attirare le inimicizie di piu' parti come testimoniano le minacce ricevute. ma i tre punti sopra elencati, e varie citazioni a Olof Palme e Anna Lindh nei suoi libri (entrambi argomenti cari ai massoni di livello mondiale) mi fanno pensare ad altro, perche', se di omicidio si trattasse, all'ora dovrebbe essere qualcuno in grado di poter causare un infarto. Tu hai conoscenze e mezzi per approfondire, e, se ti andasse, questo potebbe essere uno spunto per uno dei tuoi prossimi articoli.


Ginevra


Anna Lindh


Olof Palme



Stefania Nicoletti

Il mistero dell'assassinio di Stieg Larsson

File:Stieg 1.jpg


Ultimamente nelle librerie si trova la trilogia "Millennium", di Stieg Larsson. Si tratta di tre romanzi molto belli e ben fatti. Un successo da milioni di copie. L'autore è morto subito dopo aver terminato l'ultimo dei tre. Infarto.

Avendo ormai capito che nessun successo internazionale arriva per uno scrittore se non c'è un motivo specifico collegato al sistema, mi incuriosisco e decido di capire di più riguardo alla sua morte.


Approfondendo si scoprono alcune cose, che rendono evidente che la sua morte non è stata casuale, ma un vero e proprio assassinio.

Indizi

Primo indizio.

L'autore muore come muore il personaggio del suo terzo libro (La ragazza che giocava con il fuoco). Muore cioè di infarto, nella redazione del suo giornale. Abbiamo detto che questa tecnica è la legge del contrappasso utilizzata dall'organizzazione che si chiama Rosa Rossa.


Secondo indizio.

Nella prima pagina della rivista Expo, ovverosia la rivista da lui fondata e dove esercitava il suo lavoro di giornalista, compare la sua foto con una rosa rossa in mano.

La rosa campeggia da anni insieme alla foto dello scrittore. Potete vederla a questo link: http://www.expo.se/


Terzo indizio.

Il nome del protagonista dei suoi romanzi è Mikael Blomkvist. Costui è conosciuto nel suo ambiente col soprannome di Kalle Blomkvist. Tale soprannome viene da un personaggio di un romanzo di Astrid Lindgren, l'autrice famosa per la saga di Pippi Calzelunghe. Il personaggio si chiama, appunto, Kalle Blomkvist, ed è un ragazzino che capeggia la banda della Rosa Bianca, in perenne conflitto con la banda avversaria della Rosa Rossa.


Quarto indizio.

La data rituale. 9.11.2004. Il valore numerico di questa data è 8: giustizia.

Moventi

Stieg Larsson è stato quindi probabilmente giustiziato. E la regola del contrappasso viene applicata a chi si è macchiato di una determinata colpa; tale tipo di morte dà quindi un indizio per capire il motivo per cui la persona è stata assassinata.

E qui la ragione probabilmente deve essere ricercata nei suoi stessi romanzi e non altrove.

Larsson era un collaboratore di Scotland Yard e consulente del Ministero della Giustizia svedese. Non a caso dopo l'omicidio di Olof Palme i servizi segreti chiesero la sua collaborazione per le indagini.

I suoi romanzi dimostrano infatti una buona conoscenza del sistema dei servizi segreti (ad esempio viene ben descritto, nel terzo romanzo, il sistema dei suicidi in ginocchio e degli incidenti, di cui noi abbiamo parlato nei nostri articoli sull'omicidio massonico) e del sistema giudiziario in genere.


Probabile quindi che si sia spinto troppo in là nel descrivere i dettagli di alcune operazioni segrete; probabile che i suoi romanzi abbiano attinto troppo dalla realtà, e che per giunta, adottando il soprannome di Kalle Blomkvist, volesse far intendere a chi leggeva che stava descrivendo il "sistema" della Rosa Rossa, dal punto di vista di una persona che tale sistema voleva combatterlo.


Tra l'altro i suoi romanzi procedono in un crescendo: si passa da quello che sembra un normale romanzo giallo (il primo), ad una trama sempre più complicata che vede coinvolti i servizi segreti in un traffico di prostitute (il secondo), per arrivare ad un intrigo in cui sono coinvolti magistrati, politici e medici (il terzo). Tale intrigo è molto simile alla realtà. Probabile che nei successivi romanzi Larsson avesse voluto programmare una escalation di intrighi, ma anche di informazioni sul sistema in cui viviamo.


Il mistero della sua morte va quindi ricercato, probabilmente, nei suoi futuri romanzi. Ma anche approfondendo e interpretando meglio i tre romanzi già scritti, leggendone il simbolismo, i riferimenti, le metafore, si potrebbero già scoprire molte cose interessanti.

Realtà che supera la fatasia..

E allora mi vengono in mente le parole della Carlizzi, la prima volta che la incontrai e che mi spiegò "il sistema".

Alla mia esclamazione "ma questo è peggio di Dan Brown e di qualsiasi romanzo, siamo nella fantascienza", mi rispose:


"Sbagli. La fantasia è inferiore alla realtà, per la complessità e la gravità degli eventi.


Se un romanziere provasse a scrivere la verità in un romanzo, non glielo permetterebbero. Perché poi chi legge potrebbe insospettirsi e pensare che sia tutto vero. Quindi nessuno può pubblicare, anche in forma di romanzo, la verità". [2]


A mio parere quindi Larsson è stato assassinato non tanto per quel che ha scritto, ma per quello che avrebbe potuto scrivere: la verità sul sistema in cui viviamo.


Note

  1. ↑ Avrebbe dovuto pubblicare, altri 10 romanzi..
  2. ↑ probabilmente, Gabriella Carlizzi parlava così, proprio per averlo già sperimentato sulla sua pelle...


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