Geometria sacra

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Indice

Nelle scuole misteriche la geometria sacra è sempre stata la chiave di volta della conoscenza riguardante l'ordine nascosto nell'Universo.

esempio di testo

Solidi Platonici

Le più profonde, riverite forme di geometria sacra sono tridimensionali, e sono conosciute come Solidi Platonici. Ci sono solo cinque formazioni esistenti che seguono tutte le regole necessarie per essere considerate tali, vale a dire l’ottaedro a otto facce, il tetraedro a quattro facce, il cubo a sei facce, il dodecaedro a dodici facce e l’icosaedro a venti facce. Qui, il tetraedro è illustrato come un “tetraedro a stella” o tetraedro intrecciato, cioè due tetraedri uniti insieme a formare una perfetta simmetria.

Principi basilari

Ecco alcune delle regole principali per questi solidi geometrici:

  • Ogni formazione avrà la stessa forma per ogni faccia:

- Facce a triangolo equilatero nell’ottaedro, tetraedro e icosaedro
- Facce quadrate nel cubo
- Facce pentagonali nel dodecaedro

  • Ogni linea di ogni formazione deve essere della stessa lunghezza
  • Ogni angolo interno di ogni formazione deve essere uguale

E, cosa più importante di tutte,

  • Ogni forma deve essere perfettamente inscritta in una sfera, e tutti i punti devono toccare la superficie della sfera senza sovrapposizioni.


Similmente ai casi bidimensionali riguardanti il triangolo, il quadrato, il pentagono e l’esagono inscritti nel cerchio, i Solidi Platonici sono semplicemente rappresentazioni di formazioni d'onda in tre dimensioni. Questo punto non è stato sottolineato abbastanza. Ogni punto di vertice dei Solidi Platonici tocca la superficie di una sfera nella zona dove le vibrazioni si fermano per formare un nodo. Quindi, quello che stiamo vedendo è un’immagine geometrica tridimensionale di vibrazione/pulsazione.

Sperimenti pragmatici

Entrambi gli allievi di Buckminster Fuller e del suo prediletto prof. Hans Jenny hanno escogitato esperimenti ingegnosi per mezzo dei quali mostrare come i Solidi Platonici si formino all’interno di una sfera vibrante/pulsante. Nell’esperimento condotto dagli studenti di Fuller, un palloncino sferico viene immerso nella tintura e fatto pulsare con frequenze sonore pure, conosciute come rapporti sonori "Diatonici" [2]. Un piccolo numero di nodi equidistanti si formano sulla superficie della sfera, così come le sottili linee che li connettono l’uno all’altro. Se appaiono quattro nodi equidistanti, vedremo un tetraedro. Sei nodi equidistanti formano un ottaedro. Otto nodi equidistanti formano un cubo. Venti nodi equidistanti formano un dodecaedro, e dodici nodi equidistanti formano un icosaedro. Le linee rette che vediamo su questi oggetti geometrici rappresentano semplicemente la tensione creata dalla “ distanza più breve tra due punti” nel momento in cui ognuno dei nodi si distribuisce sull’intera superficie della sfera.

Il prof. Hans Jenny ha condotto un esperimento simile, una piccola parte del quale è raffigurata qui in figura 3.2, nel quale una gocciolina d’acqua contiene una sospensione molto fine di particelle colorate di chiaro, conosciuta come una “sospensione colloidale”. Quando questa gocciolina d’acqua pesantemente riempita di particelle viene fatta vibrare a varie frequenze musicali “Diatoniche”, all’interno compaiono i Solidi Platonici, circondati da linee curve ellittiche che uniscono tali nodi insieme, come vediamo in figura, dove appaiono evidenti due tetraedri nell’area centrale. Se la goccia fosse una sfera perfetta anziché una sfera appiattita, le formazioni sarebbero visibili ancor più chiaramente.



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