Aum

Da Naturpedia.

altre wiki: navigazione, ricerca
Se hai problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui.
File:Golden Aum.png
L'Aum è il più sacro mantra induista.

L'Aum (ॐ), spesso traslitterato come Ohm o Om, è il mantra più sacro e rappresentativo della religione induista; è considerato il suono primordiale che ha dato origine alla creazione, la quale viene interpretata come manifestazione stessa di questo suono. Secondo le scritture induiste, il mantra Aum rappresenta la sintesi e l'essenza di ogni mantra, preghiera, rituale, testo sacro, essere celeste o aspetto del Divino. In virtù di questo, la sillaba Aum viene recitata in apertura di molti mantra, puja e yajna.

Essendo venerata dagli induisti come il suono originario, viene a volte denominata Udgitha o pranava mantra ("mantra primordiale").

La prima apparizione documentata di questa sillaba si ha nei testi vedici; alcune sue varianti appaiono inoltre nel Buddhismo Vajrayana.

Il simbolo dell'Aum File:Aum.svg deriva dall'unione di due simboli Devanagari, +.

Indice

[modifica] Il suono primordiale

[modifica] Origine

Secondo i Veda (le più antiche e autorevoli scritture induiste), inizialmente Dio era privo di attributi (Nirguna Brahman), senza forma, senza nome, pieno, completo, beato, senza dualità, Unico. Tuttavia, proprio perché la molteplicità non esisteva, Egli non poteva fare esperienza di Sé: come poter sperimentare l'amore, se non sussistono un amante, un amato e l'atto stesso dell'amare che collega i due? Così, per potere sperimentare Sé stesso, espresse il primo desiderio:

“Io sono Uno; diverrò i molti”.


Questa volontà assunse la forma di suono: AUM, appunto. Dall'elemento suono scaturì tutta la manifestazione: Īśvara (Dio con attributi: il Signore, il Demiurgo), il tempo, i cinque elementi, i tre guna, i diversi piani dell'esistenza, l'universo intero e le infinite anime individuali.

[modifica] Filosofia

Dunque, la metafisica induista propone che la manifestazione cosmica (da Brahman) sia stata definita e formata (nama-rupa), e che l'approssimazione più aderente al nome e alla forma dell'universo è Aum, dato che tutta l'esistenza è fondamentalmente composta da vibrazioni. Questa considerazione filosofica si accorda con la più moderna e attuale teoria della fisica quantistica e delle stringhe, che descrivono l'universo in termini di vibrazione di campi o stringhe.

In termini non duali, il concetto più profondo contenuto in questo simbolo è il seguente: se un individuo non ha sperimentato, nel corso delle sue esistenze, la liberazione (chiamata moksha, mukti, samadhi, nirvana, ecc.) non è in grado, non solo di vedere o conoscere l'esistenza per quello che è veramente, ma neanche di diventare l'esistenza stessa. Raggiungere la Verità significa semplicemente realizzare l'unità fondamentale. Quando un individuo ottiene la vera conoscenza o vera consapevolezza, non vi è separazione tra chi conosce e il conosciuto: si diviene la consapevolezza/conoscenza stessa. Nell'essenza, l'Aum è l'espressione della verità ultima, ossia che tutto è Uno.

[modifica] "Tre in uno"

Questo mantra viene spesso utilizzato per rappresentare simbolicamente la sintesi di tre aspetti differenti del tre in uno, un tema comune in molti aspetti dell'Induismo. Questo implica che la nostra attuale esistenza definita come mithya, o 'realtà minore', deve essere trascesa al di là del corpo e della mente intuendo che la vera natura dell'infinito, la natura di Dio, è immanente, trascende la dualità, essendo e non essendo, e che non può essere descritta a parole, ma solo sperimentata.
All'interno di questo simbolismo metafisico, il tre viene rappresentato dalla curva più bassa, mentre la curva più alta e la coda sono rappresentate da , sottomesso all'Unità, rappresentato da un punto e da una piccola ombra luna-crescente, conosciuta come chandra-bindu.

Seguono alcuni esempi di tre aspetti in uno che possono essere siboleggiati dall'Aum.

Aspetto divino Trimurti Guna Mondi Stato di coscienza Kosha
A Creazione Brahma Tamas Terra Veglia Corpo grossolano
U Conservazione Vishnu Rajas Atmosfera Sonno Corpo sottile
M Dissoluzione Shiva Sattva Cielo Sonno profondo Corpo causale
Totalità indifferenziata Brahman Turiya Ātman

Come si può vedere dalla tabella, esiste anche un quarto suono: esso, però, è trascendentale e consiste nel silenzio che segue i tre suoni del mantra. È un "suono silenzioso", un momento di assoluta contemplazione che rappresenta l'immanifesto, la condizione primordiale dell'Essere che precede la manifestazione.

[modifica] L'Aum e le Murti

Approfondimento
In lingua Tamil, la sacra sillaba è indicata da un carattere la cui forma ricorda la sagoma della testa d'elefante di Gaṇeśa. Questo particolare è simbolo dell'identificazione di Gaṇeśa con la Om, l'identificazione di Dio con il Verbo ("In principio era il Verbo, / e il Verbo era presso Dio / e il Verbo era Dio." Giovanni 1,1), ovvero il suono primordiale che da Lui scaturisce generando l'intero universo manifesto.
Per approfondire, vedi Murti.

I vari aspetti della Divinità sono venerati dagli induisti attraverso il sistema delle Murti; molte delle rappresentazioni di tali aspetti sono chiamate con l'appellativo Omkar o Omkareshvara, ossia “avente la forma della Om”. Le varie forme divine vengono paragonate alla sacra sillaba e descritte quindi come illimitate, quali aspetti vibrazionali di tutto il creato.

Ad esempio, l'Aum viene attribuito a Gaṇeśa, la cui figura è spesso rappresentata nella forma di questo simbolo. Un altro esempio può essere la danza cosmica di Śiva con la quale egli crea, preserva e distrugge i mondi; questa danza viene vista come il riflesso dell'Aum.

Si dice che sia l'approssimazione più aderente dell'esistenza cosmica nel tempo e nello spazio, quindi del suono più vicino alla Verità.

[modifica] Pronuncia corretta e recitazione

Aum è la somma e sostanza di tutte le parole che possono essere emesse da una gola umana. È il suono primordiale fondamentale, simbolo dell'Assoluto Universale. Il mantra Aum deve essere pronunciato, con concentrazione, in un modo ben preciso e con energia:

  • La A- deve originarsi dalla regione dell'ombelico ed emergere dalla gola;
  • La U- la si pronuncia rovesciando la lingua;
  • La M- termina sulle labbra e la vibrazione termina sulla sommità del capo.

Anche se viene suddiviso in tre, la sua recitazione deve avvenire come un unico suono. Il quarto suono, come si è visto, non viene pronunciato attraverso la voce; tuttavia esso è il momento più importante della recitazione, in quanto è pura contemplazione, e va ricordato e vissuto come tale.

In molti ashram e templi induisti si esegue la pratica dell'Aumkara (o Omkara), ossia la ripetizione di 21 Aum. Dietro a questo numero c'è una precisa simbologia.

[modifica] Un simbolo universale

Al giorno d'oggi, presso la cultura induista e in tutta l'India e il Nepal, si può trovare l'Aum dappertutto, essendo un simbolo fondamentale e uno standard per l'Induismo, nonché una risorsa fondamentale per la profonda mitologia Indù – che è la più antica religione mondiale.

Una interpretazione ha affermato che l'Aum potrebbe essere tradotto in inglese come l'"Eternal Yea" e in italiano come "Sì Eterno". Notare che le Chandogya Upaniṣad dicono : "Questa è una sillaba di accordo, di permesso, di armonia, di apertura; ogni volta che siamo in autentica relazione con qualcosa, diciamo Aum." Tuttavia, questa è secondo altri una prospettiva miope, in quando nelle stesse scritture Indù, le Upaniṣad, l'Aum è visto come la sorgente dell'esistenza, così come noi la conosciamo all'interno delle dimensioni causali di spazio e tempo. Quindi l'Aum non è solo affermazione, ma anche negazione e le trascende entrambe.

[modifica] Alcune citazioni dalle scritture Indù

"La Prima Parola fu Om (Aum)". L'Aum è anche definito come Pranava dato che il suo suono emana dal Prana ( la vibrazione vitale ), che permea l'universo. Le scritture dicono: "Aum Iti Ek Akshara Brahman", "Chi dice Aum è Brahman.

Nei Rig Veda troviamo l'informazione seguente: "Colui che canta il mantra om, che rappresenta la più vicina forma di Brahman, si avvicina a Brahman. Questo libera dalla paura del mondo materiale".

"O Vishnu il tuo nome automanifesto, om, è la tua eterna forma di conoscenza. Riconosco che la mia abilità a pronunciare questo nome è incompleta, ma facendo pratica realizzerò la perfetta conoscenza. Colui che possiede potenza immanifesta ed è pienamente indipendente, manifesta la vibrazione omkara, che rivela Se Stessa. Brahman, Paramatma, e Bhagavan, sono le tre forme con il quale Egli si manifesta."

Con il passare del tempo l'Aum prende anche la forma di Gayatri, poi Veda e Vedānta sutra; poi assume la forma di Srimad Bhagavantam e la lila, il divino passato, del Signore".

[modifica] Altre tradizioni, interpretazioni e conoscenze

Con l'evoluzione del Buddhismo e l'allontanamento dalle tradizioni Vedica/Indù, l'Aum e altre simbologie cosmologiche/filosofiche vennero cooptate dalla tradizione Indù. Spesso il carattere con il quale viene rappresentato negli scritti Buddhisti cinesi è : "唵" Nel Buddhismo questa sillaba non è quasi mai translitterata in Aum ma in Om, ed è anche inserita nel mantra Om mani padme hum.

É curiosa la somiglianza[1] tra le citazioni vediche ed il prologo del Vangelo di Giovanni: l'inizio del prologo di questo vangelo è centrato proprio su una specifica parola: “verbo” (verbum) in greco (lingua in cui venne scritto il Vangelo) logos, li vi è la sintesi di tutta la profondità e la forza della relazione tra parola-suono-Divinità.

« In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio. »   (Giovanni 1,1)

La Parola era prima di ogni tempo, la parola è Dio, la parola incarnata ha portato alla nascita del mondo e dell'umanità stessa. Questo è un elemento ricorrente in molte fedi, specie in quelle più antiche; e l'Induismo, la più antica religione del mondo, da sempre identifica questa Parola nella sillaba Aum, che ne diventa il simbolo più sacro e rappresentativo.

L'analogia con i passi del Vangelo di Giovanni è palese; tant’è che nei Veda (le più antiche e autorevoli scritture induiste) ritroviamo[2]:

(SANSCRITO) « Prajapati vai idam agre aseet
Tasya vag dvitiya aseet
Vag vai paramam Brahma »
(IT ) « In origine era Prajapati (Dio)
e il Verbo era presso di Lui
e il Verbo stesso era veramente il Supremo Dio. »
(Citazione dai Veda)

[modifica] Riferimenti nella cultura popolare

Nell'album Let it Be, i Beatles fanno riferimento al simbolo Aum nella canzone "Across the Universe", cantando "Jah Guru Deva Aum".

[modifica] Note

  1. Vedi [1]
  2. Vedi le FAQ di hindudevotion.com

[modifica] Altri progetti wiki

  • Collabora a Wikipedia Wikipedia contiene una voce riguardante Aum
  • Collabora all'Esopedia Esopedia contiene una voce riguardante Aum
  • [modifica] Collegamenti esterni

    Strumenti personali
    to PDF
    Visite
    Crea un libro
    Spagnolo
    Non esiste ancora una traduzione in Spagnolo.
    Inglese
    Non esiste ancora una traduzione in Inglese.
    Francese
    Non esiste ancora una traduzione in Francese.