Carmelo Bene

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Carmelo Bene, giallo a sei anni dalla morte

Indice

di: sR

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Il genio scandaloso che coltivava la solitudine

Repubblica — 17 marzo 2002 pagina 34 sezione: SPETTACOLI


ROMA - Nato il 1° settembre del 1937 a Campi, in provincia di Lecce, Carmelo Bene ha alternato per tutta la vita smodatezze e costumi monacali, eversioni e stoicità private, capricci da dandy e pessimismi cosmici. «Noi nasciamo morti» disse. E' stato sempre un masnadiero, un ex lege, un senza dio («dio, io so che non c' è, e per questo ci credo»), e ha praticato sempre la solitudine, o le amicizie elettive con geni universali come Bacon, Bernini, Velasquez, De Sade e Nijinski, o le sintonie a pelle con Elsa Morante, Pasolini, Eduardo, Flaiano, Arbasino. Controverso e carismatico, caratteriale e agnostico il rapporto con l' altro sesso («Non si può trovare in una donna il femminile»). E' la prima partnercompagna, Lydia Mancinelli, a imprimere il più durevole segno nel suo lavoro, e a conservare di lui una solidale immagine («La fama di un Carmelo manesco? C'è poco da recriminare se Amleto dà shakespearianamente un ceffone alla sua Ofelia. Stressava, questo sì, provando dalle 8 di sera alle 8 di mattina, Io lo lasciai per un crollo, e non ce la feci a sposarlo quando me lo chiese nel 1983»). Poi nella turbolenta ma anche ascetica vita privata di Carmelo entra l' attrice Susanna Javicoli, e un altro capitolo movimentato da polemiche (per maltrattamenti) è quello con la Miss Italia Raffaella Baracchi. L' ultima compagna, pazientemente e prodigamente vicina negli ultimi anni, è stata Luisa Viglietti. Non si riconobbe mai una facoltà paterna, Carmelo, e comunque ebbe un figlio morto a 7 anni di sarcoma, e ne lascia uno. Quanto a passioni extraintellettuali, un attore medium e artaudiano come lui ha mostrato anche una faccia diametralmente opposta intervenendo con cognizioni di causa in uno sport popolare, il calcio: ne ha scritto (con Enrico Ghezzi), e ne è stato anche opinionista in una rubrica di Tele+. E naturalmente Carmelo, per sua indole, ha dato scandalo in scena e fuori, fin da quando per Cristo' 63 fu processato per aver fatto pipì in pubblico al Beat 72 (di un altro attore ubriaco, l' argentino Alberto Greco, come tenne poi a dire), creando ancora subbuglio nel 1997 per una battuta su Dio e sul Papa a "Macao", programma di RaiDue, collezionando censure fino al settembre scorso, quando la Curia di Otranto gli ha contestato niente meno che la lettura del XXIII canto del Paradiso dantesco. È agitato anche il capitolo riguardante il rapporto con i soldi («Non bastano mai, non me ne avanzano, vivo in un minimo di lusso per isolarmi») che lo vede sempre in conflitto per questioni di finanziamento col Ministero dello Spettacolo, con Teatri Stabili (arrivò a pagarsi un' inserzione a tutta pagina contro il Teatro di Roma nel 1992), con la Biennale di Venezia (per addebiti che gli costarono un processo). E poi c'è il tema della salute, con scarsa stima per il corpo, tant'è che una nostalgia dell' inorganico lo portò a fantasticare per androidi, bambole e marionette: si considerò più di là che di qua già a 50 anni, nel 1987, quando cominciò il suo calvario negli ospedali («coi miei quattro bypass ho la morte in tasca» tagliò di netto) dovendo nel 2000 sottoporsi a un delicato intervento alle coronarie, fino a incorrere nei sintomi del tumore all'intestino che da un anno lo hanno finito di consumare. «Ma le sofferenze fisiologiche, come diceva bene Elsa Morante nel letto di morte, non sono di estremo disturbo» amava dire. Ora la sofferenza è in chi sa d' aver perso, parole di Cesare Garboli, «un grande attore postumo, tagliato nella stoffa dei grandi attori che non si trovano più». - RODOLFO DI GIAMMARCO

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Repubblica — 14 gennaio 2009 pagina 11 sezione: BARI

«Carmelo Bene è stato ucciso». A sei anni e mezzo dalla morte dell' attore, la sorella di Bene, Maria Luisa, chiede l' apertura di un' inchiesta per l' omicidio del genio salentino del teatro del '900. "La sua non è stata una morte naturale", ha accusato ieri la signora Bene, che intende presentare una denuncia alla procura di Roma. "Non intendo lasciare questa terra senza che il mondo sappia che mio fratello è morto per mano altrui", ha scritto. Dopo l'infinita querelle giudiziaria sulla spartizione della sua eredità, la scomparsa di Carmelo Bene adesso si tinge di giallo. Dal giorno del suo decesso, avvenuto il 16 marzo del 2002, la sua prima moglie, Raffaella Baracchi, la sua collaboratrice e ultima compagna Luisa Viglietti e la sorella di Bene, Maria Luisa, hanno intrapreso una battaglia legale che non si è ancora conclusa. Carmelo Bene aveva espresso la volontà che la sua opera fosse tramandata attraverso la fondazione "L'immemoriale". Ma il contrasto tra le parti in causa, a sei anni e mezzo dalla morte di Bene, impedisce ancora l'avvio delle attività della fondazione. La notizia del presunto omicidio di Carmelo Bene è stata accolta con scetticismo degli attori e dei registi che hanno lavorato con lui: "Un' ipotesi assurda - spiega l' attrice Emanuela Kustermann - Bene era molto malato". "La notizia mi sembra surreale", le ha fatto eco il regista Pippo Di Marca. Incredulo anche Giancarlo Nanni: "Era una persona dolcissima. Non poteva avere nemici". "La sua scomparsa è legata a cause naturali", ha confermato Ulisse Benedetti, anima dello storico Beat' 72 dove Carmelo Bene lavoro' a lungo. "Gli sono stato vicino giorno e notte nei mesi della malattia - ha testimoniato il giornalista Giancarlo Dotto - e posso assicurare che Carmelo è morto con una dignità assoluta, assistito con dedizione della compagna Luisa Viglietti". - PAOLO RUSSO

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[modifica] Stefania Nicoletti

Questa frase è spettacolare:

"Era una persona dolcissima. Non poteva avere nemici".

No comment.

[modifica] Riccardo De Benedetti

Ho appena scoperto che nel 1967 Carmelo Bene diresse e interpretò uno spettacolo teatrale intitolato:



Il testo dello spettacolo fu scritto dal drammaturgo N. Massari.
Credo fosse anche quello uno spettacolo prodotto dal gruppo BEAT 72...
Purtroppo però non sono riuscito a reperire altre informazioni, per ora..

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