Mike Bongiorno

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E' morto Mike Bongiorno

Indice


ROMA - E' morto Mike Bongiorno. Il popolarissimo presentatore televisivo aveva 85 anni. Bongiorno è stato colto da un infarto mentre si trovava a Montecarlo in vacanza. "Scompare una grande amico ed un protagonista della tv", ha detto il premier Silvio Berlusconi.
Nato a New York il vero nome del presentatore era Michael Nicholas Salvatore Bongiorno. In Italia dal 1956, era stato lui a presentare la prima trasmissione in onda sulla Rai, 'Arrivi e partenze'. Tra i suoi programmi più noti Lascia o raddoppia e Rischiatutto e oltre a ben 11 edizioni del festival di Sanremo. Stava preparando una nuova edizione di Rischiatutto per Skytv .

La salma di Mike Bongiorno E' stata composta all'obitorio della Societé Monegasque de Thanatologie (Somotha), in Avenue Pasteur, morto all'improvviso stamani nell'hotel Metropole di Montecarlo dove era in vacanza con la moglie Daniela. Qui sono attesi nel pomeriggio i familiari del popolarissimo Mike per definire l'organizzazione della camera ardente. L'ambasciatore italiano a Monaco, Franco Mistretta, si è recato nel pomeriggio all'hotel Metropole per porgere le condoglianze alla vedova. L'ambasciata è in attesa di ricevere la documentazione medico legale dalla società di pompe funebri per la pratica burocratica per il rimpatrio in Italia della salma, una pratica che richiede normalmente alcuni giorni.


Insomma mike stava bene, era sano e era in vacanza...


Qualche giorno prima uno spot premonitore con Fiorello..... lo trovate a questo indirizzo..


E' ovvio che Fiorello porta iella. Tra l'altro il suo vero nome è Rosario e il soprannome che si è scelto - Fiorello - porta veramente sfiga. In realtà più che il suo soprannome è il suo cogonome, in quanto il vero nome è Rosario Tindaro Fiorello.



da: Paolo Franceschetti


[modifica] Commenti

[modifica] Stefania Nicoletti

Sì; tra l'altro, è abbastanza "curioso" che sia morto pochi giorni prima di iniziare a lavorare a Sky...

Ed è abbastanza curioso anche che oggi sia l'8 settembre, anniversario dell'Armistizio. Mike Bongiorno era stato un partigiano.

Montecarlo, invece, mi ricorda una certa Loggia...


Profetico Mike: morirò così

Le incredibili parole del presentatore, sulla sua morte


«Quelli del nostro campo, gli artisti, non si ritirano ma muoiono sul palcoscenico. Io magari morirò dicendo assaggiate il prosciutto tal dei tali». Così parlava un Mike Bongiorno sorridente durante l'intervista del 4 maggio scorso nel corso di "Che tempo che fa", il programma di RaiTre condotto da Fabio Fazio. Quasi profetico.


In quell'occasione Bongiorno si rammaricava del modo in cui era finita la sua esperienza con Mediaset.


«Da novembre sono passati più di cinque mesi e non mi ha mai chiamato - diceva a proposito di Silvio Berlusconi, patron di Mediaset - ho lasciato molti messaggi, non mi ha mai chiamato. Sono molto triste perché dico, cosa ho fatto? Non è possibile che dopo 30-35 anni che uno lavora in un gruppo contribuendo a fondarlo di colpo sei fuori e nessuno neanche ti saluta o ti stringe la mano. Ho cercato di fare gli auguri a Berlusconi per Natale, la segretaria mi dice che c'è una lunga lista di attesa, che mi avrebbe richiamato quando sarebbe stato il mio turno, a me?».


Dopo l'intervista arrivò la telefonata di Silvio Berlusconi, come detto dallo stesso Fazio nel corso della trasmissione. E oggi sono giunte anche le condoglianze.



Lo spot, visto col senno di poi, è agghiacciante e sembra quasi una condanna a morte...

Fiorello dice
"Vi chiederete perché non c'è Mike Bongiorno con Fiorello? L'azienda ha voluto così"
L'azienda = la Rosa Rossa.


Fiorello (che Paolo ha già ricordato che si chiama Rosario appunto...) in questo caso ne è il portavoce e parla a nome dell'azienda = RR.

Tradotto
la Rosa Rossa non vuole più Mike Bongiorno e ha deciso di farlo fuori.


[modifica] oscillator

Stefania ha scritto:
la Rosa Rossa non vuole più Mike Bongiorno e ha deciso di farlo fuori.

pirata ha scritto:

Sì ma pecchè? mi chiedo pecchè?? ti chiedo pecchè??


Glielo dico io a questo ebete di Pirata:
Avevano paura che a Sky dicesse qualche sfondone dei suoi su Berluscozzi, sai a 85 anni il neurone può fare brutti scherzi, ecco pecchè l'aveva assunto Mordechai...lui ci sperava... gli è andata male...


[modifica] bonifacio

Stefania, l'8 settembre fu il giorno dell'Armistizio con la fuga del Re etc. La Liberazione fu il 25 aprile '45.

Scusa la pignoleria


[modifica] Stefania Nicoletti

Sì, hai ragione! Ho scritto di fretta... e pensa che sono pure appassionata di storia!
E' stato un lapsus... Chissà perché mi è venuta Liberazione al posto di Armistizio!
Non è pignoleria la tua, anzi... Direi che la differenza è sostanziale!

Correggo subito


[modifica] Megamind

Sicuramente il successo negli ultimi 10 anni di Fiorello non sarà solo un caso, sicuramente è in gamba, è molto simpatico, ma sicuramente c'è dell'altro!


[modifica] Anonymous

parliamo di un talento che spicca tra tanta mediocrità.


[modifica] Stefania Nicoletti

Servizio del TG2 delle 20:30



Il servizio si apre con un primo piano sulle rose rosse.

La giornalista dice: "A stento vediamo una bara scura coperta da lilium e rose rosse"


Lilium e rose rosse. Ovvero gigli e rose rosse. I due simboli della RR.


E come se non bastasse... nello stesso tg:



Alberto Bevilacqua ricorda Mike

Il fenomeno Bongiorno visto con gli occhi di uno scrittore. Alberto Bevilacqua peraltro si è anche occupato di Mike in qualità di critico televisivo


[modifica] clarence82

andiamo paolo, mike bongiorno era un pilastro inconsapevole del sistema, sezione rincoglionimento mediatico, aveva 85 anni e non era in grado di nuocere a nessuno...tutto ciò mentre la morte di michael jackson è relegata nell'altra sezione, quando c'è molto più materiale perchè venga affrontata.

parere mio.


[modifica] Dual_Core

Nello stesso giorno


E’ un tragico scherzo del destino: oltre a Mike Bongiorno, è morto Sandro , l’ideatore della sigla di Rischiatutto, il quiz condotto per quattro anni da Mike. Lodolo, che è morto per una breve malattia a 79 anni all’ospedale Villa San Pietro sulla Cassia, è stato grafico e ideatore della sigla di molte trasmissioni della Rai: in oltre trent’anni di attività, ha creato sigle celebri come quella di Tv 7 e quella dell'atterraggio del primo uomo sulla luna. La figlia Claudia ha detto (fonte AGI): è incredibile che mio padre sia morto lo stesso giorno di Mike, con cui fu legato da amicizia e col quale collaborò realizzando la sigla di uno dei suoi programmi più famosi. Vorremmo che oggi (Ieri N.D.R.) la Rai non dimenticasse mio padre nel momento in cui giustamente si commemora la figura e l'importanza di Mike Bongiorno. Ci piacerebbe che, se saranno trasmesse immagini o spezzoni del Rischiatutto, si ricordasse che l'omino che corre inseguito dalla "erre" è invenzione di mio padre.


l'omino che corre inseguito dalla R....



[modifica] Megamind

Ecco forse ora posso crederci di più, che ci sia sotto qualcosa... magari è un supercaso... ma proprio 1 su un milione...


[modifica] Dual_Core

Sandro Lodolo aveva creato la Lodolofilm, una storica casa di produzione di spot pubblicitari e sigle televisive, a cui fino al 1968 collaboro' l'artista Pino Pascali. Lodolo lavoro' per oltre 30 anni con la Rai, creando sigle di trasmissioni che hanno segnato la storia della televisione italiana, per entrare poi nell'immaginario collettivo. Erano i tempi del Carosello: le loro storie e i suoi personaggi chiudevano la serata, accompagnandoci nel sonno e suggerendo alle famiglie cosa comprare la mattina seguente, come destreggiarsi fra i mille prodotti della nuova società, così ricca di inventiva e contraddizioni. Pino Pascali è morto tragicamente per un incidente stradale, con la motocicletta, l' 11 settembre del 1968.


Piccola chicca: dal 1969 fu istituito il premio pino pascali fino al '78. Poi, a causa della morte dei genitori di Pascali, il premio fu interrotto per vent’anni.

Nel 1970, la 2° edizione, il Premio venne assegnato a Vettor Pisani, architetto, germanista, teologo, pittore, commediografo, maestro massone (Rosacroce: Diciottesimo grado dello scozzesismo)


[modifica] Dual_Core

Mike Bongiorno fa spot anche da morto

di Carla Benedetti


E' inutile chiedersi cosa abbia fatto di tanto importante per il paese e per la collettività Mike Buongiorno da meritarsi i Funerali di Stato, e da essere compianto nel Duomo di Milano dal primo ministro e da una folla commossa di italiani. Lo sappiamo già: non ha fatto assolutamente nulla.

Non è stato presidente della Repubblica, non ha ricoperto una delle massime cariche dello stato come Nilde Jotti, non ha inventato un sistema di telegrafia senza fili come Guglielmo Marconi, non ha combattuto la mafia come il generale Dalla Chiesa, non è morto eroicamente in Irak come Nicola Calipari, non ha prodotto opere d'arte memorabili come Giuseppe Verdi, Federico Fellini o Alberto Sordi. Non è stato vittima di attentati o calamità come i Caduti di Nassiriya, le vittime del terremoto d'Abruzzo o i morti dell'incidente ferroviario di Viareggio.

Ha solo lavorato per 50 anni in televisione facendo (bene o male non è qui in discussione) il suo mestiere di presentatore e poi di testimonial di noti marchi. Ha fatto, come tanti italiani longevi, il suo lavoro oltre l'età della pensione. Solo che lo ha fatto sugli schermi, così che il suo volto si è impresso tante volte sulle retine di tantissimi telespettatori. Per questo Mike Buongiorno viene definito un personaggio pubblico. Ma di pubblico c'è ben poco.

Se qualcosa di "pubblico" c'è nella figura del presentatore d'Italia, esso non ha a che fare in nessun modo con la cosa pubblica e tanto meno con il bene pubblico. Ciò che qui viene chiamato "pubblico" è solo una parvenza di pubblico, che in realtà è privato, anzi privatissimo.

Privato è il luogo in cui i telespettatori nelle loro case sono stati irradiati per più di una generazioone dalla sua immagine dentro allo schermo. Privati sono gli interessi che reggono tutto ciò che ha fatto e per cui ha lavorato in questi 50 anni, dalle tv private ai marchi di cui è stato testimonial. Al massimo gli si può concedere di aver fatto agli inizi della sua carriera, quando ancora non c'erano tv private, dei programmi molto seguiti di quiz per la televisione pubblica - ma certo siamo all'ultimo gradino del bene pubblico.

E il privato che il presentatore d'Italia ha servito per 50 anni è così potente che oggi se lo cucina anche da morto.

In tv è passato in questi giorni uno spot post-mortem di Infostrada, con le immagini del suo testimonial scomparso e la scritta "Grazie Mike!". E' passato velocemente, in mezzo agli altri spot. Una pubblicità che contiene un manifesto funebre. Un manifesto funebre che in realtà è una pubblicità. In ogni caso una "interpenetrazione" agghiacciante, un'intrusione disgustosa - per chi conservi un po' di sensibilità non ancora narcotizzata dalla logica televisivo-pubblicitaria.

Forse quei pochi secondi riescono a farci percepire chiaramente (quasi quanto il film "Videocracy") la vera natura di quel canale mediatico-pubblicitario che si sta mangiando la res pubblica. E cosa sia questa grande macchina di morte dal volto bonario, capace di mettere al lavoro persino l'estremo passaggio di un individuo.


Dopo di che, si può anche leggere il discorso di Berlusconi ai funerali
del personaggio "pubblico" :

"… un paese ti ha riconosciuto con queste esequie di Stato il ruolo
importante che hai svolto quando fosti la televisione e attraverso la
televisione tu facesti nascere l'Italia, facesti unire tutti gli
Italiani d'Italia. Hai interpretato un ruolo che resterà nella storia
del nostro paese".

Speriamo invece di no. Che questa forza feroce, privatissima e macabra che oggi
si auto-celebra nel nome e nelle spoglie di Mike, e che si spaccia per pubblica, non resti. E che qualcosa d'altro rinasca.


[modifica] Antonella

Carla Benedetti, docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Pisa, è un'accanita studiosa e sostenitrice del mio amato Pier Paolo Pasolini, per cui non mi meraviglia che abbia scritto un articolo del genere sulla tv. Ricordo ancora quando lessi il suo libro Pasolini contro Calvino per la mia tesi di laurea... Una grande!


[modifica] Santal

Carla Benedetti...è abituata a criticare in lungo e in largo. La critica fa bene, ma penso sempre che per essere tale debba essere costruttiva, e questa non lo è. Va bene dire ciò che si pensa, ma per chi ha la pretesa di puntare il dito deve essere almeno sicura di aver fatto qualcosa di meglio di chi viene da lei criticato. Sicurmente Mike non era un genio, un'artista, uno scrittore ecc. Sicuro non è uno dei personaggi pubblici preferiti. Ma il suo lavoro lo sapeva fare, e lo sapeva fare meglio di chiunque altro.

Leggendo l'articolo, fino alla fine, e quindi notando la firma. Carla Benedetti... la prima cosa che mi è venuta in mente "Carla Benedetti chi?"; non credo che capiterà mai lo stesso sentendo parlare di Mike Bongiorno.

Saluti a tutti


[modifica] Antonella

Santal non sono d'accordo....la notorietà non è indice di qualità, altrimenti quelli del Grande Fratello sarebbero Premi Nobel...la Benedetti non ha detto che Mike non sapesse fare il suo lavoro, ma che il suo fine non era pubblico.


[modifica] ***Stefy***

Arona/ Trafugata la salma di Mike Bongiorno. E' giallo


Scoperta choc nel cimitero di Dagnente, piccola frazione di Arona, sul lago Maggiore: la tomba che ospita la salma di Mike Bongiorno, scomparso nel settembre di due anni fa, è stata trafugata. Il furto della bara del noto presentatore, deceduto l'8 settembre del 2009, è avvenuto durante la notte. Le salma è stata rubata dopo che i ladri hanno rotto la lapide della tomba

Il trafugamento della bara è stato scoperto questa mattina, intorno alle 9, da un anziano che si era recato a portare dei fiori sulla tomba di famiglia. L'uomo ha notato che la lapide che chiudeva la tomba del celebre presentatore era stata rotta durante la notte

LA FAMIGLIA - "Siamo sgomenti e increduli. Ci siamo raccolti in famiglia davanti all'accaduto". E' stata questa la prima reazione alla notizia da parte di Michele Bongiorno junior, figlio primogenito di Mike Bongiorno. "Non ci sono parole per commentare l'accaduto - ha aggiunto - è successo questa notte e l'abbiamo saputo un'ora fa. Adesso ci sono le forze dell'ordine che se ne stanno occupando, noi non abbiamo davvero parole".

Sull'episodio stanno indagando i carabinieri. Per ora non si conoscono i particolari del singolare furto anche se il caso ha immediatamente riportato alla mente degli investigatori un altro clamoroso colpo che venne messo a segno dieci anni fa sempre in un cimitero della zona, a Meina, dove venne trafugata la bara di Enrico Cuccia, il presidente di Mediobanca, per chiedere un riscatto. Allora i due autori del furto vennero arrestati.

Bongiorno, stroncato da un infarto mentre si trovava a Montecarlo, avrebbe potuto essere sepolto al Famedio, nel cimitero monumentale di Milano, ma proprio per rispettare la sua volontà era stato scelto il piccolo cimitero con vista sul lago. A Dagnente c'è la villa della moglie, Daniela Zuccoli e lì il presentatore ha vissuto molti momenti felici, dal matrimonio del figlio Nicolò al battesimo dei tre nipotini.


COME IL BANCHIERE CUCCIA - Con il furto della salma di Mike Bongiorno sembra ripetersi appunto un film già visto. L'episodio richiama infatti alla memoria quanto accaduto nel marzo del 2001, in un paese poco distante da Arona, Meina: in quel cimitero era sepolto Enrico Cuccia. Anche allora fu trafugata la bara. Venne chiesto un ingente riscatto alla famiglia, ma pochi giorni dopo il telefonista della banda venne intercettato: la bara fu ritrovata in un fienile della Val Susa. Proprio in questi giorni è in programmazione su Sky L'ultimo crodino, pellicola con Ricky Tognazzi e Enzo Iacchetti incentrata sul furto della salma di Cuccia

Fonte:Libero.it - Martedí 25.01.2011 15:00


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