Carlos Castaneda

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Carlos Castaneda, in origine Carlos César Salvador Aranha Castañeda (Peru, 25 dicembre 1925 – Los Angeles, 27 aprile 1998), è stato uno scrittore sudamericano naturalizzato statunitense nel 1957

Biografia

I registri per l'immigrazione relativamente a Carlos Cesar Arana Castaneda indicano che egli nacque il 25 dicembre 1925 a Cajamarca in Perú (1). I medesimi registri mostrano che il cognome gli fu dato da sua madre Susana Castañeda Navoa. Il cognome appare con la ñ in molte dizionari spagnoli, anche se i suoi più famosi lavori riportano una versione anglofona.

Castaneda si trasferì negli Stati Uniti nei primi anni 50 acquisendone al cittadinanza nel 1957. Nel 1960 si sposò con Margaret Runyan a Tijuana in Messico. Vissero assieme per solo sei mesi, ma il divorzio fu formalizzato solo nel 1973. Castaneda studiò all'Università della California a Los Angeles conseguendo la laurea in arte nel 1962 e il dottorato in filosofia nel 1973 (2).

Con il suo primo libro Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza del 1968 Castaneda iniziò la sua carriera di scrittore con il proposito di descrivere il suo percorso di iniziazione allo Sciamanesimo mesoamericano. I suoi 12 libri hanno venduto più di 8 milioni di copie in 17 lingue.

Coloro che credono in Castaneda affermano tali libri sono veri o quanto meno sono apprezzabili lavori filosofici e descrittivi di pratiche idonee a sviluppare la consapevolezza. Gli accademici e la critica dal canto loro affermano che i libri sono meri romanzi, pieni di contraddizioni e discrepanze con le conoscenze antropologiche attuali e prive di alcun elemento di prova.

Nel marzo del 1973 Castaneda fu oggetto dell'articolo di copertina del Time. (3) L'articolo lo descriva come "an enigma wrapped in a mystery wrapped in a tortilla". Da quella data e fino al 1990 Castaneda scomparì dalla ribalta pubblica.

Nel 1974 il suo quarto libro fu pubblicato. Il libro segnala la fine del suo apprendisto con don Juan. Nonostante la fredda accoglienza da parte dei letterati e degli antropologi, Castaneda continuò a essere popolare. Dei dodici libri scritti, due furono pubblicati postumi.

Nel 1990 Castaneda ricomparse nuovamente in pubblico per promuovere Tensegrity, una serie di movimenti (chiamati passi magici) che egli affermava discendere dagli sciamani toltechi. Il 16 giugno 1995 fu creata la Cleargreen Incorporated un fondazione for profit con lo scopo di sponsorizzare e organizzare seminari e workshop sulla Tensegrity oltre che costituire la casa editoriale dei relativi articoli. La Cleargreen pubblicò tre video dei passi Tensegrity quando Castaneda era ancora in vita. Castaneda non apparse in tali video.

Castaneda muore il 27 aprile 1998 a Los Angeles a causa delle complicazioni derivanti da un cancro.(4) Non ci furono funerali pubblici, il corpo fu cremato e le ceneri inviate in Messico. Solo due mesi dopo apparve un necrologio sul Los Angeles Times.(5)

La carriera di scrittore

Nei suoi libri, Castaneda descrive in prima persona quello che egli afferma essere la propria esperienza sotto la guida dello shamano Yaqui chiamato don Juan Matus incontrato nel 1960. Castaneda scrive che egli fu individuato da don Juan Matus come in possesso della configurazione energetica del "nagual". Egli inoltre usò il termine naqual per descrivere quella parte della percezione che appartiene alla sfera del "non conosciuto" e ancora non conoscibile dall'uomo, così sottointendendo che don Juan Matus fosse l'elemento di connessione con il "non conosciuto" (a cui spesso Castaneda fa riferimento come "realtà non ordinaria"

I suoi primi tre libri Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza, Una realtà separata e Viaggio a Ixtlan, furono scritti mentre Castaneda era ancora uno studente all'università. Castaneda scrisse questi libri come se fossero il diario delle sue ricerche descrivendo l'apprendistato con uno sciamano tradizionale. Fu inizialmente acclamato per il lavoro descritto in questi libri, prima che iniziasse contro di lui una critica più accesa. (6)

Nei primi due libri Castaneda, descrive come la Via Yaqui per la conoscenza richieda l'uso di potenti piante indigene, come il Peyote e la Datura. Nel suo terzo libro, Viaggio ad Ixtlan, ribalta pero la sua enfasi sul potere delle piante. Egli afferma che Don Juan le ha usate su di lui per dimostrare che le esperienze fuori dalla vita conosciuta e ordinaria, sono reali e tangibili, ma non sarebbero state necessarie se la sua mente fosse stata piu fluida.

In seguito negò ogni utilizzo di droghe per i propri propositi. Affermò nei successivi libri che queste possono inalterabilmente danneggiare la sfera luminosa di emanazioni del corpo energetico, così come il corpo fisico.

In Viaggio ad Ixtlan, il terzo libro della serie, fa notare:

La mia percezione del mondo attraverso l'effetto di questi psicotropi è stata così bizzarra ed impressionante che io fui costretto ad assumere che questi stati erano la sola via di comunicazione e apprendimento di ciò che don Juan stava cercando di insegnarmi. Questo assunto era erroneo.

Il suo quarto libro, L'isola del Tonal, termina con Castaneda sul punto di saltare da un picco in un abisso, segnando così il suo passaggio da discepolo a uomo di conoscenza in quanto, invece di "morire" come avrebbe dovuto "sfracellandosi" sulle rocce, riesce a suo avviso "in qualche modo" a sopravvivere, appunto però "trasformato". Anche se non arriva mai a spiegare di più.

La figura di don Juan

Castaneda ha acquisito fama per i suoi libri sulle vicende dello stregone Don Juan e il suo gruppo di allievi sciamani.

Secondo quanto asserito da Castaneda stesso, nel 1960, allora giovane studente all'Università della California a Los Angeles, conobbe in Arizona un messicano di etnia yaqui, Don Juan Matus. Questi lo avrebbe iniziato alla stregoneria antica messicana, per usare i termini esatti del suo libro, portandolo a scoprire asserisce l'autore, nuovi mondi e stati di coscienza alterati ricorrendo inizialmente anche a sostanze allucinogene per farlo (come il cactus Peyote da cui si estrae la Mescalina), per abbattere le sue convinzioni; ma asserendo poi in successivi libri, che ciò non sarebbe stato affatto necessario se egli fosse stato un poco piu "essere fluido".

Proseguendo il racconto, alla partenza di Don Juan per il suo "ultimo volo" (una specie di "morte alternativa" a quella comune), lo sciamano Carlos, in qualità di nuovo nagual (cioè "lider", capo) designato da Don Juan, avrebbe proseguito e guidato un altro gruppo di allievi, anch'essi preparati, il cammino verso la liberazione totale dell'essere, per partire infine anche loro, come il proprio maestro, per il "viaggio definitivo attraverso l'ignoto".

Gli sciamani o "stregoni" che lo istruiscono, indicherebbero l'"ultimo volo" come un '"processo volontario di attivazione interiore del fuoco dal profondo insito in ogni essere, capace di condurre ad una specie di "autocombustione", o volatilizzazione istantanea del corpo, nel quale però lo spirito, la propria coscienza, sarebbero in grado di sopravvivere.

Pensiero

Vedi, Pensiero castanediano.

I suoi libri presentano molte lacune e incoerenze, troppe per poter definire questo pensiero univoco o fornire delle basi serie per un "cammino" come invece vorrebbero i suoi discepoli.

Le critiche

Gli scritti di Castaneda sono stati criticati dal mondo accademico. Taluni hanno ritenuto che Castaneda si fosse appropriato del lavoro dell'antropologa Barbara Myerhoff. Altri hanno cercato di ricostruire il nesso storico tra la vita di Castaneda e gli eventi raccontati nei libri senza però alcun successo. Chi sostiene l'autenticità di quanto esposto da Castaneda, afferma invece che le incoerenze sarebbero state lasciate "a proposito" dall'autore proprio come avrebbe fatto per la sua vita privata: ossia, come parte integrante del modello proposto dal nucleo d'insegnamenti propri del suo maestro Don Juan.

Uno degli aspetti più controversi del suo lavoro è la descrizione dell'uso di alluginogeni per raggiungere nuovi stadi di consapevolezza.

Nel suo terzo libro, scrive:

La percezione del mondo attraverso gli effetti delle sostanze psicotrope è stato così bizzarro e impressionante da spingermi a pensare che tale stato fosse l'unica strada per comunicare e imparare quello che Don Juan tentava di insegnarmi. Tale assunto però si dimostrò erroneo.

Robert J. Wallis nel suo libro del 2003 Shamans/Neo-Shamans: Contested Ecstasies, Alternative Archaeologies, and Contemporary Pagans, scrive:

All'inizio, e col supporto del dipartimento di antropologia dell'Università, il lavoro di Castaneda fu accolto criticamente. Gli esponenti della vecchia scuola di antroplogia come Edward Spicer (1969) and Edmund Leach (1969) lodarono Castaneda [...] . L'autenticità di Don Juan fu accettata per sei anni, fino a che Richard de Mille e Daniel Noel non pubblicarono le loro critiche volta a smascherare il libri su Don Juan nel 1976 (De Mille pubblicò un ulteriore volume nel 1980) [...] Il meticoloso lavoro di De Mille in particolare mostrò la falsità del lavoro di Castaneda.
L'indegno rivestire di fatti antropologici cozza con la grande discrepanza dei dati: il libro "si contraddice nei dettagli di date, luoghi, sequenze e descrizioni di eventi" (Schultz in Clifton 1989:45). Ci sono fonti pubblicate per quasi tutto quanto scritto da Carlos (si veda in particolare Beals 1978) e almeno un caso si concreta in un plagio: Ramon Medina, a Huichol shaman-informant to Myerhoff (1974) [...] .

Agli inizi del 1973 il citato Time Magazine, scrive che non c'è alcuna prova che di quanto scrive Castaneda. L'unico testimone di quanto scritto è lo stesso Castaneda.

Seri studi critici e analitici sugli scritti di Castaneda non comparvero sino al 1976 quando Richard de Mille pubblicò Castaneda's Journey: The Power and the Allegory, nel quale egli argomenta come "gli errore logici e cronologici nella struttura narrativa sono la prova più che evidente che i libri di Castaneda sono finzione. Se nessun altro prima ha scoperto questi errori si deve al fatto che nessuno ha redatto una lista degli eventi in sequenza così come narrati nei primi tre libri. Una volta redatta tale lista gli errori sono evidenti (7).

La più schiacciante prova di questo, secondo de Mille, è nella relazione di Castaneda con la strega chiamata la Catalina.

Breve descrizione dei libri

  1. Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza pubblicato inizialmente in Italia con il titolo A scuola dallo stregone- descrive delle "piante di potere" o "alleati", la strada verso la conoscenza col "mescalito" (peyote), ecc - il protettore dell'uomo; vedere le cose con colori liquidi; "funghi allucinogeni" - imparare a manipolare, volare, e a percepire la forma di un'animale; datura- spirito femminile, difficile da manovrare, da forza, processo lungo. Questo libro è l'unico nella serie in cui l'ultima parte include una dettagliata "Analisi ragionata" degli insegnamenti di Don Juan.
  2. Una realtà separata - Discute le idee di volontà, follia controllata e vedere (come contrapposto a guardare), come strumento che un guerriero usa per essere un uomo di conoscenza.
  3. Viaggio ad Ixtlan - Lezioni sulla strada del guerriero, o fermare il mondo, la routine, la propria storia personale, importanza di se stessi, la morte come un messaggero, il non fare, sognare.
  4. L'isola del Tonal - Descrizione di punti di percezione nel corpo o nell'uovo luminoso, tonal (prima attenzione, conoscenza, consapevolezza del lato destro) e nagual (seconda attenzione, ignoto, consapevolezza del lato sinistro, sognare insieme)
  5. Il secondo anello del potere - Descrive gli eventi dopo la partenza di Don Juan, le esperienze con le donne guerriere del gruppo originario del nagual, la seconda attenzione (il secondo anello del potere), la perdita della "'forma' umana", il sogno,
  6. Il dono dell'Aquila - descrizione della forza che crea, distrugge e governa l'universo (o almeno le 48 bande della terra), oltre che sorgente delle emanazioni stesse, descrizione dei comandi dell'Aquila all'uomo, la regola del Nagual, vari livelli di insignificanti tiranni, la via verso la libertà, l'agguato a se stessi e il sogno, luogi di potere. Da notare che Don Juan descrive l'energia strutturale dell'entità chiamata Aquila, una cosa che non è quello che noi chiamiamo Aquila, ma piuttosto una cosa così vasta da essere incomprensibile.
  7. Il fuoco dal profondo - passo dopo passo, delucidazioni della padronanza della consapevolezza o della conoscenza del neo veggente: tutto è energia (le emanazioni dell'Aquila o emanazioni luminose), l'uovo luminoso e il punto d'unione, il noto (prima attenzione o tonal), l'ignoto (seconda attenzione o nagual), l'inconoscibile (fuori dall'uovo luminoso), tiranni di scarsa importanza come modo per spostare il punto d'unione e promuovere la crescita del guerriero, mondi gemelli di organico ed inorganico (più precisamente esseri materiali e esseri non materiali), spostamento del punto di unione e altri filamenti di consapevolezza, fasci di emanazioni che sono le basi per le fonti di differenti tipi di consapevolezza e forme, la forma umana, le forze che colpiscono l'uovo luminoso, vincere la morte, l'agguato a se stessi, l'intento e il sogno.
  8. Il potere del silenzio - racconti sulla padronanza essenziale dell'intento, ruotanti attorno a punti chiave dello spirito
  9. L'arte di sognare - passi verso la padronanza del sogno.
  10. Tensegrità, passi magici - descrizione con foto di movimenti fisici miranti ad incrementare il proprio benessere, un sistema divenuto famoso col termine tensegrità
  11. Il lato attivo dell'infinito - ricapitolazione, diario degli eventi significativi (come visti dallo spirito)
  12. La ruota del tempo - ricostruzione del modo in cui i libri precedenti sono stati scritti con citazioni significative da tutti i precedenti libri.

Pubblicazioni

L'autore ha scritto i seguenti libri, pubblicati in quest'ordine:


La sua fondazione for profit (Cleargreen), nonchè altri autori che vanno dai discepoli di Castaneda (riconosciuti e non, da lui) a numerosi altri personaggi che affermarono aver conosciuto ugualmente don Juan, oppure ancora nuovi autori che si affacciarono nella scena per scrivere del tema, giornalisti, investigatori, e altri hanno dato vita, unitamente ai libri sopra citati, a una estesa Bibliografia castanedica.

Note

  1. The Scribner Encyclopedia of American Lives, Volume 5: 1997-1999. Charles Scribner's Sons, 2002.
  2. de Mille, Richard, Castaneda's Journey, The Power and the Allegory (Lincoln: iUniverse.com, Inc., 2001 [1976]) 27.
  3. (EN) [http://www.time.com/time/archive/preview/0,10987,903890,00.html cover article, 5 March 1973 (Vol. 101 No. 10)
  4. Death Certificate
  5. Castaneda Obituary All Things Considered, June 19, 1998
  6. Secondo Robert J. Wallis nel suo libro, pubblicato nel 2003 Sciamani/Neosciamani: Estasy Contestate, Archeologi Alternativi e Pagani contemporanei
  7. de Mille, Richard Castaneda's Journey: The Power and the Allegory',' Capra Press, 1976, pp. 166

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