La storia di Giuseppe Gatì

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La contestazione a Vittorio Sgarbi da parte di Giuseppe Gatì


Intervista a Giuseppe Gatì: promesse di "fargliela pagare".



La morte di Giuseppe Gatì


di: pandemia1918

Commenti

Riccardo De Benedetti

GRANDE GIUSEPPE GATI'!!!


Faccio anche una considerazione su Vittorio Sgarbi. C'è qualcuno in giro che sostiene che se non altro, lui, a differenza di molti suoi illustri colleghi di partito e d'opposizione, abbia di recente avuto il pregio di stare fuori dai giochi di alto potere. Secondo me queste invece, sono balle. Trovo anzi molto strano che costui sia passato da Assessore alla Cultura del Comune di Milano in Lombardia a Sindaco del Comune di Salemi in Sicilia. Se Sgarbi è a Salemi ci sarà di sicuro un motivo preciso e per nulla casuale. Passare da Milano a Salemi e dalla Lombardia alla Sicilia è già tutto un programma così a leggerlo sui giornali! Sarebbe a questo punto interessante indagare su che giro ci sia attorno a Salemi, perché la presenza di Sgarbi lì puzza proprio di marcio! Anzi, se Giuseppe Gatì quel giorno ha deciso d'intervenire, probabilmente non lo aveva fatto solo per la storia di Sgarbi condannato per frode allo Stato, forse chissà, c'era qualcos'altro, qualcosa che faceva puzzare pure a lui la presenza di Sgarbi sul territorio siciliano

Dal blog di Piero Ricca

Caro Piero, cari ragazzi

sono Giuseppe Gatì, 22 anni, il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento. Vi allego un breve resoconto della serata.

Con alcuni amici l'altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lo tengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino.

Chiedo di vedere un avvocato

(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi),

per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro...".

204 Commenti.

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