Luigi Tenco

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da: http://occultopedia



anche contro la rosa

Indice

In rete ho pescato il messaggio sotto riportato.

il sito e' il seguente:

Testimonial della petizione: Francesco Baccini ( cantautore ) e, ora, Orietta Berti e Roberta Bruzzone.


Il Caso Tenco è giunto all'ultimo round. Le "5 prove" dell'omicidio di Luigi Tenco mettono K.O. un "cancro" maledetto restituendo finalmente una dignità alL'ARTISTA E ALL'UOMO "profondo e sensibile" certo, ma allegro e spensierato di 29 anni ( fatto passare per triste e depresso ) che il 27 Gennaio 1967 aveva detto si...alla vita!!!


Le "prove" dimostrano che:

  1. La pistola Ppk di Luigi Tenco non ha sparato perchè è stata smontata e trovata completamente pulita all'interno dal fratello Valentino Tenco ( esperto di metalli ). Inoltre Dalida quando è entrata ( è stata la prima a scoprire il cadavere ) non ha notato alcuna pistola, lo stesso dicesi per Paolo Dossena che entrato dopo di lei assicura di non aver visto nessuna pistola sulla scena del delitto e che se ci fosse stata l'avrebbe notata ( QUESTO PRIMA DELL'ARRIVO DELLA POLIZIA ) e infatti......
  2. ....( DOPO L'ARRIVO DELLA POLIZIA ) sotto i glutei di Luigi Tenco non c'e' la sua Walther Ppk, ma un'altra pistola
  3. Sul viso di Luigi Tenco IN UNA FOTO INEDITA abbiamo rilevato delle ferite lacero contuse e un'ematoma, non riportate sul referto
  4. La lettera di addio era l'ultima pagina di una denuncia. Abbiamo rintracciato dei "calchi" di parola nel biglietto che lo dimostrano. Luigi Tenco in quella lettera denunciava "il gioco" delle scommesse clandestine e annunciava il suo ritiro dalle scene musicali NON PERCHE' STANCO DELLA VITA ( TUTT'ALTRO ) MA COME ATTO DI PROTESTA. LA LETTERA VERRA' CONTINUATA DA "TERZI" ( COME DIMOSTRATO ) da poco prima di "IO TU E LE ROSE". Da li tante anomalie tra cui EVIDENTI QUANTO STRANI ERRORI DI ORTOGRAFIA, UNA FIRMA FALSA!
  5. Luigi Tenco è stato ucciso in una spiaggia e poi riportato nella camera 219 dell'Hotel Savoy. Abbiamo trovato SABBIA sull'auto di Tenco e SABBIA nitidamente riconoscibile sul viso e sui pantaloni.


E SE CI DIRANNO... NOI RISPONDEREMO NO!


di: ilbuonrifugio

[modifica] Commenti

[modifica] Stefania Nicoletti

"Nel dicembre del 1965, 13 mesi prima di essere ritrovato nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di San remo, ucciso da un colpo di pistola alla testa, Luigi Tenco era andato in Argentina, dove rimase dieci giorni. Cosa ha lasciato, laggiù, in quel viaggio. Cosa si è portato dietro. Cosa si è portato dentro.


Il 27 gennaio 1967, dopo che la sua canzone è stata eliminata dal Festival di Sanremo, Luigi Tenco si chiude in quella camera d’albergo e si spara. Per qualcuno c’è qualcosa di poco chiaro in quel suicidio, per altri non è neanche un suicidio..."


Misteri d'Italia descrive così quella triste vicenda:

"Tenco aveva cantato in coppia con Dalida “Ciao, amore ciao”. Poi, visibilmente depresso, era andato a cena con la stessa Dalida, il suo produttore Paolo Dossena e altri amici, ma giunto al ristorante aveva deciso di tornare in albergo. Da questo momento cominciano i pasticci investigativi.

'All’1.40 - ha scritto Aldo Fegatelli Colonna in una recente biografia - Tenco è ancora vivo. Dalida riferirà al commissario Molinari di essere entrata nella stanza di Tenco tra le 2.00 e le 2.10. Il dottor Borelli, che ne constata il decesso, è arrivato sul posto alle 2.45 e presume che la morte risalga a quindici-venti minuti prima al massimo, cioè non prima delle 2.25. Ci sono due “buchi”, uno di dieci minuti, l’altro di mezz’ora.'

La porta della stanza 219 è accostata e con la chiave nella toppa esterna.

Ai primi soccorritori Dalida appare mentre alza da terra il busto di Luigi e lo abbraccia. E’ un flash d’agenzia a diffondere la notizia della morte del cantautore, dando per certa la tesi del suicidio. Il primo inquirente a giungere sul posto è il vicedirigente del commissariato di Sanremo, Arrigo Molinari, il cui nome (detto per inciso), anni dopo, finirà nelle liste della P2.

Il cadavere, stranamente, viene subito trasferito all’obitorio e poi riportato in albergo, dal momento che gli investigatori si sono dimenticati (sembra incredibile!) di fare effettuare i rilievi fotografici essenziali per la completezza del fascicolo da trasmettere alla Procura."

Che strano, che strano davvero, dico io. Come si può dimenticare un particolare tanto importante!

Per non parlare di un altro particolare sconcertante. La sera prima, Tenco aveva vinto al casinò 6 milioni di lire. Ma indovinate un po'? Nella sua stanza d'albergo, fu rinvenuto solo un assegno da 100 mila lire.

Dove sono finiti quei soldi, di cui nessuno parlò più?


[modifica] Date "sospette"..

Tanto per sottolineare che siamo fissati con le date...

  • "suicidio" di Luigi Tenco 27/01/1967 ---> somma = 33
  • tentato "suicidio", appena un mese dopo, di Dalida 26/02/1967 ---> somma = 33
  • "suicidio" di Dalida (stavolta riuscito) vent'anni dopo 03/05/1987 ---> somma = 33


[modifica] Anonymous

Riporto parti di un mio commento da blog:

Iniziamo dalle date

Tenco è morto (suicidio?) il 27/01/1967 (2+7+1+1+9+6+7=33); Dalida, che aveva una relazione con lui, tenta il "suicidio" poco dopo, il 26/02/1967 (2+6+2+1+9+6+7=33), e morirà "suicida" vent'anni dopo, il 3/05/1987 (3+5+1+9+8+7=indovina un pò? 33!).

Abbiamo già molti, troppi trentatré nelle date delle morti o delle mancate morti.

Ma ci sono altri particolari molto interessanti: ad esempio il messaggio lasciato da Tenco, «Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda "Io tu e le rose" in finale e ad una commissione che seleziona "La rivoluzione". Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.»

Io tu e le rose? Abbiamo anche le rose di mezzo... una canzone, "Io tu e le rose", che recita: "per me c'è troppa gente, gente che vuol sapere perchè viviamo così". Dopodichè, il filmato del duetto Tenco-Dalida a Sanremo sparisce dagli archivi RAI;

Dalida emigra in Francia, cambia look, diventa un'icona del pop; non viene trovato il proiettile che avrebbe ucciso Tenco; ecc.

Se aggiungiamo che Tenco era in una lista nera dei servizi segreti, classificato come "artista di sinistra"... Oltre questi collegamenti non riesco ad andare, tu sei sicuramente molto più bravo di me su queste cose, magari se avrai tempo potrai dare un'occhiata al caso... Grazie per l'attenzione

Daniele


[modifica] Gennaro

Io, personalmente, NON HO un dubbio.....


CASO TENCO: LE 5 PROVE DELL'OMICIDIO DI LUIGI TENCO


[modifica] lavezzigoal

Ciao Gennaro, ho letto le 5 prove dell'omicidio di Tenco e non lasciano dubbi. Ma avete letto il movente?


Si trova qui:


Luigi Tenco è stato ucciso da SIFAR, P2 ( LOGGIA MASSONICA ) con la complicità del clan dei marsigliesi. Questo "laverdeisola" è un grande, non so come abbia fatto a trovare quelle prove e ad incastrare i tasselli del movente ma essendo io estimatore di Tenco, lo ringrazio di cuore.


Ora mi chiedo: che succederà? continueranno a far finta di niente? E come si può chiedo in ultimo, di fronte all'evidenza del movente con tanto di prove?


[modifica] Riccardo De Benedetti

Qualche mese dopo la morte di Luigi Tenco, il suo amico Fabrizio De André gli dedicò una canzone molto commovente. Chi conosce bene De Andrè, conosce bene questo pezzo... sembra che De André la scrisse la notte prima del funerale di Tenco.

Sembra anche che De André fu l'unico tra i suoi colleghi a partecipare ai funerali..


[modifica] PREGHIERA IN GENNAIO

Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero
quando a Te la sua anima e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare, quando verrà al Tuo cielo
là dove in pieno giorno risplendono le stelle.

Quando attraverserà l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà baciandoli alla fronte
"Venite in Paradiso là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno nel mondo del buon Dio".

Fate che giunga a Voi con le sue ossa stanche
seguito da migliaia di quelle facce bianche
fate a Voi ritorni fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi, Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte.

Dio di misericordia, il Tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto con la coscienza pura;
l'inferno esiste solo per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento.
Dio di misericordia vedrai, sarai contento.


Questo il link del pezzo cantato:


[modifica] lavezzigoal

Quel sito ha pubblicato un'altra chicca.

FRANCESCO DE GREGORI E LA CANZONE "FESTIVAL" ( DEDICATA A LUIGI TENCO ), CONTIENE DEI CODICI ED UNA VERITA' NASCOSTA:


[modifica] Anonymous

Si legge nel forum di un viaggio di Luigi Tenco in Argentina. L'Italia a quei tempi era il regno degli Agnelli, e l 'Argentina era una loro colonia, governata attraverso il "vicerè" Aurelio Peccei (Club di Roma, Comitato dei 300, padre dell'ambientalismo italiano), insediatovi fin dal 1949. Che a comandare veramente in Argentina fosse Aurelio Peccei lo dice Laura Revelli-Beaumont, figlia di Luchino Revelli-Beaumont, che fu tra gli anni ’60 e ’70 ambasciatore della Fiat nel mondo, e che fu rapito da guerriglieri argentini nel 1977. Approfondimenti nel mio blog:


[modifica] Dalto

Forse non c'entra, ma...vivevo a Sanremo ero piccola e per questo ho registrato più di tutti le sensazioni della gente.

Il gesto di Luigi Tenco ruppe un sogno a tutti. Ruppe la serenità, l'allegria. Nessuno lo diceva apertamente, ma lo bisbigliava, 'se si voleva veramente suicidare poteva aspettare che il Festival finisse...'. Insomma, quel 'suicidio'creò gelo nell'anima del pubblico, dei sanremesi e di tutti gli artisti che riponevano nel Festival i loro sforzi e le sofferenze ed ansie.

Sembrava l'anticipo degli anni di piombo.

Un'altra cosa, ma voi credete davvero che Sanremo sia la città allegra dei carri in fiore e del Festival?

Sapete dall' '800 quanti stranieri ha nascosto nelle meravigliose ville circondate di verde? In quegli alberghi sfarzosi? Russi, fuoriusciti dell'America latina. Lo stesso Nobel per anni si è nascosto in una villa sul mare inseguito dalle guardie francesi che gli volevano strappare il brevetto e lì è morto. Quanti visi ho visto, a quanta gente ho chiesto 'e come ti chiami?' e non mi hanno risposto. Vi posso assicurare che non erano turisti, vivevano mimetizzandosi, forse scappando nel terrore di essere raggiunte da servizi segreti dei loro paesi.

E gli omicidi tenuti nascosti? E' di pochi anni fa il serial killer che faceva il guardiano al cimitero, lo hanno trovato suicidato! e se non me lo avesse detto una mia amica io non avevo trovato traccia sui giornali.


[modifica] pichiricky

ciao a tutti

non ricordo bene se molinari era il questore o vice questore di sanremo ai tempi della morte di tenco
quello di cui sono sicuro è che lo stesso Arrigo Molinari è stato ucciso da mani occulte perchè aveva intentato una causa alla banca d' italia sul signoraggio ed aveva, da tecnico ( mi sembra, e scusatemi di nuovo sull'incertezza, che fosse laureato in legge, tipo avvocato o magistrato) raccolto così tanti documenti e prove, di certo, fondatissime sull'argomento, che credo potevano scatenare una bella presa di coscienza...no meglio qualche nuovo pensiero o messa in discussione

ciao e grazie per ulteriori rettifiche e aggiornamenti


[modifica] Megamind

Se si tratta di Arrigo Molinari è sicuramente lui, fu proprio lui a morire il giorno stesso che doveva depositare in tribunale contro il sistema bancario...


[modifica] Anonymous

"...Tra le tante collaborazioni, Conte, insieme a Pallavicini, scrive nel 1968 per Dalida un brano inquieto e drammatico, particolarmente adatto allo stile interpretativo della cantante, intitolato La speranza è una stanza..."

"Parigi" di Paolo Conte



[modifica] Anonymous

la speranza è una stanza

Vedi, la sperauza è una stanza
Col soffitto di stelle
Ma è successo qualcosa

Non andare ti devo parlare
Io pensavo che
Mi bastesse avere te

Ma non è vero ormai
E mi rifugio qui senza te
Vedi, vedi, vedi, vedi

Vedi, la speranza è una stanza
Dove aspetto da sempre
Che succeda qualcosa

Non parlare ti devo lasciare
Non parlare ti devo lasciare

~Musique~

Non parlare ti devo lasciare
Io non so cos'è
Questo mondo intorao a me

Che piange e ride
Ma so che vive, più di te
Vedi, vedi, vedi, vedi

Vedi la speranza è una stanza
Col soffitto di stelle.



[modifica] Anonymous

nei Tg parlano di ogni cavolata, ma di queste cose non parlano..non parlano quando ci sono le manifestazioni contro le scie chimiche per esempio, non parlano quando ci sono le manifestazioni contro bilderberg che ogni anno puntualmente accadono di fronte i luoghi tanto "segreti" di riunione dei sciacalli mascherati, e i Tg non hanno parlato neanche quando la gente ha manifestato per chiedere la giustizia per Luigi Tenco e credo che non solo per lui...i TG mentono, i Tg creano un mondo fasullo e falso, coperto di muri invisibili che isolano il popolo dalla realtà...


[modifica] lavezzigoal

LE 5 PROVE DELL'OMICIDIO DI LUIGI TENCO ( VIDEO UFFICIALE )


Con preghiera di diffusione. Grazie


[modifica] Megamind

Dal Blog di Franceschetti


La morte di Luigi Tenco è stata definita (sul sito Misteri d'Italia) una delle indagini più demenziali e pasticciate mai svolte in Italia.

Presentato, come molti altri casi simili, sotto veste di suicidio, è in realtà un palese omicidio.

Sul cadavere sono state trovate residui di polvere da sparo sulla tempia destra, ma solo l'antimonio sulla mano che avrebbe sparato, di fatto rendendo il guanto di paraffina negativo e non positivo come attestano gli esiti della riesumazione nella 2006.

Tenco si sarebbe sparato due colpi in testa, con una PPK 7.65(ma altre fonti indicano una Beretta calibro 22), in una camera d'albergo (la 219), ma nessuno ha sentito niente.

Alcune foto (vedi il video) mostrano che sul volto di Tenco ci sono ferite lacero contuse. Come se fosse stato picchiato. Una è addirittura dietro la testa. Questo in contrasto con il rapporto della polizia (anche questo ricorda molto il caso Manca).

Gli organi di PG giunti sul posto portano il cadavere all'obitorio senza effettuare i rilievi di rito. Di conseguenza il cadavere sarà nuovamente trasferito nella stanza d'albergo. Particolare curioso: la camicia di Tenco è bianca, linda, e nel secondo trasporto scompare la macchia di sangue che compariva sulla camicia la prima volta. Come se qualcuno lo avesse rivestito per l'occasione.

Il corpo di Tenco risulta sporco di sabbia in più punti. La circostanza è apparentemente inspiegabile, visto che aveva passato la serata al ristorante con amici e poi - secondo le ricostruzioni - si sarebbe diretto subito in albergo.

E poi il solito balletto di incertezze sull'ora della morte, ad oggi mai appurata, sulla posizione del cadavere, l'autopsia mai fatta, la prova del guanto di paraffina non effettuato. La solita storia. Il solito copione già visto in centinaia di casi, Cagliari, Gardini, Niki Aprile Gatti, Attilio Manca, di recente Stefano Anelli.


Infine.
Il biglietto lasciato da Tenco per spiegare la sua morte dice:


“Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io, tu e le rose” in finale e una commissione che seleziona “La Rivoluzione”. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.


Il biglietto sarà giudicato autografo da una perizia, ma dopo oltre trenta anni (evidentemente i periti se la sono presa comoda e hanno analizzato una parola all'anno).


In realtà alcuni esperti che conoscevano Tenco sostengono che la firma sia falsa e, come potete vedere nel video, pare che il biglietto sia stato artefatto. In effetti, comparando la firma del biglietto con quella del cantautore ne viene fuori un tratto completamente diverso.


Da notare poi che Arrigo Molinari, il questore che all'epoca dette la notizia del "suicidio" di Tenco, telefonò all'Ansa, prima di essere giunto a fare un sopralluogo personalmente. Insomma, aveva già appurato il suicidio, senza aver mai visto il cadavere. Per sentito dire cioè.


Concludiamo con le parole usate dall'autore del video: La verità è che Tenco è stato ucciso sulla spiaggia e poi riportato nella stanza 219 dell'Hotel Savoy, ecco perché nessuno ha udito il colpo di pistola, ecco perché il corpo è stato immediatamente portato in obitorio e poi ritrasportato in camera (era improbabile come omicida), ecco perché gli hanno cambiato la camicia (era sporca di sabbia), ecco perché gli hanno nascosto i piedi sotto il cassettone (era necessario per non far vedere la sabbia sulle scarpe). In conclusione: quello di Tenco è stato un omicidio.


Resterebbe da capire il perché dell'omicidio. Il cosiddetto movente.

Al riguardo può essere utile ricordare che secondo l'esperto di servizi segreti Aldo Giannuli, Tenco era stato indicato in una lista del Sifar come persona scomoda e sovversiva.

Uno contro il sistema, insomma. Da eliminare. Come Rino Gaetano, come De Andrè, come Pasolini, come tanti altri di cui ancora neanche si sospetta che siano morti per altri motivi rispetto a quelli che le versioni ufficiali ci hanno riportato.

Aggiungo una nota finale. Il biglietto è stato artefatto non a caso, perché comparissero quelle "rose" nella giustificazione della morte; rose, che, unite alla data della morte, 27.1.1967 (la cui somma fa 33), danno la firma della Rosa Rossa.


A mio parere in Italia sono stati eliminati, per similare motivo: De Andrè, Battisti, Gaetano, Ivan Graziani, Mia Martini, Alex Baroni.
Aggiungerei anche Valentina Giovagnini, una ragazza che aveva vinto Sanremo tempo fa e poi è morta in un incidente stradale.


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