Santa Morte

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Esiste un culto messicano, una venerazione del tutto "particolare", denominato: "Culto alla Santa Morte" (Santa Muerte, o semplicemente "La Santisima").
Santa Morte bianca
Santa Morte rossa

Indice

Storia

Le sue origini sono incerte; sebbene alcuni ritengano sia legato al culto della morte prehispanico precolombiano, molti asseriscono invece trattarsi piuttosto di un sincretismo con la religione Yoruba, pure diffusa sul posto, e altro.

Un'altra versione lo vuole originatosi negli anni '60 da un abitante della regione di Veracrùz Messico, a causa di una visione ricevuta.

La leggenda

La leggenda popolare, tramandata di bocca in bocca, narra dell'apparizione che la "Morte" avrebbe fatto a un popolano, per far in modo che la "propria devozione" avesse inizio, spiegando che era "in virtù" dei "sacrifici" fatti dall'intero popolo messicano che essa concedeva loro questa speciale grazia e protezione. Un culto "popolare" quindi, non "organizzato", senza "ministri" né "chiesa" almeno fino al 2002.

Altare nel sud di Nuevo Laredo - Messico

Attualità

A dare a questo culto un aspetto piu formale e organizzato, sembra sia stato proprio un'esponente della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, attualmente allontanato dalla stessa, ma ancora molto attivo per quanto riguarda invece la divulgazione di questa religione, sia essa nuova o antica. Si tratta dell'allora arcivescovo David Romo Guillén, in quel tempo leader di una frangia della Chiesa denominata: "Iglesia católica tradicional Mex USA".

Questo personaggio nell’ottobre del 2002 ricevette una prima negativa, da parte della segreteria di "Migracion y Asuntos Religiosos" messicana, affinché venisse concesso loro formalmente lo status di "associazione religiosa", nonostante l'aggregazione contasse gia un numero spropositato di seguaci, adepti e aderenti. Lo stesso, si dette anche molto da fare in prima persona per cercare di dare a "questo culto" dei "locali pubblici", e addirittura la costruzione di una vera e propria chiesa; prima infatti, come gia acennato, la venerazione era fatta soprattutto in casa, e la propagazione a livello "popolare" (passaparola).

Nel 2004 la stampa statunitense cominciò a occuparsi del caso; prima a livello "locale", poi addirittura in reti rinomate quali la CNN, promuovendo il divulgarsi della notizia a livello mondiale (solo la stampa italiana non ne ha ancora parlato). Soprattutto, in occasione della marcia organizzata il 4 di Aprile del 2005 dal sopracitato arcivescovo, per manifestare pubblicamente contro la Segreteria gia menzionata, che continuava a dar loro la negativa per una loro aggrupazione formale, la quale vide ben 30000 persone sfilare nelle strade di Mexico City!

Sul giornale messicano "La Jornada" del 22 novembre 2007, p. 46, come anche su un altro molto rinomato, "El Universal" (sempre del 22 di Novembre 2007), sembra apprezzarsi la notizia sulla definitiva e alla fine, ultima non appellabile negativa fatta nei loro confronti, a una loro "formale" aggruppazione ai sensi di legge, davanti alla quale resterebbero pertanto punibili e sanzionabili. Non contando difatti, con nessuna "personalità giuridica" a riguardo.

Caratteristiche del culto

La cosa che più sorprende alcuni turisti che non sono abituati, è trovare questi altari e altarini messicani (a volte per le strade, ma più di frequente all'interno delle singole case) con l'immagine o la statuina di questa 'peculiare' santa.. E, forse, sorprende ancor di più quando ci si rende conto che, spessisimo, questa venerazione convive tranquillamente con quella data a tutti gli altri santi... ovvero, vicino alla stessa statuina e stampina, potrete tranquillamente trovare quella di Gesu, la vergine Maria, San Giuda Taddeo, ecc ecc.

Questo non deve sorprendere perché, anche se la sua immagine incute paura e certo timore (la classica faccia scheletrica avvolta in un mantello, con la falce in pugno; piu, a volte, una bilancia e/o globo terrestre in mano), nonostante la sua "aria sinistra" i suoi veneratori si affretteranno a dirvi che non si tratta del demonio, e soprattutto, non avrebbe niente a che vedere con il satanismo.

Tutto il contrario: sarebbe una "presenza spirituale" benevola, un angelo di luce dotato di estremi poteri; il più potente di tutti in effetti.. Ed essendo ferma convinzione che la sua protezione sia la piu potente in assoluto, proprio per questo sembrerebbe che, i piu votati ad essa, siano appunto i delinquenti o, comunque, persone che conducano una vita pericolosa (e con questo, è molto simile all'argentino e paraguayano San La Muerte).

Statue rituali: un colore diverso per ogni problema
Statuina rituale

"Narcos" e Santa Muerte

Uno degli aspetti per il quale il governo messicano sembri si trovi più in difficoltà all'accettazione ufficiale e "formale" di questa religione-culto, riguarda la presunta "fede" e appartenenza di singoli membri, a volte anche importanti, del campo 'delinquenziale' e narcos. Per cui, sembrerebbe quasi di dar loro anche un'accettazione e riconoscimento ufficiali del proprio stile di vita; cosa ovviamente, inaccettabile.

Aspetto della Morte

Come si tratta essenzialmente di un "culto" piu che altro, ossia: di "pratiche superstiziose" ancestrali sopravvisute ora "organizzate" in una sorta di "corpus-sociale" definito, vi troverete davanti la rappresentazione di questa singolare Santa, ora nella sua versione "nera" (la piu diffusa), "rossa", "verde", "bianca", "gialla" e "dorata". A volte anche argentea, blu-celeste, o viola.

A seconda dei suoi diversi "colori" sarebbe "invocata" per un male specifico, o per risolvere un determinato problema. Per esempio: rosso per l'amore, verde per il lavoro o problemi giuridico-legali; gialla per i soldi, e così via.

Rappresentazione "esoterica"

Oltre a quella dei "colori", sembra esista anche un altro tipo di distinzione. La Santissima (come amano chiamarla i suoi devoti) verrebbe ad avere due tipi principali di rappresentazioni: quella classica, con bilancia, falce e a volte globo in mano, e quella esoterica , con la clessidra e la marionetta, a rappresentanza simbolica del suo ruolo fatidico nel conteggio del tempo umano e della sua vita in generale.

Pericolosità

Secondo i luoghi comuni e detti popolari, non si scherza con la morte! Invocarla, o "votarsi" ad essa senza un valido motivo, sarebbe considerato un "atto estremamente pericoloso" se compiuto in maniera superficiale ed effimera. Si pensa che il "castigo" per un simile gesto, così come per una promessa fatta non mantenutagli, verrebbe ad essere la "morte".. non propria, ma di una persona cara! Si crede anche comunemente (ma non è sempre condiviso da tutti) che "questa Santa" sia estremamente "gelosa"; per cui molti, per evitare le sue "ire", smettono di adorare altri santi.

Diffusione nei "media"

Homero Aridjis un rinomato scrittore latino americano, ha pubblicato il libro "La santa Muerte", un romanzo sulle le vite di sei adepti a questo culto, che è diventato subito un best seller.

Nel 2007, sembra sia uscito anche un film sull'argomento: "La Santa Muerte"; diretto da Eva S. Aridjis[1].

Curiosità

Chiesa della Morte a Molfetta - Bari (curioso nome dato ad una chiesa cattolica del sud Italia)
  • Esiste in provincia di Bari, vicino a Molfetta, la denominata Chiesa della Morte con relativa confraternita. Si tratterebbe di una chiesa dove ai tempi della peste, si sarebbero seppellite le innumerevoli salme (aproffittando dell'acqua del mare che, a cicli e opportunamente sfruttata, faceva irruzione sotto dove le cripte, ripulendo il "tutto") da cui, l'origine del nome.
  • A Napoli in piazza del Gesù Nuovo, oservando la statua della Vergine dal bassa verso l'alto, in una particolare prospettiva vista da dietro, alcuni affermano di "vedervi" esattamente scolpita anche l'immagine della Morte completa di falce e tutto; forse, a riprova del fatto che, anche qui da noi, esisteva un "culto popolare alla morte".
  • Nel Veneto la morte è popolarmente conosciuta (forma dialettale) come "La Catlina"; in Messico, un'altra sua denominazione viene ad essere molto simile: "La Catrina".
Iconografia classica della "Catrina"
  • Anche ad Offida, paese nel Piceno, la Chiesa di Sant'Antonio è soprannominata Chiesa della Morte, a causa di un simulacro ligneo di uno scheletro con falce e lanterna a dominare la navata centrale del piccolo edificio.

Galleria Fotografica

Potete trovare dei file-immagini uploadati, sopra la Santissima,
al link dell'omonima categoria, sull'Esopedia:

Voci correlate

Voci correlate sull'Esopedia

Vista prospettica della Morte da dietro il famoso Obelisco di P.za del Gesu Nuovo, Napoli

Articoli

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