Metodo Kousmine (articolo)

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Versione delle 22:42, 16 giu 2014, autore: Aura ambar (discussione | contributi)
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fonte: http://www.kousmine.eu/page0/page0.html


esempio di testo

Il metodo Kousmine non rifiuta l'impiego di farmaci né di nessuna delle normali terapie mediche; tende però a diminuirne la necessità (e quindi anche le conseguenze indesiderate) rafforzando il sistema immunitario del malato, che riesce perciò a combattere sempre più efficacemente gli agenti patogeni. Persino con terapie estreme e debilitanti come le chemioterapie, il metodo di cura Kousmine aiuta un recupero più rapido ed attenua i sintomi negativi della terapia.

Il merito della Dottoressa Kousmine è stato quello di privilegiare l'aspetto preventivo e il rispetto della totalità della realtà umana, integrandolo però con la scientificità e le scoperte terapeutiche della medicina moderna.[...] In particolare, ha focalizzato la sua attenzione ed i suoi interventi terapeutici sulla relazione tra alimentazione e salute, intuendo il rapporto profondo, spesso determinante, che c'è tra il modo di nutrirsi e lo stato di salute generale dell'organismo.

Indice


i Cinque pilastri

Gli elementi fondamentali del metodo Kousmine sono sostanzialmente quattro (più un quinto per casi particolari). Costituiscono i cosidetti "pilastri" del metodo:

..più due

Altrettanto importanti dei cinque pilastri tradizionali sono due aspetti che la dott. Kousmine non ha chiamato pilastri, ma ha sottolineato come fondamentali:


la Dieta Kousmine

Indispensabile

Nel metodo Kousmine, vi sono alcuni principi assoluti da cui non si può derogare mai. Sono la base essenziale per evitare gravi rischi e dare all'organismo apporti indispensabili. Non consentono mai eccezioni.

Un cucchiaio di cereali crudi

Occorre ogni giorno consumare almeno un cucchiaio di cereali crudi macinati finemente al momento.

Si usano in genere nella crema Budwig. Ma possono essere mescolati alla minestre (lasciandole raffreddare un po’ nel piatto prima di aggiungere la farina), ai succhi di frutta, ai frullati di verdure, allo yogurth.

I cereali devono essere biologici integrali. I più indicati sono riso, orzo mondo, avena, grano saraceno...

I grassi

  1. Diminuire al massimo i grassi animali e quelli vegetali di palma, cocco e palmisti
  2. eliminare completamente gli oli spremuti a caldo, cioè tutti gli oli industriali e le margarine
  3. Sostituirli con olio extravergine di oliva, integrato con
  • due cucchiaini di olio di lino spremuto a freddo o, meglio un cucchiaio e mezzo di semi di lino macinati al momento
  • e con un cucchiaio di olio di girasole o di soia spremuto a freddo (o una manciatina di semi oleosi: semi di girasole, noci, nocciole, mandorle, ecc)

Zucchero

  1. Eliminare zucchero bianco raffinato: sostituirlo con zucchero integrale e/o miele
  2. Evitare prodotti "light" perché contengono edulcoranti.
  3. Lo zucchero va comunque diminuito (anche quelli "buoni" come il miele, ecc.: max = 3 cucchiaini al giorno) perché:
  • squilibra l'alimentazione
  • aumenta l'insulina
  • provoca fermentazioni intestinali

Dolci

Eliminare tutta la pasticceria industriale.
Soprattutto cioccolato e surrogati, gelati cremosi, caramelle.
Cercate di produrre in casa biscotti e torte (evitate le ricette con molte uova e molti grassi)
Sono consentiti i gelati a sorbetto, con moderazione onde evitare l’eccesso di zuccheri

Alcool e fumo

  • Non fumate: MAI
  • Diminuire radicalmente l’alcool
  • Eliminare i liquori e il vino bianco
  • Non superare mezzo bicchiere di rosso al pasto (da eliminare in caso di crisi di malattia)

È una regola pesante per tutti coloro che sono abituati all'uso di vino (o peggio liquori), ma è inevitabile: i danni dell'alcol sono estremamente gravi e per i malati di malattie degenerative o autoimmuni, rendono impossibile il controllo della malattia.

Consigliato

Attenzione: nella dieta del metodo Kousmine vi sono altri elementi molto importanti, da osservare con rigore, ma che possono permettere qualche eccezione. Naturalmente anche le prescrizioni di questa seconda categoria ridiventano essenziali e assolute in caso di crisi della malattia.

Il latte

  • Consumate ridotte quantità di latticini e di latte, solo magro e non UHT: meglio biologico.
  • Questo vale soprattutto per chi ha gruppo sanguigno 0 o A

Caffè ed eccitanti

Controllare gli effetti del caffe sulla vostra salute. Il caffè non è negativo, anzi può avere effetti positivi; ma ha un forte effetto eccitante, che per qualcuno può essere dannoso (max due o tre al giorno)

Il tè, pur contenendo la stessa quantità di caffeina del caffè, è meno eccitante. Preferire però il tè verde

  • che è un potente antiossidante
  • il tè nero è, invece, un fattore di rischio cancerogeno

Acqua e bibite gassate

  • Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Preferite bere lontano dai pasti, ma va bene un uso moderato anche a pasto.
  • E' meglio usare acque non gassate
  • È importante bere un bicchiere abbondante di acqua appena alzati.
  • In genere in Italia va benissimo la normale acqua potabile.
  • Le bibite gassate sono troppo ricche di zuccheri o di edulcoranti artificiali: vanno completamente eliminate.
  • Sono utilmente sostituibili con succhi di frutta (non zuccherati) diluiti con acqua

Non consumare farine bianche

I cereali integrali apportano zinco e manganese, elementi indispensabili all’equilibrio del sistema nervoso, che normalmente sono distrutti dalla stacciatura

Dal cereale raffinato si producono farine "morte", conservabilissime, nemmeno ambite dai parassiti, che possono produrre maggior viscosità del sangue con rallentamenti e disturbi circolatori

Preferite pane integrale di sicura provenienza biologica ed a lievitazione naturale. Nei limiti del possibile evitate pane bianco, biscotti industriali

Bisogna comunque diminuire l'uso del pane: cercate di non consumare pane e pasta nello stesso pasto I cereali in fiocchi e la pasta

Sono elementi con valore nutritivo diminuito, a meno che siano fatti al momento: sia i fiocchi di cereali e il pop corn che la pasta industriale.

L'uso della pasta va limitato a due-tre volte alla settimana (un poco di più per quelli con gruppo A)

Un uso appropriato dei cereali lo si ha usando il chicco intero bollito (ottimi, oltre al riso, il frumento, il farro, il miglio, il grano saraceno, l’avena)

Cibi confezionati

Limitate i prodotti in scatola

  • usateli solo raramente (legumi), tenendo però presente che è meglio consumare legumi in scatola che consumarli poco per mancanza di tempo o di esperienza;
  • e scegliendo quelli con scatole rivestite all'interno:
  • evitate tutti i cibi industriali precucinati.

La cottura

Evitare alimenti troppo cotti; possono consumarsi crudi anche: zucchine, fagiolini, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavolfiori, rape, spinaci, ecc.

  • mai friggere: preferire la cottura al cartoccio piuttosto che i sughi, i brasati, o gli umidi;
  • privilegiare la cottura al vapore.

La conservazione dei cibi

  • Fare molta attenzione all'ossidazione dei cibi a contatto dell'aria
  • non conservateli a lungo
  • utilizzare recipienti a chiusura ermetica, non d'alluminio (nemmeno la carta d'alluminio a diretto contatto dei cibi...).
  • Se siete attrezzati usare la conservazione sotto vuoto.
  • I surgelati sono preferibili alle conserve, ma i prodotti freschi sono i migliori.

Carni

Riducete il consumo di carne; favorite i legumi come fonte di proteine. Tenete comunque conto che il metodo Kousmine non è un metodo vegetariano, anche se è perfettamente compatibile con le pratiche vegetariane.

  • preferite pesce (almeno due volte alla settimana)
  • scegliete carne di pollo, tacchino, coniglio, cavallo, qualora non si riesca ad essere vegetariani.

In ogni caso cercate, di evitare carne di allevamenti.

Masticare, masticare, masticare

Masticate il cibo accuratamente e a lungo. Gli antichi dicevano che “la prima digestione avviene nella bocca” Più si mastica, più la digestione avviene velocemente e l’assorbimento intestinale sarà facilitato, senza fermentazioni dannose.

Crudo

Una dieta prevalentemente cruda:

  • apporta più facilmente gli indispensabili elementi nutrizionali
  • comporta più rapida sazietà e dimagrimento
  • favorisce il regresso in certe forme di leucemia
  • arresta la formazione della carie
  • impedisce lo ‘scalzamento’ dei denti
  • riduce/elimina gas intestinali

Intolleranze

Nella dieta è bene inserire cambiamenti e nuovi alimenti in progressione graduale; introducete un sol tipo di nuovo cereale in ogni pasto, verificandone la facilità di digestione per il vostro organismo. Fatta questa verifica, i vari nutrienti possono anche essere mescolati, migliorando così la ricchezza di aminoacidi essenziali e di vitamine del pasto.

Il peso

Controllate il vostro peso. Ricordate che l'obesità non è solo un fattore estetico, ma una malattia. Se è importante non essere ossessionati dalle mode correnti, è altrettanto importante avere presente che l'obesità è sempre (anche se non solo) indice di cattiva alimentazione: squilibrata e/o eccessiva. L'altro fattore è l'eventuale mancanza di esercizio fisico. Se la vostra dieta è equilibrata e risultate ugualmente obesi, basta diminuire proporzionatamente la quantità dei componenti, senza alterare l'equilibrio generale. State attenti alle piccolo "cose" prese fuori pasto: possono compromettere l'equilibrio della dieta.

L'equilibrio dei pasti

  • Colazione da re
  • Pranzo da principi
  • Cena da poveri


Attuare un equilibrio ragionevole tra i principali componenti della dieta.

Assumere ad ogni pasto:

  • Verdure crude (ma anche verdure cotte)
  • Carboidrati (cereali, verdure cotte, patate, ecc)
  • Proteine
  • Il piccolo quantitativo dei grassi indicati


Controllo dell'Acidità

L'acidosi è una stato pericoloso del nostro organismo: crea stanchezza, stati infiammatori nei tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento dei radicali liberi... Normalmente è sottovalutata, malgrado la gravità dei disturbi che può procurare. Il livello di acidità del nostro organismo, va perciò tenuto sotto controllo.

Il metodo migliore è il controllo dell'acidità delle urine, che può essere effettuato facilmente da chiunque. Occorre procurarsi in farmacia un misuratore del pH (cartina di tornasole): sono venduti sotto forma di stiks (striscioline) o di rotolini di carta speciale (più economici).

L'acidità si misura in tre momenti della giornata:

  • seconda urina del mattino (quella dopo colazione)
  • prima di pranzo
  • prima di cena.

Come? Basta staccare un pezzo di strisciolina dal rotolo e bagnarne la punta mentre si orina. La parte bagnata cambia colore: sulla scala colorata riportat sulla confezione si può rilevare il numero relativo e segnarlo sulla scheda che prepareremo (un modello può essere scaricato qui). La misurazione deve continuare per 10 - 15 giorni.

È essenziale per la salute del nostro organismo che il pH delle nostre urine non scenda sotto 7 (l'ideale sarebbe 7,3). Normalmente se l'alimentazione è equilibrata, l'acidità rientra nella norma, ma non sempre, perché le cause dell'acidificazione sono numerose:

a) l'assunzione eccessiva di alimenti acidificanti per tutti (proteine animali, cereali, legumi, zucchero bianco, alcol);
b) la carenza di oligoelementi e vitamine
c) le sostanze chelanti provenienti dall'inquinamento;
d) la scarsità di ossigenazione nei soggetti sedentari;
e) un'insufficienza funzionale endocrina;
f) il sovraffaticamento fisico;
g) disturbi degli organi emuntori (per es. insufficenza renale);
h) l'uso di farmaci di tipo chimico;
i) alcuni stati psicologici (collera, preoccupazione, paura, ecc.).

Occorre agire quindi il più possibile contro tutti questi fattori. Se il pH rimane comunque basso (sotto il 7) occorre intervenire con un deacidificante. Per un intervento saltuario bastano il bicarbonato o il citrato di sodio (normalmente si usa un cucchiaino raso di bicarbonato o colmo di citrosodina una o due volte al giorno, a metà mattino e prima di coricarsi, comunque almeno due ore dopo i pasti o un'ora prima). Se il problema dovesse prolungarsi, occorre usare un deacidificante con basso contenuto di sodio. Ma, lo ripeto, occorre evitare di pensare che basti correggere l'acidità con un deacidificante: l'acidità delle urine è sintomo di uno squilibrio quasi sempre alimentare. Bisogna quindi innanzi tutto correggere l'alimentazione con una dieta più equilibrata.

Tabella alimenti acidificanti

Ecco una tabella di sostanze acidificanti, neutre o deacidificanti, che vi può aiutare a correggere l'alimentazione. Questa nuova teabella - diversa da quella presente nella prima edizione del mio libro (La dieta del metodo Kousmine) - è stata completamente revisionata e corretta sulle ultime ricerche scientifiche, che hanno fatto giustizia degli errori del passato, nati da osservazioni empiriche e soggettive. Il riferimento più importante è: T. Remer, F. Manz, Potential renal acido load of food and its influence on urine pH, Journal of American Dietetic Association, july 1995 95 7 pp. 791-797.

  • Sostanze animali molto acidificanti
    • Pesce
    • Frutti di mari e altri molluschi
    • Crostacei
    • Tutte le carni, soprattutto i salumi
    • Uova intere
    • Formaggi stagionati (il più alto è il parmigiano!)
  • Sostanze animali moderatamente acidificanti
    • Formaggi freschi spalmabili
  • Sostanze animali sostanzialmente neutre
    • Latte
    • Burro
    • Yogurt
  • Sostanze vegetali molto acidificanti
    • Arachidi tostate
    • Noci
    • Banane
    • Riso integrale
  • Sostanze vegetali moderatamente acidificanti
    • Ciliegie
    • Tutti i cereali e le farine
    • Pane di segale e di frumento
    • Le paste
    • I legumi (tranne i fagioli che sono deacidificanti)
  • Sostanze vegetali deacidificanti
    • Tutta la frutta (tranne ciliegie e banane), soprattutto l'uva (quasi dieci volte più deacidificante della media della frutta!)
    • Tutte le verdure, soprattutto spinaci, sedano, cavolfiore, carote, zucchini.
    • Fagioli.
  • Bevande
    • La birra e il vino, non sono acidificanti. Lo sono i superalcolici.


Osservazioni importanti

Non occorre (anzi non si deve) eliminare tutte le sostanze acidificanti, ma solo equilibrarle con le altre. Ci sono altri problemi alimentari importanti di cui dobbiamo tenere conto: per es. il pesce è, dopo il formaggio, il prodotto animale più acidificante. Ma è una fonte importante di omega-3, quindi va assunto almeno due volte alla settimana, equilibrandolo con verdure nello stesso pasto.

Tenete conto anche della quantità consumata. La banana, che è abbastanza acidificante, è mescolata nella crema Budwig con altra frutta decisamente deacidificante. Ne risulta un pasto sostanzialmente neutro.

Come sempre evitate ogni ossessione per la precisione: in genere è sufficiente la regola fondamentale di variare molto gli alimenti e di fare pasti composti di cibi diversi, mescolando nello stesso pasto verdure e frutta (tendenzialmente deacidificanti) con cereali (spesso acidificanti) e proteine animali (sempre acidificanti).

Ricordatevi inoltre che, come abbiamo già detto, occorre bere molto (anche durante i pasti, ma soprattutto lontano dai pasti): un litro e mezzo di acqua al giorno (due litri d'estate).


Igiene Intestinale

I compiti essenziali dell'intestino, sono:

  • Digestione
  • Assorbimento dell'acqua e dei nutrienti
  • Funzione immunitaria
  • Detossificazione
  • Produzione di ormoni


"Osservazione" quotidiana

La difesa dell'integrità intestinale è l'azione protettiva più importante che possiamo compiere verso il nostro organismo, attraverso:

  • l'osservazione delle feci e della defecazione giornaliera
  • Facendo attenzione a gonfiori intestinali e a dolori
  • Controllando la produzione di gas putridi
  • Controllando un eventuale malassorbimento
  • Feci untuose
  • Scarso utilizzo del cibo con residui di cibo ancora interi o mal digeriti


L'integrità dell'intestino

Perché sia garantita la sua integrità e le sue funzioni, sono importanti:


Integratori e Vaccini

Integratori

Si definiscono integratori, con un termine scientificamente impreciso ma ormai in uso, dei nutrienti che si aggiungono alla dieta in quantità ridottissime (in genere dell'ordine dei milligrammi) per completare l'equilibrio nutrizionale. Un regime alimentare equilibrato, non dovrebbe aver bisogno di integratori, e nessun integratore supplisce adeguatamente ad una dieta squilibrata. Ma in circostanze particolari (malattia), può rendersi necessario aggiungere ad una nutrizione anche equilibrata, una dose adeguata di integratori; perché:

  • le verdure e la frutta che troviamo in commercio, danno spesso un apporto inadeguato di vitamine e flavonoidi;
  • in alcune zone i terreni sono carenti di alcuni oligoelementi (per es. il selenio) e trasmettono questa carenza ai vegetali che vi sono coltivati;
  • occorre fornire un supplemento nutrizionale, anche in caso di diete equilibrate, ad alcuni malati che non sono in grado di assimilare le vitamine che assumono o non sono in grado, proprio per le condizioni di malattia, di elaborare sostanze essenziali per l'organismo (è il caso dell'acido gammalinoleico);
  • in organismi particolarmente debilitati dalla malattia, occorre fornire un apporto maggiore di alcuni micronutrienti essenziali per riportare l'organismo alle condizioni di salute.

Il fabbisogno di questi nutrienti varia da malattia a malattia e, nell'ambito della stessa malattia, da malato a malato. Ecco perché deve essere il medico a determinare quali integratori debba assumere un ammalato e in quali quantità. Non raccomanderemo mai abbastanza di evitare in questo ambito pratiche pericolose di autoterapia.

Perchè i vaccini

Noi abbiamo un sistema di difesa anticorpale per cercare di neutralizzare tutti i batteri, tutti i virus, tutti i microrganismi patogeni che vengono a contatto, quotidianamente, con il nostro organismo. Dove principalmente? A livello cutaneo e a livello intestinale. La sola differenza è che la superficie cutanea è circa 2 m, mentre la superficie intestinale è circa 350m. Pertanto la quantità di patogeni intestinali , che vengono a contatto quotidianamente con il nostro sistema di difesa intestinale, è notevolmente sproporzionato rispetto a quello cutaneo. Dalla nascita il nostro sistema di difesa manda in avanscoperta, quotidianamente, i 'soldatini' più scalcinati nel nostro intestino (i LINFOCITI B) i quali 'spareranno' contro i patogeni presenti con dei 'proiettili' più o meno efficaci che sono le IMMUNOGLOBULINE (IGA IGG IGM), nella speranza remota di essere abbastanza efficaci. Lo saranno tanto di più quanto il PH intestinale sarà idealmente neutro (tra 6-7) cosa eccezionale di questi tempi in cui la nostra dieta è tutta votata all'acidità.

i Linfociti T

Se qualche patogeno passa la barriera intestinale, cosa che succede normalmente e tanto più facilmente quanto più il nostro PH intestinale è acido, il nostro sistema di difesa immediatamente manda nel torrente circolatorio i 'carri armati' ( I LINFOCITI T) i quali tenderanno a bloccarli per evitare che si diffondano nel nostro organismo.

Noi non nasciamo con i linfociti T. Il bambino comincia a produrli dopo l'anno di vita; completamente, verso il 6-7 anno di età. Di linfociti T, se ne formeranno uno per ogni batterio, uno per ogni virus, uno per ogni microrganismo patogeno. Per formarsi completamente, ha bisogno di 6-7 giorni; ecco perché, i bambini sino a 6-7 anni avranno sempre e frequenti episodi febbrili che dureranno in media 6-7 giorni. Questo è il tempo che occorre ad un linfocita T per formarsi.

La febbre, è l'unico nostro sistema di difesa ('cottura' dei patogeni circolanti ) in attesa che si formi il linfocita T specifico. Una volta formatosi, distrugge il patogeno e 'muore' anche LUI; ma lascia, in eredità, un LINFOCITA TM, o Tmemoria o T figlio, che circolerà per tutta la vita nel nostro organismo ('ronda immunitaria'), in attesa di attivarsi quando un patogeno uguale o simile a quello per il quale il 'padre' si è formato ed è morto, penetrerà nel nostro organismo.

I linfociti B e T non hanno gli 'occhi' per riconoscere un patogeno amico da uno nemico. Il riconoscimento, avviene tramite i "determinanti antigenici" di superficie. Qualora questa 'chiave di lettura', assomigliasse ad una qualsiasi cellula del nostro organismo, si avrà l'autodistruzione, o la "malattia autoimmune", e le "intolleranze" e "allergie".


La dottoressa KOUSMINE ha avuto il pregio di intuire, con largo anticipo, l'importanza della regolazione del sistema immunitario alterato dalle "noxe" patogene penetrate nel nostro organismo. Da buona biologa, oltre che ottimo medico, aveva capito che la causa iniziale di una risposta immunitaria come causa di una patologia cronica o autoimmune, o tumorale, era dovuta per lo più ai batteri gram, che lei testava sistematicamente a tutti i suoi pazienti per poi ordinare un vaccino, con il quale stimolasse in senso positivo il sistema immunitario alterato del paziente.


Come praticare il Metodo Kousmine

Vai a: la Pratica del Metodo.


Perché pochi ne parlano

Seguiamo da almeno sette anni, parecchie centinaia di malati che praticano il metodo Kousmine e siamo ogni giorno di più, impressionati, dalla suaefficacia. Viene allora spontanea una domanda: se il metodo è così efficace, perché se ne parla così poco? Soprattutto, perché così pochi medici lo consigliano? Voglio essere chiaro su questo punto, anche a costo di scontentare qualcuno.

La dottoressa Kousmine è stata un'insigne ricercatrice, abituata a rigorosi parametri scientifici e a controlli continui di laboratorio. Eppure, non ha sfondato il muro di indifferenza o di ostilità del mondo medico ufficiale. Bisogna dire che è accaduto a numerosi ricercatori del passato, il cui nome è oggi celebrato e i cui metodi sono di applicazione generale: potremmo anzi, dire che è un po' una costante nella storia della medicina. Per il metodo Kousmine in particolare, possiamo trovare una serie di chiare ragioni del silenzio ufficiale dei medici, soprattutto italiani: vediamo quali.

"Doppio cieco" e "metodo scientifico"

Il principale metodo scientifico di verifica dell'efficacia di una terapia è quello della sperimentazione detta "a doppio cieco". Si selezionano, cioè, due gruppi di malati, divisi in modo totalmente casuale (random) e quindi, analoghi tra di loro; al primo gruppo, si somministra la terapia, al secondo gruppo, un semplice placebo. Nessun malato sa se a lui venga effettivamente somministrata la cura e nemmeno il medico a contatto con il malato. Dal confronto dei risultati ottenuti, si deduce l'effettiva efficacia della terapia. È evidente che, il metodo Kousmine non può essere sottoposto a questo tipo di controllo: una terapia alimentare, non può essere simulata da un placebo ed è anche troppo complessa e lunga, per garantire un effettivo controllo senza costi eccessivi. Stiamo comunque tentando, con l'Università di Novara, una validazione rigorosamente scientifica del metodo, che ci impegnerà per anni...

Le ricerche mediche sono costosissime: praticamente, possono essere condotte solo da grandi ditte farmaceutiche. E nessuna di queste, finanzierà mai controlli di validità su una cura che ha costi pressoché nulli e che porta alla diminuzione dei loro guadagni; lo stesso aggiornamento dei medici è condotto dalle industrie farmaceutiche: sono loro che finanziano le riviste mediche, i convegni, i corsi di aggiornamento. Ci sono medici esemplari che si aggiornano coscienziosamente al di là dei canali più consueti: ma, non sono molti. Anche per gli istituti di ricerca, legati a finanziamenti esterni perché i fondi statali per la ricerca sono bassissimi in Italia, sarebbe una politica suicida propagandare metodi in contrasto con gli interessi degli sponsor.

Infine, per le ragioni dette all'inizio, il metodo Kousmine è troppo diverso dalla normale pratica medica (malattia / farmaco) per essere facilmente accettato: è più comodo proseguire per strade consuete, senza rischi di critiche.

Per questo, troverete facilmente medici che, senza aver letto una riga dei libri della Kousmine, senza saper neppur bene in che cosa consiste il metodo, vi diranno che, serve a poco; e che, non vale la pena di praticarlo. Informateli, con rispetto, che non sono aggiornati. Se leggerete libri seri di ricerca scientifica troverete, infatti, con sorpresa, che numerosi altri ricercatori sono giunti, in maniera indipendente, alle stesse conclusioni della Kousmine.. talvolta, senza neppure conoscerla: una conferma che, la ricerca medica, quando è onesta e libera, giunge a straordinarie convergenze e a profonde sinergie.


Voci correlate

Per approfondire, vedi Manuale pratico di medicina naturale/Metodo Kousmine.


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