Terapia Gerson (articolo sintesi)

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di --Aura Ambar


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"i medici sono i responsabili della quarta causa di morte – rappresentata dai loro farmaci correttamente prescritti e assunti"
(Brian F. Walker)


L'efficace programma nutrizionale e di disintossicazione del dottor Gerson


Elaborato dal Dottor Gerson (1881-1959), si tratta di un regime dietetico capace di guarire tutte le malattie (tossiemia) ad alto contenuto di potassio e basso contenuto di sodio, privo di grassi (verdure e succhi di frutta), integrato con minerali, vitamine, clisteri al caffè, e preparati a base di stimolanti del fegato. Successivamente si aggiunse al trattamento una soluzione iodica ("Lugol"), estratto di tiroide, soluzione di potassio, pancreatina e vitamina C. Secondo l'opinione di Gerson, il cancro sarebbe infatti una malattia degenerativa causata da uno squilibrio metabolico, in particolare nel rapporto tra sodio e potassio.

Il suo metodo è un "insieme" composto da: dieta vegetariana, succhi "freschi" [1] (uno ogni ora), e clisteri disintossicanti al caffè. Più, eliminazione totale di "cibo spazzatura", alcool, e sigarette.

Non è permesso consumare carne. Il programma terapeutico del dottor Gerson prevede l'eliminazione delle proteine animali dalla dieta del malato per il periodo iniziale della cura che va da sei a dodici settimane, dopodichè queste possono essere reintrodotte in quantità minima.

La dieta è principalmente priva di grassi, tuttavia è consentito un modesto consumo di yogurt magro naturale, formaggio fresco magro e senza sale (come ricotta magra o quark), fiocchi di latte, e latticello battuto se disponibile (sostituibile con yogurt magro) e anche olio di semi di lino. [2]

La cura, si fonda insomma solo su comuni elementi organici, ed enteroclismi depurativi. [3]


Principi

Il concetto nutrizionale su cui si basa la teoria del dottor Max Gerson è, che, la mancanza di ossigeno nel sangue, favorirebbe lo sviluppo di patologie degenerative; il suo programma terapeutico ha quindi, come obiettivo, quello di aumentare l'ossigenazione dell'apparato circolatorio, fino a raddoppiarla[4].


Tratto, dalla pagina 85, del Libro:

Ci si potrebbe chiedere se la dieta Gerson presenti delle similitudini con altre terapie nutrizionali.. Sotto certi aspetti, essa potrebbe essere simile, ma ..non è uguale.. L'approccio macrobiotico, per esempio, consiglia di nutrirsi quasi esclusivamente di alimenti cotti e non elimina l'uso del sale; mentre, i fondamenti terapeutici della dieta Gerson, sono invece totalmente opposti. Un altro approccio dietetico consiglia di mangiare grandi quantità di noci e granaglie. Un altro ancora, sottolinea l'importanza di nutrirsi con alimenti a pH equilibrato. La dieta Ann Wigmore, predilige alimenti crudi, escludendo tutti i modi di cottura e raccomanda l'assunzione di notevoli quantita di noci e germogli; ecc.


Tratto, dalla pagina 105, del Libro:

Unendo l'effetto enzimatico dei succhi freschi biologici e della dieta curativa priva di sale (vedi Capitolo decimo) all'uso limitato di supplementi (vedi Capitolo undicesimo) e alla somministrazione di enteroclismi di caffè (vedi Capitoli dodicesimo e tredicesimo) – tutte pratiche di comprovata efficacia – si può recuperare un benessere fisico duraturo in modo naturale e sicuro. Spremere la frutta e la verdura e poi berne il nettare, è il modo più gustoso per ritrovare la salute.


Tratto, dalla pagina 223 e 225, del Libro:

Né la Terapia Gerson né nessun altro metodo terapeutico potrà essere efficace, se coscientemente, il malato nega la vita.

La giornalista e psicoterapeuta londinese Beata Bishop, afferma che "La disintossicazione fisica genera anche una disintossicazione psicologica. Le tossine, passando attraverso il sistema nervoso, suscitano strane reazioni e comportamenti anormali: violenti cambiamenti di umore, irritabilità, rabbia, instabilità, accuse ingiuste e aggressività". Dobbiamo aspettare che la confusione interiore passi.


Tratto, dalla pagina 257, del Libro:

..medici convenzionali e sostenitori di una medicina incentrata sulla malattia preferiscono che il malato adotti un atteggiamento passivo come quello di un animale sedato in una clinica veterinaria. Questo non è il caso dei malati che hanno seguito la Terapia Gerson.. Il loro comportamento è tutt'altro che passivo o rassegnato; si sono impegnati per trovare la Terapia Gerson e per metterla in pratica, nonostante fossero ben coscienti che la strada scelta per arrivare al benessere sarebbe stata faticosa, piena di limitazioni e li avrebbe portati a condurre uno stile di vita asociale. Ciascuno di questi malati si era posto l'obiettivo di vivere appieno tutti gli anni di vita possibili e grazie alla Terapia Gerson ha potuto raggiungere questo obiettivo.


Tratto, dalla pagina 267, del Libro:

"..emanavo lo stesso odore della soluzione per permanente. Era mia abitudine fare periodicamente una permanente ai capelli, forse cinque volte all'anno e il liquido tossico era penetrato nei miei organi avvelenandoli. La Terapia Gerson stava tirando fuori tutte le tossine accumulate e dalla mia pelle trasudava l'odore dell'acido usato per la permanente. Puzzavo di permanente. [...] A causa della mia ignoranza, mi sono fatta del male con articoli cosiddetti "di bellezza" e di facile utilizzo [...]". Una lezione che Sandra Whitwell ha imparato sulla propria pelle è che ciascuno diventa ciò che introduce nel proprio organismo, vale a dire che se si mangiano alimenti-spazzatura si diventa spazzatura. Se si consumano sostanze cancerogene, ci si trasforma in una specie di fabbrica dei tumori a due gambe. Se si immerge una parte del corpo in una sostanza velenosa, come ha fatto Sandra, si trasforma il proprio organismo in un contenitore per tumori. Per rimanere in buona salute, si devono introdurre nel proprio corpo solo cose buone.


Tratto, dalla pagina 268, del Libro:

"Il metodo Gerson, non è per pappamolle; bisogna essere determinati e combattivi. Questo trattamento naturale e atossico è duro perchè non si manda giù una pillola o non c'è un medico che ti fa qualche cosa o che agisce sul tuo organismo. Al contrario, la forza la devi trovare in te e nell'aiuto dei familiari o degli amici, per lo meno all'inizio. La maggior parte di noi è abituata a mangiare cibi precotti, a preferire i rimedi veloci per guarire, a prendere la via facile. Con la Terapia Gerson non funziona così. E' una cura che ti cambia la vita".


Tratto, dalla pagina 275, del Libro:

Lo spirito guida del paziente dovrebbe essere: "Farò il massimo per aiutare il mio organismo malato a guarire" e non "Vedrò quel poco che posso fare e comunque riuscire a passarla liscia".


Indice


Componenti della Terapia

Sono solo quattro:


  1. Zuppa d'Ippocrate, presa sopratutto all'inizio, per disintossicare l'organismo tramite i reni;
  2. i succhi freschi, presi ogni ora, per "ri-mineralizzarlo";
  3. i clisteri di caffè, o caffè e camomilla, che, aprendo i dotti biliari, favoriscono la depurazione e tolgono i dolori;
  4. gli integratori.


Vediamoli, uno per uno.


Zuppa di Ippocrate

Tratto da:

Per il Dott. Gerson la zuppa di Ippocrate ha un ruolo fondamentale nella dieta, perchè stimola la purificazione attraverso i reni di tutto il corpo; mentre le altre due componenti della Terapia (succhi e clisteri), hanno come obbiettivo principale quello di rimineralizzare, disintossicare il fegato e calmare i dolori (il Clistere al caffè è visto come "analgesico"). Inoltre, una volta che i pazienti si sono abituati a mangiare insipido (di solito dopo 2-3 settimane), questa zuppa speciale è anche un modo gustoso per cominciare i pasti. Per preparare la zuppa di Ippocrate le verdure devono essere lavate accuratamente e non pelate (a meno che, non possiate fare a meno di usare quelle con pesticidi..), tagliate a cubetti (o grattuggiate, o mezzo passate nel mixer), coperte con pochissima acqua e cotte per circa due ore (anche più, se fate a fuoco lentissimo..). Poi le verdure, ora cotte, vengono passate con il passaverdura per eliminarne le fibre e le bucce (oppure, potete pressare il tutto, o filtrarle e schiacciarle in un colino grosso [5]). Alla fine di questo procedimento, otterrete una zuppa densa e cremosa. Se la mettete nel frigorifero, preparatene abbastanza ma ..solo per due giorni, perchè se la conservate più al lungo tende a perdere il suo valore nutrizionale (eventualmente, mettete in congelatore).

Va bevuta calda, o tiepida, senza sale, olio o altri grassi aggiunti; all'inizio può essere anche l'unico alimento, finchè ci si senta in grado di digerire di nuovo bene. Allora, la si prenderà a piccoli sorsi, poco prima di cominciare i pasti principali della giornata, come aperitivo e depurativo.

Le quantità di verdure da usare sono le seguenti:

1 sedano rapa medio; se non è la stagione sostituire con 3-4 coste di sedano;
un pò di prezzemolo;
700 g circa di pomodori (o di più durante l'estate);
2 cipolle rosse di Tropea;
1 pastinaca media (quando disponibile); [2]
2 porri piccoli;
alcuni spicchi di aglio;
450 g di patate non OGM (la quantità deve essere decisa dal medico)
Fino a quando il malato non si è abituato a mangiare senza sale,
è possibile aggiungere un pò di brio alle verdure, alle insalate e anche a questa zuppa utilizzando un pò di aglio spremuto come condimento. L'aglio è un alimento sano e può essere usato a piacere.


Succhi

Preparare e bere succhi freschi è la pratica fondamentale della Terapia Gerson.


Principali:


Succo di Carota + Succo di Mela (3-4 carote, 1 mela)

è il succo centrale della terapia. Preso 6 volte al giorno, ogni ora.

Succo di verdura a foglia verde (di verdure a foglie verdi, varie)

5 volte al giorno

Succhi di frutta vari

la spremuta d'arancia, solo al mattino

Verdure bollite
"Zuppa di Ippocrate".


Tabella [6]


08.00am : Spremuta d'arancia ; Clistere caffè.
09.00am : Car/Mela ; Colazione.
09.40am : Succo Verde ;

10.00am : Car/Mela ; Clistere caffè.
11.00am : Carota ; Fegato (estratto).
12.00pm : Succo Verde ;

13.00 : Car/Mela ; Pranzo. Olio di Lino.
14.00 : Succo Verde ; Clistere caffè.
15.00 : Carota ; Fegato (estr).
16.00 : Carota ; Fegato (estr).

17.00 : Car/Mela ;
18.00 : Succo Verde ; Clistere caffè.
19.00 : Car/Mela . Cena. Olio di Lino.

22.00 : Clistere caffè. (oppure, al posto del Caffè, Camomilla; o metà e metà)
2/3.00am : se non si riesce a dormire, si può fare un ennesimo Clistere caffè. (Oppure, all'alba)


Gli altri integratori, si assumono contemporaneamente a quasi tutti i succhi.
Clisteri di olio di ricino: a giorni alterni, e solo se vi è reale necessità. (Spiegati alla pagina 150-151 del libro). Come purga orale, va preso alle 6.00am di mattina, prima di qualsiasi altra cosa.


Questa Tabella è indicativa; a seconda della gravità dei sintomi, delle condizioni di salute del paziente, si devono dimezzare in quantità e/o ometterne alcuni; quello di carota per esempio, che è il più "detosiccante", per aggiungerlo solo successivamente, o quello di arancia, che all'inizio può risultare troppo acido. Gerson, comunque, ogni giorno consiglia di ingerire: (a) un succo di arancia; (b) quattro succhi di verdure a foglia verde; (c) cinque succhi di mela/carota; e (d) tre succhi di carota. Per ridurre la sensazione di nausea e aumentare la tollerabilità ai succhi, si può aggiungere un po' di farinata di avena fino al 50% del volume del succo stesso.[7]


Preparazione

1 --> Mela/Carota : Circa 3-4 carote (170 g) e 1 mela verde grande (170 g) (vanno bene anche altre qualità di mele)

2 --> a Foglia Verde : Procuratevi le foglie delle seguenti verdure (e non altre):

3,4 --> Spremute e Zuppe : Non usate spremiagrumi di metallo.

Per quanto riguarda la cottura degli ortaggi: ricordatevi che, il loro succo, può essere estratto anche a vapore; cuocendo cioè, in poca acqua, verdure e/o frutta.[9] Quindi: bere il brodo di una zuppa, equivale, in fin dei termini, come a bere il succo, di quelle verdure.


Posologia

Tutti i succhi, devono essere consumati al momento, appena fatti. Ossia, devono essere: "freschi". E, non comprati.

Non deve esservi aggiunto zucchero, nè miele, nè nient'altro. (Miele biologico, tuttavia, è permesso in quantità moderata su altri cibi)

Non devono essere mescolati, o colati, utilizzando oggetti di metallo. (Usare plastica, o legno)

Andrebbero prodotti, utilizzando attrezzi che non abbiano lame metalliche. (Gerson, consiglia solo l'acciaio inox)

Anche se non si dispone di attrezzi senza lame metalliche, il succo andrà bene per la terapia;

semplicemente, avrà però un potere ridotto, e ne andrà assunto di più (o, più frequentemente), rispetto a che se fosse prodotto con strumenti idonei.

Questo discorso vale anche per la frutta e verdura non biologici, o, comunque, contaminati in qualche maniera.

Un altro punto che il dottor Gerson tratta in modo approfondito nel suo libro riguarda l'acqua. Il dottor Gerson consigliava di non bere acqua perchè il volume dello stomaco deve poter contenere i succhi e la zuppa speciale di Ippocrate (vedi più avanti). L'acqua immessa nello stomaco tende a ridurre infatti l'azione dei succhi gastrici e degli enzimi in essi contenuti. Visto che non è consentito bere acqua, sul comodino ci sarà sempre dell'infuso di menta. Se durante la notte il paziente si sveglia per la sete, sul comodino dovrà esserci dell'infuso tiepido e un po' di frutta.

In caso di vomito costante, i bicchieri di succo possono essere assunti dall'organismo anche per via rettale, sempre ogni ora, scaldandoli prima a temperatura corporea (vedi sezione sui Clisteri).


"Tredici Bicchieri"


In tutto, vanno assunti 13 bicchieri di succo fresco al giorno, uno all'ora (circa 250 ml).
Fermo restando che, più se ne beve, meglio è.



Tratto, dalla pagina 105-106, del Libro:

Oltre a fornire l'apporto di liquidi necessario, i succhi freschi soddisfano il fabbisogno della maggior parte dei nutrienti – vitamine, minerali, enzimi, fitochimici, sostanze vitali e anche proteine – necessari all'organismo per autocurarsi. In presenza di patologie degenerative bere succhi è persino più benefico che introdurre gli stessi nutrienti tramite alimenti solidi. I succhi, infatti, sono alimenti in forma più facilmente assimilabili dall'apparato gastrointestinale. Bere succhi, favorisce una migliore digestione e un maggiore assorbimento dei nutrienti. [...] ..permette di introdurre enormi quantità di nutrienti in un arco di tempo molto breve.

Spesso le patologie degenerative rallentano i processi digestivi dei malati. A causa dell'intossicazione provocata dal malfunzionamento degli organi, dalla diminuzione dei succhi gastrici, dalla cattiva digestione e da altri problemi legati direttamente alla degenerazione dell'organismo, queste persone tendono a perdere l'appetito e a manifestare una pronunciata inappetenza e ridotta capacità di assimilare anche piccole quantità di cibo. (Questo stato patologico debilitante, prende il nome di cachessia). Tuttavia, chi è affetto da malattie degenerative può continuare a nutrirsi abbastanza bene bevendo succhi freschi appena preparati. I nutrienti dei succhi sono più vitali per l'organismo delle fibre contenute negli alimenti solidi.

Per aiutare i suoi pazienti a guarire da tubercolosi, disturbi cardiovascolari, tumori, diabete, artrite e altre patologie degenerative, il dottor Gerson cercò nuovi metodi per superare la condizione di malnutrizione subclinica. Anche le persone obese possono soffrire di malnutrizione. E il dottor Gerson trovò che l'assunzione dei succhi veniva incontro alle necessità di ogni malato e questa tecnica si è dimostrata particolarmente efficace. Questo singolare metodo di alimentazione, sviluppato in un arco di tempo di circa trentacinque anni – dal 1923 al 1958 – diede i migliori risultati clinici mai registrati dalla medicina fino a quel momento.

Oggi, all'inizio del ventunesimo secolo, i continuatori del lavoro di Gerson sono dunque contrari ad apportare cambiamenti ad un protocollo che si è dimostrato incredibilmente efficace per il trattamento, la regressione e la remissione quasi definitiva delle malattie degenerative di ogni tipo. Sono le stesse patologie per la cui cura la medicina allopatica non ha avuto molto da offrire. Eppure, il personale del Gerson Institute, non è di vedute limitate. Se scoprisse cioè, un metodo migliore in grado di fornire lo stesso quantitativo di nutrienti resi disponibili dall'assunzione dei succhi o da altre tecniche perfezionate dal dottor Gerson, sarebbe inserito nel protocollo della Terapia Gerson.

Nei trent'anni di pratica clinica il dottor Gerson non cambiò significativamente il suo protocollo. Si limitò a modificare quello che lui chiamava la sua "ricetta medica" in base ai risultati degli esami del sangue dei malati, alle reazioni terapeutiche, alle allergie, alle variazioni di peso e ad altre modificazioni del metabolismo. Le risposte fisiologiche dei pazienti molto deboli o gravemente ammalati, spesso lo spingevano a cambiare la formulazione dei succhi e delle terapie quasi quotidianamente, soprattutto durante le prime settimane di cura. E ancora oggi, si segue quello stesso procedimento.


Tratto, dalla pagina 340-341, del Libro:

Il dottor Gerson scoprì che gli spremifrutta che funzionano sfruttando la forza centrifuga non estraggono completamente tutti i sali minerali presenti negli ortaggi e tendono ad uccidere gli enzimi. Egli, insisteva sul fatto che per ottenere succhi con la maggiore percentuale di minerali, si doveva adottare un sistema di estrazione suddiviso in due fasi: prima l'ortaggio o la frutta è macinato in un trituratore elettrico, quindi si raccoglie la polpa ottenuta in una ciotola, si mescola, e si mette in un pezzo di tessuto resistente dove deve essere pressata meccanicamente. Il succo che ne esce è così ricco e omogeneo (difficilmente si separa) ed il procedimento consentirebbe di estrarre la maggior parte del succo e dei minerali, fino ad un 50% in più rispetto ad una centrifuga normale.




L'argomento sui succhi, è trattato nel Capitolo 9 - "Tredici Bicchieri" - e Capitolo 22 - "Ricette" -, del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


Contenuto di libera utilizzazione ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633.


Clisteri al Caffè

Gli enteroclismi di caffè, sono il secondo principio cardine su cui si fonda la Terapia Gerson.

(Nota: per gli Enteroclismi a base di Olio di Ricino, invece, vedere la sezione dedicata).


« Non è molto lontano nel tempo il ricordo del dottore di famiglia che dopo avere diligentemente abscultato il corpo del paziente se ne andava prescrivendo un clistere, dell'olio di ricino e qualche semplice norma dietetica. Nient'altro. Di questo passo, però, che ne sarebbe stato della florida industria farmaceutica?
Eppure, anche nel colosso millenario della sapienza vedica, i clisteri, di vario tipo, sono una vera e propria benedizione fisiologica »
(di Margaret Straus, nipote del dottor Max Gerson)


È solo in tempi recenti, che questo metodo di pulizia semplice e sicuro è caduto in disuso.

L'assunzione di caffeina per via rettale, stimola le funzioni epatiche, aumenta il flusso della bile e favorisce l'apertura delle vie biliari.


L'argomento dei clisteri, è trattato nei Capitoli 12-13 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


Citaz.

Tratto da qui:

I clisteri per sostenere il fegato
Uno degli elementi più importanti della Terapia Gerson, sono i clisteri disintossicanti al caffè. Quando il corpo riceve una grande quantità di nutrienti, attraverso 13 succhi di frutta e verdure al giorno, appena spremuti, e tre abbondanti pasti vegetariani, l'ambiente interno del corpo diventa alcalino. Non solo le tossine accumulatesi per tutta una vita all'interno delle cellule fuoriescono, ma, anche, le cellule maligne cominciano a morire.

I residui di questi due processi devono essere trasportati dal torrente sanguigno, condotti al fegato, e filtrati per essere espulsi. Ma, il fegato, di un malato di cancro è già molto compromesso e potrebbe essere sopraffatto dal carico addizionale di tossine e cellule cancerogene morte. Senza un adeguato supporto per espellere le tossine dal fegato, il paziente, potrebbe cadere in coma epatico (del fegato) e persino morire.

Nei primi stadi della terapia Gerson anticancro, sono necessari fino a cinque o più clisteri quotidiani di caffè, per favorire il deflusso delle numerose tossine dal fegato e dal tratto intestinale. Attenzione, per favore: il clistere di caffè, non è finalizzato a svuotare il colon; il suo preciso compito, è quello di far defluire le tossine dal fegato. È anche un potente analgesico, in quanto la tossicità, è la causa fondamentale praticamente di ogni dolore cronico.

Tratto da qui:

Quando un paziente viene sottoposto alla terapia, l'effetto dei succhi fa sì che il sistema immunitario aggredisca e uccida il tessuto tumorale, oltre ad eliminare le tossine accumulate nei tessuti corporei. Questa vasta operazione di pulizia comporta il rischio di sovraffaticamento e avvelenamento del fegato, il principale organo di disintossicazione che, nel malato di cancro, è inevitabilmente già compromesso e debilitato. Ecco perché circa settant'anni fa il dottor Gerson incluse nel suo programma i clisteri di caffè. Egli aveva compreso che, senza questa ulteriore disintossicazione col caffè, si sarebbe andati incontro al coma epatico, con gravi ripercussioni sulla salute del paziente, che avrebbe anche potuto morire.

Tratto, dalla pagina 40, del Libro:

Gli enteroclismi a base di caffè, sono utilizzati come modo per eliminare le tossine in circolo e i metaboliti parziali, dilatando le vie biliari e lavando il fegato. Il dottor Gerson, era convinto che il fegato fosse l'organo più importante per mantenere in salute la composizione biochimica dell'organismo e, soprattutto, per riuscire a sconfiggere le malattie degenerative, in particolare i tumori.

Tratto da qui:

Stranamente, è presente la voce "Coffee enemas" come procedura medica nel Manuale Merck (bibbia americana delle procedure standard della medicina); ma, a partire del 1898 e fino al 1977, è stata tolta.. secondo il curatore "per ragioni di spazio". In Iran, i clisteri al tè sono usati da mille anni per abbassare la febbre.

L'intero apparato digerente, secondo Gerson, è avvelenato. "Disintossicare" disse, "è una parola facile, ma è estremamente difficile farlo. Quando i pazienti sono terminali riescono a malapena a mangiare. Non producono succhi gastrici, il fegato non funziona, il pancreas non funziona, niente è attivo. Da dove iniziare? ...Il primo passo importante è la disintossicazione. Prima davamo diversi tipi di clisteri. Nella mia esperienza, il più efficace è quello al caffè".

Usato insieme alla dieta e ai succhi il clistere al caffè è un agente terapeutico unico. L'assunzione per bocca del caffè in nessun modo produce lo stesso effetto della somministrazione per via rettale. Al contrario, il bere caffè, praticamente, assicura il riassorbimento della bile tossica.

Gerson trovò che i clisteri alla caffeina riducono notevolmente il dolore, un fattore particolarmente favorevole nel suo regime, che evita l'uso di anestetici o oppiacei, che peserebbero sul fegato quando la sua limitata capacità deve essere usata per le funzioni immunitarie e l'eliminazione delle tossine.

Cito il dottor Max Gerson: "I pazienti affermavano che ne provavano beneficio...Mi resi conto che, per disintossicare il corpo, non potevo somministrare come sedativi farmaci e tossine. Dovevamo mettere da parte i farmaci e questo fu un problema molto difficile. Un paziente mi disse che doveva prendere un granulo di codeina ogni due ore e in più prendeva iniezioni di morfina… Come toglierle, queste cose? Gli dissi che il miglior sedativo è un clistere al caffè ogni quattro ore".

"Dopo pochissimo tempo dovette darmi ragione. Alcuni pazienti che avevano dolori fortissimi non prendevano un clistere ogni quattro ore, ma ogni due! Ma niente farmaci. Pazienti che stanno assorbendo grossi tumori puntano la sveglia durante la notte per un clistere altrimenti vengono avvelenati dall'assorbimento di queste masse. Se gli do solo due o tre clisteri entrano in coma hepaticum e muoiono avvelenati. E anche clisteri più numerosi non bastano. Do' a loro, olio di ricino per bocca e per clistere a giorni alterni. Dopo due settimane non riconoscereste più questi pazienti. Alcuni sono arrivati sulle barelle e ora camminano. Torna l'appetito, aumentano di peso e i tumori regrediscono".

A parte rarissime eccezioni, i pazienti si rivolgevano a Gerson in condizioni disperate dopo che tutti i metodi ortodossi erano falliti ed essi erano stati giudicati inguaribili. In quasi tutti i casi i dolori sono stati alleviati rapidamente o sono scomparsi, senza somministrazione di analgesici. Un medico ha osservato che anche se questo fosse stato l'unico beneficio, la terapia Gerson sarebbe dovuta diventare obbligatoria in tutti gli ospedali.


Nel 1984 il chirurgo oncologo austriaco Dr. Peter Lechner insieme ai suoi colleghi, che stavano indagando sul metodo Gerson, trovò che il clistere al caffè ha uno scopo specifico: abbassare il livello delle tossine nel siero. La sua relazione afferma: "I clisteri al caffè hanno un effetto sul colon osservabile attraverso l'endoscopio." Nel 1981 Wattenberg e i suoi sperimentatori dimostrarono che l'acido palmitico nel caffè aumenta l'attività dell'enzima glutatione S-trasferase (GST) e altri coibenti molto al di sopra del normale. E' questo gruppo di enzimi che è principalmente responsabile per la coniugazione di radicali liberi, che la cistifellea poi rilascia.

"...sappiamo ora che questi clisteri aiutano nell'assorbimento della vitamina A... permisero ai suoi pazienti di utilizzare le enormi quantità di Vitamina A fornite dal grande numero di succhi di carote e verdure presenti nella sua terapia. La Vitamina A, si sa, gioca un ruolo vitale nella funzione immunitaria.


su Il Giornale dell'8 febbraio 1998: "Nella letteratura medica esiste uno studio molto preciso sull'aumento dell'attività di Glutathione S-Trasferase, un importante sistema enzimatico disintossicante anche di sostanze cancerogene con la somministrazione rettale di alcuni costituenti di chicchi di caffè in topi di laboratorio. L'oncologo ortodosso Peter Lechener dell'ospedale universitario di Graz, un grande centro oncologico austriaco dove si è svolta una sperimentazione controllata della Terapia Gerson, ha osservato (sì, anche in laboratorio) che i clisteri di caffè aumentano la produzione di bile, facilitano l'eliminazione delle tossine di certi tessuti tumorali e alleviano significativamente il dolore dei malati. I risultati di quella sperimentazione con gli esiti positivi del metodo Gerson, furono pubblicati nel 1990."


Introdurre un litro di caffè bollito nel colon, realizza i seguenti benefici:
  1. Diluisce il sangue portale e, di conseguenza, la bile.
  2. Teofillina e teobromina, costituenti importanti del caffè, dilatano i vasi sanguigni e contrastano l'infiammazione dell'intestino.
  3. I palmitati nel caffè aumentano il glutatione S-trasferase, responsabile per l'eliminazione di molti radicali liberi dal siero.
  4. Il liquido stesso del clistere stimola il sistema nervoso viscerale, aumenta la peristalsi e il transito di bile - tossica ma diluita - dal duodeno, fino all'uscita del retto.
  5. Siccome il clistere stimolante deve essere trattenuto fino a quindici minuti, e siccome tutto il sangue passa attraverso il fegato quasi ogni 3 minuti, il clistere al caffè rappresenta una forma di dialisi del sangue attraverso la parete dell'intestino.


Tratto, dalla pagina 48-49, del Libro:

Stimolato dalla soluzione a base di caffè, il sistema enzimato GST intensifica la sua attività fino al 650% in più rispetto al normale e rimuove gli elettrofili dal circolo sanguigno. Non si conosce nessun'altra sostanza (neppure il coenzima Q10, o la proantocianide oligomerica [OPC]) che, come il caffè, sia in grado di favorire la repressione dei radicali liberi in tali proporzioni.

I composti palmitati e la caffeina, teobromina e teofillina, contenute nel caffè provocano il dilatamento dei vasi sanguigni del fegato e dei dotti biliari, il rilassamento dei muscoli lisci, la stimolazione della peristalsi intestinale e l'aumento del flusso biliare.

La bile intossicata così come i sali biliari vengono ripuliti, in modo da effettuare un'efficace e benefica dialisi. Gli enteroclismi a base di caffè eliminano composti di ammoniaca, ossido nitrico e derivati, i derivati proteici, le poliammidi, gli aminoacidi, le agglutinazioni coagulate e residue e cioè tutte le scorie che derivano dal metabolismo. Liberarsi di queste scorie, significa impedire all'organismo di intossicarsi con i propri prodotti di rifiuto.


Tratto, dalla pagina 153, del Libro:

Può capitare che i sintomi di riacutizzazione siano talmente forti da stimolare un'elevata produzione di bile. La bile potrebbe riversarsi nello stomaco ed essendo estremamente alcalina entra in conflitto con lo stomaco che non può contenere niente che non sia mantenuto in ambiente acido. Di conseguenza la bile alcalina provoca forte nausea quasi inevitabilmente accompagnata da vomito. In queste circostanze si consiglia di interrompere la somministrazione degli enteroclismi a base di caffè, che non farebbero altro che stimolare una maggiore produzione di bile e quindi il vomito! e di bere infusi di menta, mangiare farinata di avena e ricevere solo enteroclismi a base di infuso di camomilla. Superata la fase di riacutizzazione, compresi gli accessi di vomito e nausea, è possibile riprendere la somministrazione degli enteroclismi a base di caffè.

Un altro problema può essere causato dall'eccessiva produzione di gas intestinali. Quando i gas esercitano troppa pressione è difficile introdurre il liquido dell'enteroclisma. In questo caso, può essere sufficiente abbassare il recipiente all'altezza del paziente se prono o anche al di sotto del corpo del paziente (se giace in un letto o su un lettino per enteroclismi) per consentire al liquido di ritornare nel recipiente e all'aria di uscire dal retto. Ricordate, però, che se la formazione di aria è nella parte superiore dell'intestino, questo procedimento non sarà di aiuto.

Potrebbe accadere che il paziente introduca il liquido dell'enteroclisma e lo trattenga per i dodici minuti consigliati, ma che, nel momento in cui lo deve espellere, quest'ultimo non esca! [...] Se lo spasmo non diminuisce, prendere dell'olio di ricino per via orale. Durante lo spasmo del colon, il paziente non corre nessun pericolo anche se non è in grado di espellere la soluzione di caffè. Il colon è in grado di assorbire facilmente tutta la soluzione introdotta ed espellerla attraverso i reni e l'urina, se essa non viene eliminata normalmente.

Questa tecnica può essere utilizzata anche per altri scopi nell'ambito della Terapia Gerson. Non si tratta di enteroclismi igienici, ma piuttosto di impianti rettali. Durante il processo di guarigione, alcuni pazienti possono essere soggetti a continui accessi di vomito correndo il rischio di disidratarsi e diventare ipoglicemici. In questo caso, si consiglia di scaldare a temperatura corporea i normali succhi di carote o di verdure a foglia verde (addizionati dei medicinali) e mettere i 250 ml di succo nel recipiente per enteroclismi e procedere con la somministrazione per via rettale. (Usate solo succhi di carote/mele o verdure a foglia verde e non succo di arancia. Non aggiungete acqua al succo). Questo, non deve essere espulso. Poichè si tratta solo di 250 ml può essere trattenuto con facilità fino a quando non è stato completamente assorbito dall'organismo. La somministrazione del succo per via rettale può essere ripetuta ogni ora quando il succo è pronto. Non appena le condizioni del paziente migliorano può riprendere a bere i succhi normalmente.

Sempre nell'ambito di questo argomento, in caso di gravi ulcerazioni dell'utero o della cervice, il dottor Gerson suggeriva di procedere a una lavanda con succo di verdure a foglie verdi. Questo lavaggio oltre a disintossicare, favorisce il processo di guarigione.


Procedimento

Tratto da qui,

A differenza dei clisteri di sola acqua, il liquido dovrebbe essere ritenuto nel colon da 12 a 15 minuti. E' utile quindi avere un orologio davanti. Il Dr. Gerson ha scoperto che tutta la caffeina viene assorbita entro 12 minuti circa. La caffeina passa attraverso le vene emorroidali, direttamente nelle vena portale e quindi nel fegato. Dopo 15 minuti, evacua. Se sperimenti tensione o spasmi nell’intestino utilizzando un clistere, prova a utilizzare acqua più calda (da 37° a 38° è una buona temperatura) per aiutare a rilassare l’intestino. Se l’intestino è debole o flaccido, prova invece a utilizzare acqua più fredda (da 24° a 27°) per aiutare a rafforzarlo.

  1. In una pentola o in un bollitore, aggiungi 3 o 4 cucchiai da tavola colmi di caffè
  2. 2 litri d'cqua
  3. Fai bollire a fuoco vivo per 3 minuti, poi continua a fuoco lento per altri 20 minuti
  4. Copri con un coperchio
  5. Quindi lascia intiepidire, fino ad una temperatura più o meno vicina a quella corporea
  6. Metti il caffè ottenuto (circa 1 litro) in una borsa per clisteri del tipo da appendere
  7. Dopo che il liquido è stato inserito nel retto, ci si appoggia sul fianco destro per 15 minuti, prima di evacuarlo.

Non preoccuparti se il liquido non viene evacuato dopo 15 minuti, lo stimolo arriverà.
Senza questo semplice metodo di disintossicazione, la Terapia Gerson non funzionerebbe.


Tratto, dalla pagina 193, del Libro:


Gli enteroclismi a base di caffè sono fondamentali per i pazienti oncologici le cui energie sono state prosciugate.

La posologia indicata, è: di un enteroclisma di caffè da 1 litro, per una o due volte al giorno.

In alcuni pazienti, è necessario dimezzare la concentrazione della soluzione mescolando 500 ml di Camomilla con 500 ml di Caffè. Se necessario, col tempo, è possibile aumentare la frequenza delle somministrazioni; facendo attenzione a non stimolare troppo il fegato, per non causare l'insorgenza di effetti collaterali acuti conseguenti all'eliminazione delle scorie depositate nell'organismo dalle sostanze chimiche nocive usate per la Chemioterapia.


Tratto, dalle pagine 146-150, del Libro:

Il dottor Gerson scrisse: "per fare in modo che gli enteroclismi siano più efficaci, il paziente deve coricarsi sul fianco destro, con le gambe piegate verso l'addome e deve respirare profondamente per favorire l'introduzione della maggior parte di liquido in tutte le parti del colon. Il liquido deve essere trattenuto per un periodo variabile da dieci a quindici minuti".

  1. Versare 3 cucchiai pieni di caffè biologico macinato (non istantaneo) in un 1 litro di acqua.
  2. Fare bollire la soluzione per tre minuti senza coperchio e poi lasciare sobbollire per altri quindici minuti, con coperchio.
  3. Filtrare la soluzione ( con un colino fine per eliminare le particelle di caff`e in sospensione oppure usate un colino rivestito con una stamigna o un canovaccio di tela o anche una pezza ricavata da una vecchia maglietta intima).
  4. Versare la soluzione in un recipiente di vetro e lasciare raffreddare a temperatura corporea.
  5. Usare la soluzione a temperatura corporea per il lavaggio intestinale.

E' possibile preparare in una volta sola tutta la soluzione a base di caffè necessaria per un giorno; alternativamente, si può fare una soluzione concentrata e poi diluirla di volta in volta fino alla concentrazione richiesta. Col tempo diventerà sempre più facile far rimanere il liquido nell'intestino per dodici minuti. E' solo una questione di pratica.

Non sono rari i pazienti che all'inizio del trattamento hanno avuto difficoltà a ricevere nel colon i litro di liquido. In questa evenienza si procederà introducendo solo quel quantitativo che il paziente può facilmente accettare; il paziente tratterrà quel quantitativo per il tempo stabilito, poi dopo averlo espulso si procederà con l'introduzione del liquido rimanente.

La soluzione di caffè può essere variata a seconda delle situazioni; per esempio, i malati che soffrono di irritazioni intestinale, colite, diarrea, emorragie o crampi, potrebbero avere giovamento nell'usare 500 ml di soluzione di caffè e 500 ml di camomilla. Questa miscela esercita un'azione calmante sull'apparato intestinale e, in genere contribuisce ad alleviare i sintomi sopra indicati.

Solo in casi speciali (durante reazioni acute nel caso di forte assorbimento del tumore o di dolori notturni), il dottor Gerson consigliava di somministrare un enteroclisma anche la notte (l'ultimo è alle 22.00). Se il paziente non riesce a dormire a causa del dolore o fastidio è meglio che si alzi alle 2 o 3 del mattino per fare un enteroclisma a base di caffè, invece di continuare a rigirarsi nel letto senza riuscire a riposare. Spesso la somministrazione dell'enteroclisma facilita la ripresa del sonno. E' quasi sorprendente, ma gli enteroclismi effettuati nel cuore della notte, non sembrano affatto causare insonnia.

Anche gli enteroclismi somministrati all'alba hanno un effetto benefico, [soprattutto] per i pazienti affetti da tossicodipendenze che hanno la tendenza a svegliarsi a causa degli incubi provocati dalla tossicità o da sintomi di astinenza. Un consiglio utile per quando si procede a un enteroclisma nel cuore della notte o all'alba, potrebbe essere quello di mangiare un po' di frutta, o di composta di mele o una macedonia (sistemata sul comodino la sera prima), per alzare il livello di zucchero nel sangue.


Contenuto di libera utilizzazione ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633.


Integratori

I pazienti che seguono la Terapia Gerson, assumono anche degli integratori specifici:





inseriti, dopo la morte di Gerson
vedi, pag. 234-236 del libro


Soluzione di sali di potassio

La soluzione di sali di potassio, si prepara mescolando: 33 grammi (g) di acetato di potassio, 33 g di monofosfato di potassio e 33 g di gluconato di potassio, che vengono diluiti in 1 litro di acqua distillata. I dosaggi variano da 1 a 4 cucchiaini, che equivalgono a 3,514 grammi di K al giorno.

Questa soluzione è aggiunta, in quantità uguali, ai succhi di carota/mela, verdure a foglie verdi e arancia (ma, non ai succhi di sole carote) nella dose da 1 a 4 cucchiaini per ogni succo al giorno.

Conservate la soluzione di potassio in un contenitore di vetro piuttosto che in uno di plastica o di metallo. La soluzione non ha bisogno di essere conservata in frigorifero, ma dovrebbe rimanere al buio, quindi mettetela in una credenza o in una bottiglia di vetro scuro. Eliminate ciò che rimane della soluzione e preparatene dell'altra, se vedete che dopo qualche tempo si è intorbidita.

La soluzione di potassio che viene aggiunta ai succhi, può essere somministrata anche per via rettale, tramite enteroclismi, per alleviare gli spasmi addominali che possono verificarsi in conseguenza delle contrazioni del colon. Il dosaggio è da 2 a 3 cucchiaini di soluzione di K per ogni enteroclisma. Talvolta può essere necessario usare un minor quantitativo di acqua da mescolare con il composto di potassio perchè gli spasmi addominali sono talmente forti da rendere impossibile l'introduzione di una quantità di liquido maggiore. Interrompete questa pratica dopo sei-otto settimane per evitare possibili irritazioni del colon.

Questa soluzione è parte integrante della Terapia Gerson. Si può omettere, solamente se non avete alcuna patologia grave da dover curare; altrimenti, è indispensabile. E senza di essa, potrebbe non darvi i risultati sperati.


Ormone tiroideo, soluzione di Lugol iodio-iodurata, e altro

Tratto, dalla pagina 126-127 e 129, del Libro:

Poichè l'ormone tiroideo stimola la produzione dei mitocondri, quegli organelli o minuscole fabbriche di elementi chimici presenti in ogni cellula che producono l'energia cellulare (ATP), il dottor Gerson decise di utilizzare un estratto secco di ormone tiroideo come integratore aggiuntivo..

Un altro integratore, oltre all'ormone tiroideo porcino, è il minerale di iodio cioè l'elemento chimico che per la maggior parte costituisce l'ormone tiroideo. Nel programma Gerson, lo iodio viene somministrato sotto forma di soluzione di Lugol iodio-iodurata normalmente utilizzata anche dalla medicina convenzionale.

Se la soluzione di Lugol è somministrata correttamente, cioè mescolata insieme al potassio nel succo di arancia e succo di carote/mele, essa diventa un elemento di vitale importanza per controllare il tasso di ossidazione delle cellule... però, non va aggiunta ai succhi di verdure a foglie verdi, o al succo di sole carote.

il potassio lavora in sinergia con lo iodio e insieme riducono il gonfiore nei tessuti, in parte eliminando il sodio.

Tratto, dalla pagina 47-48, del Libro:

Il dottor Gerson aveva bisogno che il metabolismo cellulare funzionasse bene, per cui ne stimolò l'attività con forti dosi di ioduro, iodio e anche fino a 5 grani di ormone tiroideo. Con l'assunzione di questi composti, si stimola il metabolismo del paziente come dimostrato dall'aumento del battito del polso, che può superare anche i 100 battiti al minuto.

L'ormone tiroideo lancia segnali ai mitocondri (organelli presenti nel citoplasma cellulare che contengono il materiale genetico e numerosi enzimi indispensabili per il metabolismo della cellula) al fine di moltiplicare e aumentare la produzione di ATP per avere a disposizione una maggiore quantità di energia cellulare. Lo ioduro e lo iodio, agiscono nello stesso modo direttamente su molti tessuti metabolizzanti.

La Terapia Gerson, si è rivelata in grado di stimolare il riassorbimento dell'anello di sodio attorno ai tumori nel giro di alcune settimane. Infatti, è proprio nella cura della sindrome da danno tessutale, che si manifesta come "cono di penombra" attorno ai tumori, che il trattamento del dottor Gerson ha dimostrato tutta la sua efficacia.

Tratto, dalla pagina 87, del Libro:

Il dottor Gerson scoprì che l'ormone tiroideo di origine animale allo stato naturale, unito alla soluzione di Lugol iodio-iodurata e una leggera attività fisica, miglioravano in modo apprezzabile il metabolismo del malato. Il paziente riceveva anche un supplemento di niacina, sali di potassio (acetato, gluconato e monofosfato) ed estratto di fegato crudo con vitamina B12 somministrabile per via endovenosa allo scopo di sostenere la maggiore produzione di energia cellulare. Ancora oggi, queste vitamine e questi nutrienti vengono usati come integratori del programma dietetico Gerson.

Tratto, dalla pagina 123, del Libro:

la Terapia Gerson prevede la somministrazione di alcuni supplementi nutrizionali, come la soluzione Lugol iodio-iodurata per integrare lo iodio presente nell'organismo. La soluzione di Lugol (secondo quanto riportato dalla Farmacopea americana) in genere è incorporata nei medicamenti nella misura di 5 grammi di iodio e 10 grammi di potassio per 100 millilitri (mL) di acqua depurata.

Fino al 1989 il succo di fegato crudo era un supplemento fondamentale della dieta vegetariana del dottor Gerson. Poi, a seguito della contaminazione di batteri e parassiti del fegato di vitello reperibile sul mercato per consumo umano, è stato necessario interrompere questa procedura, sostituita ora da iniezioni di estratto di fegato. Inoltre così, la somministrazione [anche] del coenzima Q10 contribuisce a supplire alla mancanza di alcune sostanze presenti nel fegato crudo.

Oltre all'estratto di fegato, vengono prescritte compresse di: enzimi pancreatici, potassio, ioduro di potassio, estratto tiroideo, niacina, acido cloridrico e pepsina, un enzima digestivo. La niacina è parte del coenzima NADH, che ha la funzione di disintossicare l'organismo da quelle scorie che provocano la formazione dei tumori.

Tratto, dalla pagina 132-133, del Libro:

L'olio di semi di lino aiuta l'organismo ad assimilare la vitamina A. Durante la prima settimana di terapia si consiglia di prendere 2 cucchiai di olio di semi di lino, al giorno. Dopo il primo mese e durante il periodo di mantenimento la dose consigliata è di 1 cucchiaio di olio di semi di lino al giorno. Se ne consiglia l'assunzione a pranzo o a cena, come condimento per insalate, patate o verdure.

Tratto, dalla pagina 133, del Libro:

Indispensabile per una corretta digestione, l'assorbimento dei cibi, la sintesi delle proteine, il metabolismo dei carboidrati e dei grassi, la vitamina B12 è senza dubbio uno degli integratori alimentari più indicati per la Terapia Gerson. Essa è particolarmente efficace per la cura delle anemie; inoltre contribuisce alla normale formazione delle cellule e alla loro longevità; previene i disturbi nervosi, mantiene la fertilità, favorisce la normale crescita e lo sviluppo mantenendo il rivestimento adiposo che ricopre e protegge le terminazioni nervose.

La vitamina B12 è somministrata tramite iniezioni intramuscolari nel gluteo medio, in dosi da 0,1 cc (100 mg) una volta al giorno per quattro o sei mesi o anche di più. Contemporaneamente (nella stessa siringa) si inietteranno anche 3cc di estratto di fegato naturale. Il dottor Gerson scoprì che la terapia a base di fegato stimola la costituzione di nuovi globuli rossi (ricolociti) e sostiene l'organismo nel corretto uso degli amminoacidi.

Scoprì inoltre che l'estratto di fegato naturale era utile in caso di intossicazioni durante la gravidanza, tubercolosi polmonare e di altri organi, artriti deformanti a stadi avanzati, disordini nervosi e astenie, disturbi spastici specialmente angina pectoris e tumori maligni.

Tratto, dalla pagina 41, del Libro:

Anche l'ozono somministrato tramite insufflazioni rettali, è estremamente utile perchè aumenta l'ossigenazione del sangue, l'energia e in generale la capacità dell'organismo di funzionare ad alti livelli. Molti dei pazienti ospedalizzati in una clinica certificata per la Terapia Gerson come l'Oasis Hospital a Tijuana, Messico, inalano aria prodotta da un generatore di ozono installato nelle camere. Questo generatore, permette ai pazienti di godere di una migliore ossigenazione ed elimina i cattivi odori. Un generatore di ozono di questo tipo, può essere indicato anche per uso domestico.


Olio di Ricino

Tratto, dalle pagine 150-152 e 169 e 181, del Libro:

Oltre agli enteroclismi a base di caffè, un altro importante metodo di disintossicazione è quello che prevede l'uso dell'olio di ricino. Per effettuare una pulizia interna completa, il dottor Gerson prevedeva per i pazienti un trattamento con olio di ricino da eseguire a giorni alterni (sconsigliato nei pazienti trattati con agenti chemioterapici).

Il procedimento base è il seguente:

  1. Verso le 5 del mattino, bere 2 cucchiai di olio di ricino, seguiti da una tazza di caffè nero con 1 cucchiaino di zucchero di canna.
  2. Alle 6 del mattino, procedere con il solito enteroclisma a base di caffè.
  3. Alle 10 del mattino, sostituite l'enteroclisma a base di caffè con uno a base di olio di ricino.

Preparate la soluzione per l'Enteroclisma, a base di olio di ricino nel modo seguente:

  1. Versate 4 cucchiai di olio di ricino nel recipiente per enteroclismi
  2. Aggiungete 1/2 cucchiaino di bile bovina essiccata
  3. Prendete in mano un pezzo di sapone [10] (non di detergente) e strofinatelo per alcuni minuti nella soluzione di caffè a temperatura corporea
  4. Prendete questo caffè insaponato e mescolatelo con l'olio di ricino e la bile bovina essiccata, mescolando costantemente

(Usare un frullatore elettrico può facilitare l'operazione).

Quando viene aggiunto ad altri ingredienti, l'olio di ricino tende a salire in superficie, quindi avrete bisogno di continuare a mescolare mentre la soluzione scivola nel retto (mica facile! Se non ci riuscite chiedete a qualcuno di mescolare la soluzione mentre ricevete l'enteroclisma).

E' virtualmente impossibile riuscire a trattenere nell'intestino questa soluzione in aggiunta all'olio di ricino preso per bocca. Si consiglia di non sforzarsi troppo a tenere il liquido nell'intestino e di espellerlo non appena se ne sente la necessità.

E' possibile sentire un certo bruciore all'ano nel momento dell'espulsione della soluzione a base di olio di ricino; la cosa importante da ricordare, è che: l'olio di ricino non brucia. Quello che provoca il bruciore, sono le scorie altamente tossiche che vengono espulse dai tessuti dell'organismo! Questo fenomeno, sottolinea l'importanza degli enteroclismi a base di olio di ricino. Infatti, dopo due o tre enteroclismi a base di olio di ricino, il bruciore scompare. Ciò, indica che il livello di tossicità nell'organismo è diminuito.


Nei pazienti che hanno sofferto di emorroidi, si potrebbe avere una ricomparsa del problema. Può causare fastidio per alcuni giorni, ma la somministrazione degli enteroclismi non deve essere assolutamente interrotta [...] si deve ricordare che, in genere, le emorroidi sono causate da un aumento di sostanze tossiche; di conseguenza, disintossicare l'organismo diventa, ora più che mai estremamente importante e sarebbe dunque errato sospendere la somministrazione degli enteroclismi. E' stato osservato inoltre, che in questi pazienti, le emorroidi scompaiono dopo poco tempo, senza che vi siano ricadute. Ci vuole solo un po' di pazienza.


Ogni paziente dovrà aggiustare la frequenza di somministrazione alle proprie esigenze. Questo vale anche per quelli al caffè: andranno cioè, via via diminuiti, man mano che si migliora e si attenuano i sintomi. Può succedere che, dopo aver ridotto il numero degli enteroclismi giornalieri, si verifichi una riacutizzazione dei sintomi: tossicità, gonfiori o dolori, mal di testa, mancanza di appetito. In questi casi, basta rifarsi un enteroclisma a base di caffè o di olio di ricino in più, per sentirsi subito meglio.

Il protocollo della Terapia Gerson prevede la normale somministrazione di olio di ricino. Il dottor Gerson ne raccomandava l'uso per via orale e rettale per eliminare diarrea tossica, vomito di bile e altre reazioni acute. Egli scrisse: "Queste reazioni violente sono unicamente dei segnali che c'è un miglioramento in atto, con un'accresciuta produzione di bile, un aumento dell'attività epatica e dell'eliminazione delle tossine e scorie. Dopo un paio di giorni, i pazienti si sentono molto meglio, la circolazione sanguigna è migliorata, la pelle ha un colorito più sano e essi hanno anche un appetito maggiore".


E' possibile ridurre o eliminare tumori e cisti di qualsiasi dimensione facendo impacchi di olio di ricino. Durante uno studio sulle proprietà immunostimolatrici dell'olio di ricino, condotto su un campione di trentasei malati, è stato riscontrato che i pazienti a cui venivano applicati impacchi di olio di ricino mostravano un aumento significativo della produzione di linfociti e di altre cellule immunitarie.

L'uso di quest'olio vegetale è controindicato per i pazienti che sono stati trattati con chemioterapici. Ciononostante è possibile introdurre la somministrazione di olio di ricino nel protocollo di questi pazienti dopo aver seguito la Terapia Gerson per un periodo che va da sei a nove mesi. Anche in questo caso, si deve fare molta attenzione perchè gli effetti collaterali che derivano dall'eliminazione dei residui tossici accumulatisi nell'organismo durante la chemioterapia, possono manifestarsi in forma estremamente violenta. L'olio di ricino possiede proprietà disintossicanti molto potenti ed è in grado di tirare fuori dai tessuti anche quei residui tossici che sono depositati nell'organismo da molto tempo. Questa espulsione, può provocare reazioni particolarmente acute.



Tratto, dalle pagine 268-269, del Libro:

Nei giorni in cui si deve prendere l'olio di ricino, cominciate a berla subito quella roba disgustosa. Usate i piccoli dosatori da medicina per verificare la quantità. (Chi è stato trattato con chemioterapici, deve evitare l'uso dell'olio di ricino). Solitamente verso un cucchiaio di succo di mirtillo o di mela nel dosatore, poi aggiungo due cucchiai di olio di ricino come prescritto. La miscela va giù più facilmente con il succo e una volta ingerita, in bocca mi rimane il sapore del succo e non quello dell'olio. Subito dopo, bevete una tazza di caffè caldo in modo da velocizzare la discesa dell'olio nell'apparato gastrointestinale.

Dopo aver bevuto l'olio di ricino mangiate un po' di frutta e preparatevi per il primo enteroclisma a base di caffè. Non c'è dubbio, questo è un giorno in cui vi sentirete piuttosto malconci, ma il giorno dopo starete decisamente molto meglio! Sopporto più facilmente l'olio di ricino quando lo ricevo per bocca che per enteroclisi.

Non avvilitevi quando non riuscite a trattenere la soluzione di caffè. Talvolta avete solo bisogno di provare di nuovo, oppure aspettate fino alla volta seguente. Continuate a provare fino a quando non sarete diventati esperti nel preparare e auto-somministrarvi l'enteroclisma e non vedrete l'ora di provare la sensazione di benessere che vi lascia. Io ho un trucco per quelle occasioni in cui non riesco a trattenere la soluzione di caffè: rallento il flusso. Gli spasmi diminuiscono se il liquido impiega cinque minuti a defluire. Abbassate il recipiente, oppure chiudete la valvola della sonda e apritela, a intervalli regolari. Se avete rallentato il flusso del clistere e gli spasmi sono ancora presenti, mettete un cucchiaino di potassio nelle quattro tazze di soluzione di caffè. Nelle prime fasi della Terapia Gerson il vostro organismo è ancora povero di potassio e gli spasmi addominali sono i segni di questa carenza.


L'argomento degli integratori, è trattato nei Capitoli 11-12-13 e 19 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


Contenuto di libera utilizzazione ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633.


Dieta

Alimenti banditi o permessi

a colazione, pranzo o cena.


Tratto, dalla pagina 93, del Libro:


Alimenti biologici raccomandati
Che voi siate ammalati o in buona salute, che vogliate far regredire una patologia o prevenirne la comparsa, questi sono gli alimenti che forniscono il nutrimento necessario epossono essere consumati senza limitazioni.

Gli alimenti che non devono mai mancare,
sono:

  • qualsiasi frutta e verdura fresca (comprese le patate), ad eccezione di: Avocado, Ananas, Frutti di Bosco, Cetrioli, Funghi, Radichiella (Senape Verde), Cime di Carote;
  • succhi di frutta e verdure freschi (fatti al momento);
  • macedonie di frutta fresca, e insalate miste;
  • zuppa speciale di Ippocrate (vedi ricetta, in alto);
  • farina di avena.
  • Sono permesse tisane alla menta e alcune altre per le loro proprietà benefiche. La menta favorisce la digestione; la camomilla è rilassante; la valeriana concilia il sonno, come il tiglio e i fiori d'arancio. Proibiti, invece, i teh contenenti eccitanti, così come la caffeina, ecc.


Tutti i cibi sopraindicati, sono necessari per il loro effetto terapico. Sono facilmente e velocemente digeribili. La dieta Gerson raccomanda di consumarne in grandi quantità e con una certa frequenza. E' perfino permesso di mangiare di notte, se ci si sveglia con i crampi della fame, in modo da fornire all'organismo le sostanze fondamentali per ricostruire i tessuti danneggiati e mantenere il nutrimento necessario. Durante il processo di guarigione, alcune persone possono sviluppare un appetito pantagruelico.

Per quanto riguarda questi alimenti, non esistono limitazioni e possono essere consumati a volontà, a patto che si tratti di alimenti di alta qualità, freschi e coltivati possibilmente con metodi biologici. Vi consigliamo, inoltre, di tenere sempre un po' di questi alimenti sul comodino per gli eventuali spuntini notturni.


Alimenti biologici occasionalmente permessi
Una volta a settimana, è permesso il consumo dei seguenti alimenti, senza sale o derivati del sale, e senza oli o grassi:


8.3.3 Alimenti raramente permessi
Questi alimenti, sono concessi al massimo una o due volte al mese:

  • verdure surgelate, da coltivazione biologica (se preparate senza aggiunta di sale, grassi o altri ingredienti vietati);
  • germogli di legumi, o semi oleaginosi (per esempio lenticchie, fagioli) ad eccezione dei germogli di erba medica che sono vietati.
  • frutta secca, macerata in acqua e poi cotta e frullata, ad eccezione delle noci (vietate).



Tutti gli altri alimenti che non sono rientrati in questa lista, sono vietati.




Cottura


Tratto, dalla pagina 97, 287 e 343, del Libro:

Nelle prime fasi della cura, è consigliato una grande quantità di cibo e di cuocerlo a lungo. Frutta fresca, insalate miste e verdure ben cotte. Man mano che la salute dei pazienti migliora, è possibile aggiungere alcuni alimenti appena scottati e al dente. La cucina moderna predilige le verdure appena scottate perchè in questo modo gli enzimi rimangono intatti. Ma è una convinzione errata, poichè tutti gli enzimi muoiono a 60° C. E comunque, la Terapia Gerson fornisce enzimi in abbondanza attraverso i succhi freschi, le insalate e la frutta. [...] ..i sostenitori della Terapia Gerson, ritengono che il cibo sia una forma di medicamento.. [11]

Le verdure possono essere cotte anche al forno. In questo caso, sistematele in pirofile di vetro dotate di coperchio. Il calore nel forno è più uniforme e quindi è più difficile che il cibo possa bruciarsi. In entrambi, i casi si consiglia l'uso di coperchi ad incastro per evitare di disperdere l'umidità rilasciata dal cibo. Non è ammesso utilizzare la pentola a pressione. [...] E' possibile aumentare l'aderenza del coperchio frapponendo, fra i bordi del tegame ed il coperchio stesso, un pezzo di carta da forno. [12]

Per evitare di bruciare gli alimenti, sistemate una piastra rompifiamma fra la fonte di calore e il tegame, oppure ricopritene il fondo con fette di pomodoro, oppure patate, cipolla o anche sedano che, oltre a rilasciare acqua di vegetazione in abbondanza, rendono i cibi più saporiti. In genere pomodori, cipolle, broccoli, e zucche contengono abbastanza acqua da consentire la loro cottura senza dover aggiungerne dell'altra, inoltre l'acqua vegetale di queste verdure può essere usata per insaporire altre preparazioni.

Tratto, dalla pagina 55-58, del Libro:

Si consiglia di consumare le patate cotte al forno (evitate di friggerle).. con la buccia.

Per il loro elevato tenore di minerali, si consigliano soprattutto: carote, piselli, pomodori, bietola, fagiolini, cavolini di Bruxelles, carciofi, barbabietole cotte con mele, cavolfiore cotto con pomodoro, cavolo rosso cotto con mele, uva passa (naturale). E, farina di Avena.

Il modo migliore per cucinare le verdure, è quello di cuocerle a fuoco lento per un'ora e mezzo o due ore, senza aggiunta di acqua. L'uso di una piastra rompifiamma, eviterà di bruciare le verdure nella pentola. Alternativamente, per la cottura e anche per ravvivarne il gusto, si puo usare un po' di brodo vegetale, oppure aggiungere cipolle o pomodori affettati. L'acqua degli spinaci è troppo amara per questo utilizzo. Nelle cipolle, nei porri e nei pomodori, il tenore di acqua è abbastanza elevato da mantenerli umidi durante la cottura. (Le rape vanno cotte come le patate, bollite con la buccia). Lavate e mondate accuratamente le verdure ma senza pelarle o raschiarle. Le pentole devono essere ben chiuse per impedire al vapore di fuoriuscire; è importante che i coperchi siano pesanti e che aderiscano perfettamente al bordo della pentola (evitate l'uso di pentole a pressione). Le verdure cotte, possono essere conservate in frigorifero per ventiquattro ore. Per riscaldarle, mettetele sul fuoco dolce con un po' di brodo o succo di pomodoro fresco.

Vietato è l'uso di lievito chimico o bicarbonato di sodio, anche nella preparazione dei cibi..
La nicotina è assolutamente vietata.. Anche il tè nero, e le spezie troppo forti e irritanti (peperoncino).
Si consiglia di evitare il più possibile il consumo di sale, bicarbonato di sodio, pesce affumicato e salsicce e anche di condimenti forti come il pepe e lo zenzero; mentre è consentito l'uso di erbe aromatiche fresche, come: cipolla, prezzemolo, erba cipollina, sedano e un po' di rafano.

L'organismo umano possiede un'incredibile riserva di energia e può adattarsi alle situazioni piu disparate, ma il miglior sistema di difesa è quello di mantenere in perfette condizioni il metabolismo, le funzioni di riassorbimento dell'apparato intestinale e le funzioni epatiche. In effetti, ci si potrebbe arrischiare a concludere che non è necessario rivolgere tutta questa attenzione all'alimentazione e questo potrebbe essere vero in condizioni normali, cioè se i fattori ereditari, la vita nelle città, i malesseri, i traumi, o gli accumuli di nicotina e di altre sostanze nocive, non avessero danneggiato così tanto il nostro organismo.

Solo un numero esiguo di persone possiede un ottimo sistema di riassorbimento, oltre a una buona capacità di adattamento e riserve sufficienti per affrontare situazioni pregiudizievoli per la salute. Una persona in buona salute potrebbe anche non preoccuparsi troppo di assumere carboidrati e proteine a sufficienza o in eccesso e anche l'apporto calorico può non essere considerato. Tuttavia, non si possono assolutamente trascurare per un lasso di tempo relativamente lungo gli elementi fondamentali come i minerali, le vitamine e gli enzimi nella loro composizione naturale e in quantità sufficienti, senza doverne pagare le conseguenze (la malattia). I minerali devono essere presenti nei tessuti a cui appartengono, poichè sono i portatori del potenziale elettrico nelle cellule e consentono il buon funzionamento degli ormoni, delle vitamine e degli enzimi.

Tratto, dalla pagina 89, del Libro:

Tutta la frutta secca deve essere lavata, fatta macerare nell'acqua e poi cotta.
Sono vietati invece, frutti di bosco, noci, ananas, avocado e cetrioli.

Tratto, dalla pagina 83, del Libro:

Nell'elaborazione del programma alimentare il dottor Gerson fu particolarmente attento alle moderne consuetudini sociali, tentazioni, feste familiari, festività, abitudini di vita, necessità culturali e difficoltà finanziarie che una persona malata o perfino una persona sana deve affrontare. Quindi, suddivise il suo programma alimentare di prevenzione in due parti; un quarto di tutti gli alimenti potevano derivare da una scelta personale mentre gli altri tre quarti dovevano essere assunti allo scopo di proteggere le funzioni degli organi fondamentali: fegato, reni, cervello, cuore e così via.

Secondo il dottor Gerson, quindi, per prevenire la malattia si dovrebbe avere una buona dieta composta per tre quarti di alimenti vegetali e nutritivi, che favoriscono la produzione delle cellule, mentre il restante quarto può essere "a scelta".


L'argomento della dieta, è trattato nei Capitoli 8-10-11 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Alcuni menù (ricette)

Tratto da:

Scritto da Lorenzo Crotone Mercoledì, 4 Maggio 2011

Prendete ogni mattina, a digiuno: 10 limoni spremuti, a pranzo: insalata mista, con cicoria radicchio cipolle e abbondante olio di oliva; una lombata di carne, ma non quella dei supermercati, prendete la vera carne toscana, allevata allo stato brado. Un litro di vino rosso, ma non di quello schifo dei supermercati, e vi assicuro che, dopo un mese di questa cura, guarirete ogni tumore. Dimenticavo: aglio e carote a volontà, con peperoncino abbondante.


Zuppa di Ippocrate (Variante)

Variante, tratta da
http://forumnwo.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9709107
Salve, vi faccio sapere che sebbene i medici abbiano detto che si possono presentare recidive per il tumore di mia moglie entro 3 anni mia moglie sta benissimo ed io non ho avuto nè bronchiti , nè influenze sebbene negli anni passati prima di iniziare la terapia Gerson ne avevo almeno 2 ogni anno, inoltre non ho fatto alcun vaccino antinfluenzale.E' pur vero che è passato un solo anno da quando facciamo la terapia Gerson ma il fatto che io non abbia avuto influenze mi fa pensare che Gerson abbia ragione. Vi propongo la zuppa di Ippocrate del sig. Gerson a base di ortaggi BIOLOGICI:

Ingredienti:

1 porro
300 g. di pomodoro
3 gambi di sedano
500 g. di patate
1 ciuffo di prezzemolo
2 cipolle
1 spicchio d'aglio


Fate cuocere per mezz'ora a fuoco basso e poi quando freddo, frullate nel mixer .
Il signor Gerson, propone di berlo come succo, ma noi ci mettiamo la pastina biologica e l'olio di oliva biologici e continuamo la cottura.
Poi, ci mettiamo la curcuma con il pepe nero che potenzia l'effetto antiossidante della curcuma (la curcuma la trovate in qualunque negozio biologico).
NON USATE INGREDIENTI NON BIOLOGICI,COMPRATELI NEI NEGOZI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE.
ciao


Scritto da gian25., il 23/03/2011


SALSA DORATA

Ingredienti:

1 patata dolce piccola,
2 o 3 carote tagliate a grossi pezzi,
1 cipolla piccola tagliata a cubetti,
125 ml di brodo vegetale,
125 ml di succo di mandarino o di arancia,
un pizzico di timo e rosmarino.


Mettete tutti gli ingredienti in una casseruola, coprite e cuocete in forno finchè le verdure non sono tenere (circa 2 ore).
Frullate o passate gli ingredienti aggiungendo un po' di succo in più per ottenere la consistenza desiderata.
Condite con 2 cucchiaini di prezzemolo e servite.


KETCHUP

3 pomodori,
1/2 testa di aglio,
1/2 cipolla,
1 cucchiaio di aceto,
1/4 di cucchiaino di aneto,
110 g di zucchero scuro biologico (Sucanat).

Mettete tutti gli ingredienti in una pentola e portate a ebollizione.
Fate cuocere fino a quando gli ingredienti sono teneri; poi, passate al passaverdura o frullate in modo da ottenere una crema liscia.


Sugo di pomodoro espresso

(non richiede cottura)


450 g di pomodori maturi ramati, tagliati a pezzi,
3 o 4 spicchi di aglio,
3 ciuffi di prezzemolo,
1 cucchiaino di olio di semi di lino.

Mettete l'olio nel bicchiere del frullatore e azionate i coltelli.
Cominciate ad aggiungere i pomodori un po' per volta, poi continuate con gli altri ingredienti.
Frullate per un minuto o due, per amalgamare bene gli ingredienti.
Queste proporzioni sono sufficienti per ottenere da 500 ml a 700 ml di sugo.


Salsa al pomodoro

4 o 6 pomodori grandi,
4 o 5 cipolle grandi,
sbucciate e tagliate a fette,
1 o 2 patate medie con la buccia, tagliate a cubetti,
2 o 3 spicchi di aglio,
un pizzico di maggiorana,
un pizzico di timo.

Unite tutti gli ingredienti in un tegame capiente, stufate a fuoco dolce per 1 ora poi passate con il passaverdura.
Se lo gradite, potete aggiungere un pezzetto di sedano o di peperone verde.


Salsa di pomodoro, alla francese

1 cipolla,
1/2 costola di sedano,
1/2 carota piccola,
circa 700 g di pomodori,
alcuni ciuffi di prezzemolo,
1 spicchio di aglio,
1 foglia di alloro.

Tritate la cipolla, il sedano, la carota ed i pomodori e cuocete insieme al prezzemolo, all'aglio e all'alloro.
Frullate o passate con il passaverdura e servite la salsa calda o fredda.
Queste proporzioni sono sufficienti per circa 600 ml di salsa.


Avena

Tratto, dalla pagina 100, del Libro:

L'avena dovrebbe essere preparata facendo cuocere a fuoco lento 110 grammi di fiocchi di avena biologici e 250 ml (o un po’ di piu) di acqua depurata; va consumata a colazione. Non è consentito usare altri cereali. L'avena apporta non solo tutte le vitamine del complesso B, ma anche proteine; e soprattutto crea una specie di rivestimento sulle pareti dell'intestino, preparandolo a ricevere i succhi freschi; altri cerali, non hanno le stesse proprietà. Potete aggiungere della mela cruda, papaia o altra frutta grattugiata; miele, sciroppo d'acero puro o melassa al naturale; uva passa, prugne secche o altri tipi di frutta secca cotta, o frutta fresca.


L'argomento Ricette, è trattato nei Capitoli 8 e 22 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Potassio, sodio e acqua

Tratto, dalle pagine 45-46, del Libro:

Nella maggioranza dei casi in cui è presente una malattia di origine virale come l'herpes genitale o altre patologie che sono presenti da molto tempo, attorno alle formazioni tumorali o alle articolazioni artritiche, i tessuti tendono a perdere potassio e a rimpiazzarlo con sodio, con conseguente eccessiva ritenzione dei liquidi. Al giorno, d'oggi la medicina moderna ha stabilito che questo fenomeno è di origine fisiologica.

Negli anni in cui si dedicò allo studio delle infezioni tubercolari, il dottor Gerson osservò lo stesso fenomeno. Egli vide che in prossimità delle caverne e cavità tubercolari si formava una specie di rigonfiamento a forma di nodulo nel tessuto adiacente danneggiato dalle tossine prodotte dall'organismo ammalato di tubercolosi. I metaboliti parziali di queste lesioni infette, provocavano l'insorgere di altri disturbi poichè non erano che scorie che, se non venivano rimosse, continuavano la loro azione distruttiva. La loro presenza alterava insomma la composizione dei tessuti sani i quali, a loro volta, risultavano danneggiati.

La Terapia Gerson crea, quindi, la situazione fisiologica in cui le cellule ammalate lentamente ritornano alla condizione di normalità. La sua azione terapeutica è molto efficace e nè la medicina allopatica, basata sull'uso dei farmaci, nè l'ayurvedica indiana, o gli sciamani dell'America Centrale, la medicina cinese, le pratiche olistiche complementari e alternative come la chiroterapia, la naturopatia, l'omeopatia, oppure altre forme di medicina, sembra abbiano mai indotto gli stessi effetti benefici sulle cellule malate.

A prescindere dalla natura tessutale della disfunzione, la risposta delle cellule presenti nell'organismo è la stessa: dapprima, la cellula danneggiata perde la maggior parte di potassio in essa contenuta; poi, assorbe sodio in quantità elevate; ed infine, si gonfia trattenendo acqua in eccesso (per diluire il sodio).

L'adenosintrifosfato (ATP), prodotto dalla combustione dello zucchero e necessario alla sopravvivenza delle cellule, viene disperso da questa cellula ingrossata. E, senza ATP, la cellula muore. Con la diminuzione costante di cellule, anche il tessuto muore. Una forte diminuzione di sostanza tessutale causa l'inesorabile morte degli organi; e, senza un organo essenziale, anche l'intero organismo muore.

Nell'intento di eliminare più sodio possibile dall'organismo danneggiato dei pazienti, il dottor Gerson eliminò le proteine animali dalla loro dieta – per lo meno per un periodo da sei a otto settimane. In questo modo, provocò un'elevata perdita di sodio. Ne risultò che l'edema, era completamente riassorbito dalle cellule.

Perchè c'è bisogno di una Dieta povera di Sale

Tratto, dalle pagine 116-117, del Libro:

Uno dei principi cardine della terapia del dottor Max Gerson è che tramite l'aumento del livello del potassio nella dieta dei pazienti e la contemporanea riduzione del livello del sodio, si riesce a inibire la formazione dei tumori. Il dottor Gerson era un fervente sostenitore dell'importanza di seguire una dieta priva di sale per eliminare il sodio (simbolo chimico Na), il cloruro (indicato con Cl) e l'acqua (H2O) trattenuti nell'organismo, così come le tossine e le scorie dai tessuti in genere. [...] l'eliminazione di NaCl (sale) aumenta dopo due o tre giorni di dieta povera di sale.. L'aumentata escrezione del sale, rimane elevata fino a due settimane; quando, grazie alla dieta povera di sale, scende a livelli normali. A volte, possono verificarsi fenomeni purificatori come attacchi di nausea, diarrea e instabilità emotiva.

Potassio, minerale antagonista del sodio. A proposito del potassio possiamo aggiungere che una dieta a ridotto tenore di sodio e elevato tenore di potassio non solo migliora l'ipertensione ma è responsabile anche della regressione di malattie acute e croniche di qualsiasi natura come artrite, diabete, sclerosi multipla, cardiopatie, malattie autoimmuni, sindrome da fatica cronica e molte altre. Usare troppo sodio può portare alla morte!

Nel 1954, Albert Schweitzer M.D., filosofo, indimenticabile filantropo, organista, medico missionario e vincitore del premio Nobel per la Pace, scrisse che i neri africani che abitavano le zone circostanti il suo ospedale a Lambaréné in Gabon nell'Africa subsahariana francese, avevano modificato la loro dieta abituale introducendo l'uso del sale come faceva la popolazione bianca. E gli sforzi che il dottor Schweitzer faceva per curarli erano vanificati dal forte consumo di sale della popolazione autoctona. "Gran parte degli abitanti indigeni, soprattutto quelli che vivono in grandi comunità, non hanno più le stesse abitudini di un tempo. La loro alimentazione era costituita principalmente da frutta e verdura, banane, manioca, igname, colocasia, patate dolci e frutta varia. Ora, hanno cominciato ad alimentarsi con latte condensato, burro di preparazione industriale, carne e pesce in scatola [salato] e pane", continuava il missionario. Egli fece risalire la comparsa di malattie come cancro, appendicite e altre mali fra la popolazione nera africana a questo cambiamento nell'alimentazione.

"E' lecito collegare questo aumento dell'incidenza del cancro a un maggiore uso di sale da parte della popolazione indigena", proseguiva il premio Nobel. "Negli ultimi quarant'anni sono stati raccolti molti dati, basati su osservazioni concrete, relativamente agli effetti provocati sulle malattie renali da un'alimentazione povera di sale. E anche qui, è stato dimostrato che l'eliminazione del consumo del sale, vale a dire la dieta priva di sale a cui erano abituati, diminuisce il carico di lavoro richiesto ai reni malati [dei neri africani]. Non appena i reni ammalati non erano più sovrairritati e sovraffaticati dall'assunzione eccessiva di cloruro, le loro condizioni miglioravano, in un lasso di tempo incredibilmente breve."
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Remissioni "spontanee" dei Tumori? ..

Tratto, dalle pagine 59-63, del Libro:

Il termine "spontaneo" è una classificazione errata perchè alla base di una remissione dev'esserci una causa. Anche il dottor Max Gerson nei suoi scritti e dispense affermava ripetutamente che la remissione dei tumori non si verifica spontaneamente, ma che un particolare miglioramento delle condizioni fisiologiche del paziente induce il tumore a reagire in modo positivo.

Il dottor Foster analizzò i dati di 200 pazienti che erano guariti e che si erano sottoposti a una forma di trattamento alternativo, come la Terapia Gerson, le erbe di Hoxsey, il metodo dietetico di Kelley, la Macrobiotica, la dieta Moerman, i teh alle erbe di Jason Winters. Egli scoprì che più della metà di questo campione di pazienti guariti da una patologia cronica avevano introdotto dei cambiamenti nella propria alimentazione e nel proprio stile di vita, compreso un programma di disintossicazione con enteroclismi a base di caffè, enteroclismi di olio di ricino, irrigazioni della sezione superiore del colon, bagni di aria calda, oppure il digiuno. L'88% dei pazienti aveva modificato le proprie abitudini alimentari adottando una dieta vegetariana e il 65% assumeva ogni giorno determinate dosi di supplementi di sostanze minerali; il potassio e lo iodio erano quelli più frequentemente somministrati. Altri nutrienti assunti regolarmente comprendevano: niacina, enzimi digestivi, bioflavonoidi, trifoglio pratense, e le vitamine: A, B12 e C.

Il dottor Foster, scrisse che le remissioni "spontanee" dei tumori tendevano a verificarsi con maggiore frequenza nei pazienti che non fumavano e che seguivano una dieta vegetariana, che non utilizzavano sale da tavola, farina bianca o zucchero e che evitavano alimenti inscatolati, affumicati o surgelati. In genere queste persone si astenevano anche dal consumo di bevande alcooliche, teh, caffè e cacao; e per contro prediligevano succhi di frutta e/o verdura fresche appena preparati. Molti prendevano anche integratori di vitamine e minerali oltre a erbe officinali. Foster ha confermato che alla base della remissione di un tumore deve sempre esserci una ragione. In ciò egli si trova d'accordo con le conclusioni originarie del dottor Gerson, il quale affermava che "in realtà non esiste nessun processo di remissione spontanea".

Gli alimenti consumati dalla maggior parte dei pazienti e che dimostrarono di possedere sostanze anticancerogene, furono: gli ortaggi freschi; in particolar modo: broccoli, porri, cavolfiori, carote, cipolle, legumi, cavolini di Bruxelles, zucche, rape. Questi ortaggi, furono i soli alimenti consumati da oltre l'80% dei pazienti guariti spontaneamente.


L'argomento su, come adattare la Terapia Gerson se si hanno dei tumori, o se si è già fatta Chemioterapia, è trattato nei Capitoli 15 e 16 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Le Tossicodipendenze

La Terapia Gerson e le tossicodipendenze


Tratto, dalla pagina 205, del Libro:

La Terapia Gerson ha dato ottimi risultati nel campo delle tossicodipendenze, persino con tossicodipendenze da eroina e cocaina. Nel momento in cui il paziente tossicodipendente ingerisce tredici bicchieri di succo di verdura e frutta freschi, riesce a soddisfare con questi nutrienti di ottima qualità, il suo ardente desiderio rimasto insoddisfatto e, con sua grande sorpresa, smette di sentire il bisogno di drogarsi.

..quando l'organismo comincia a espellere i residui tossici lasciati dagli stupefacenti nelle cellule e a immetterli nel circolo sanguigno, gli enteroclismi a base di caffè sono la soluzione. Nei primi giorni di terapia, è la notte il vero problema, il momento più difficile; perchè, il paziente, non riceve né succhi da bere, né enteroclismi di caffè.

Durante le prime notti del programma di disintossicazione, i pazienti sono angosciati da incubi e spesso si svegliano a notte fonda. In quest'evenienza dovrebbero mangiare un po' di frutta, o bere del succo, ed alzarsi per fare un lavaggio interno. Questa pratica allevia l'intossicazione e anche gli eventuali sintomi da astinenza. Dopodichè, il paziente può ritornare a dormire. Nel giro di una settimana, gli incubi diventeranno sempre più rari. Abbiamo riscontrato che la Terapia Gerson, dà risultati eccellenti nel vincere la lotta contro le tossicodipendenze, anche quelle più gravi dovute all'uso di più droghe, e anche nel caso di fumatori e alcolisti.


L'argomento è trattato nel Capitolo 17 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Allergie alimentari e "criminalità"

Tratto, dalla pagina 206, del Libro:

Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che molte persone sono dipendenti da cibi a cui, in realtà, sono allergici. Nel libro Diet, Crime and Delinquency, il medico Alexander Schauss, Ph.D., suggerisce che i giovani criminali particolarmente aggressivi di età compresa fra i diciotto e i ventuno anni, spesso sono assuefatti a un forte consumo di zucchero e/o latte a cui, in realtà, sono allergici. Nel suo studio il dottor Schauss riportava che se si eliminavano le sostanze incriminate sostituendole con vitamine e minerali e se si introduceva una dieta adeguata, questi giovani criminali diventavano più calmi ed equilibrati.

La Terapia Gerson, intenzionalmente, proprio per questo non contempla alimenti che potrebbero provocare allergie (come i già menzionati Frutti di Bosco). La sua dieta vegetariana a base di alimenti biologici, privi di pesticidi e additivi chimici, permette anzi di superarle.


L'argomento è trattato nel Capitolo 17 del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Otturazioni in amalgama, nello sviluppo di tumori e di altre malattie

Tratto, dalla pagina 348, del Libro:

..alla paziente fu asportato un dente con canale radicolare otturato.. Nel giro di poche settimane, la paziente si rimise in piedi e dopo alcuni mesi fu in grado di camminare. La donna guarì completamente e l'artrite reumatoide scomparve. Incuriosito dalla risposta positiva della paziente, il dottor Price recuperò il dente estratto, lo sterilizzò accuratamente e lo impiantò sotto il derma di un coniglio per un esperimento in vivo. Nel giro di cinque giorni, il coniglio fu colpito dalla stessa malattia, cioè artrite reumatoide grave, che gli causò la morte dopo circa dieci giorni. Il dottor Price impiantò lo stesso dente sotto il derma di altri trentatrè conigli e in ogni caso il dente indusse l'insorgenza di artrite nell'animale, provocandone la morte.

Dopo la pubblicazione dei risultati della ricerca, molti pazienti che soffrivano di varie malattie come disturbi renali, tumori, cardiopatie e artriti, decisero di togliere i denti il cui canale radicolare era stato devitalizzato e sigillato. Praticamente, in ogni singolo caso si registrano miglioramenti delle condizioni di salute dei malati o persino la completa guarigione. Ogni volta, il dottor Price procedette con l'impianto del dente incriminato in un coniglio e ogni volta il coniglio morì a causa della stessa malattia di cui aveva sofferto il malato al quale era stato tolto quel dente.

..la normale struttura di un dente si compone di piccoli canali (simili ai capillari dei tessuti corporei) che trasportano nutrimento al dente vivo. Una volta che il dente è morto (devitalizzato), il nutrimento cessa di circolare all'interno di questi canali, i quali vengono infestati da batteri e virus. E non è solo questo. Il materiale utilizzato per otturare il canale radicolare tende a ritirarsi leggermente, consentendo ai microrganismi di invadere anche quegli spazi.

..un dente "morto" diventa una potenziale fonte di batteri e tossine infettive, che si diffondono in tutto l'organismo. Chi possiede un sistema immunitario perfettamente funzionante e difese potenti, può convivere con questa potenziale fonte di pericolo senza mostrare segni o sintomi di malattia. Chi, invece, è più debole, viene attaccato da malattie croniche gravi oppure da problemi di salute di varia natura.


L'argomento è trattato, nel Capitolo: Appendice C del libro: La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007


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Critiche

Non esiste in rete, in data attuale, nulla di scritto chiaramente sulle specifiche componenti di questa terapia. Ma sì, sono invece scritti chiaramente i libri ed i corsi, questi ultimi anche dispendiosi, per indurre la gente a comprarli.

Questo fa pensare che, la Terapia, sia in realtà molto semplice (la frutta e la verdura appunto, oltre ai clisteri), e che tutto il resto (sopratutto le "soluzioni" e integratori a base ormonale o vitaminici aggiunte posteriormente alla morte di Gerson dall'Istituto omonimo, e dai suoi discendenti) siano invece "moltissimo fumo e poco arrosto"; ossia: che Gerson abbia in realtà riesumato e enfatizzato nientemeno che quelle stesse e identiche tecniche usate da sempre nell'Igienismo naturale, e nella vecchia scienza medica in genere (che era a base di piante medicinali), e niente di più.

Tutto il resto (la "cortina fumogena") sarebbe solamente un'efficace ed ennesimo modo trovato per allontanare la gente da questa efficace quanto semplice terapia, facendogliela passare come irragiungibile, di modo da credere che senza una previa ed esosa spesa per ottenere costosi macchinari capaci di estrarre meglio i succhi, la compra di libri, audiocassette, corsi od altro, non sia appunto alla propria portata.


La prova che la Terapia Gerson non sia altro che un'ennesima ispirazione all'Igienismo Natuarale, la troviamo del resto nel suo stesso libro; e, più precisamente, qui:


Tratto, dalla pagina 83, del Libro:

..sebbene il programma dietetico Gerson sia fondamentale per ottenere una guarigione completa, si devono tenere in considerazione anche altri componenti di supporto del trattamento; come: gli enteroclismi di caffè, gl'impacchi di olio di ricino, l'ozonoterapia e le insufflazioni per via rettale di ozono, i cataplasmi di argilla, l'idroterapia, l'ipertermia, la terapia cellulare, l'integrazione della dieta con particolare specifici nutrienti.


dove si enunciano precisamente nient'altro che le terapie igieniste.


Sempre nella stessa pagina, troviamo elencata l'unica differenza che separa questa terapia, dall'Igienismo:

Gerson includeva procedure, come: la somministrazione di integratori e la disintossicazione del fegato, due programmi obbligatori..


ossia: gli enteroclismi al caffè mirati a descongestionare il fegato e gli integratori di origine animale e/o ormonale; le sostanze di origine animali, infatti, non vengono comunemente usati nell'Igienismo stretto. E nemmeno quelle di origine chimica.


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Video


Documentario Completo sul Metodo Gerson (Macroedizioni)

Guarire con il Metodo di Max Gerson - Se solo avessimo saputo (Documentario Completo)

Autore: Charlotte Gerson, Beata Bishop 
Editore: Macro Edizioni 
Data pubblicazione: Aprile 2009 
Tipo: Libro + DVD 
Pagine: 359 Formato: 17x2
esempio di testo

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Indirizzi

Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere al

Gerson Institute 
(1572 Second Avenue, San Diego, CA 92101, www.gerson.org) 

Il primo Centro per Cure Naturali che in Europa porti il nome Gerson, ha aperto le porte nel novembre 2008. La clinica è situata nelle montagne a soli 30 km da Budapest in una zona boscosa con aria pulita, tranquillità e un panorama stupendo. Ci sono 10 camere spaziose, ognuna col bagno privato. La cucina è equipaggiata per la preparazione di succhi e alimentazione per la Terapia Gerson.

Lo staff medico, proveniente da studi e ospedali convenzionali, conosce bene la pratica della medicina naturale. Uno di loro, che visiterà la clinica due volte alla settimana, gestisce anche un servizio d'ambulanza.

Uno dei fondatori del Centro è la scrittrice e psico-terapeuta Beata Bishop, guarita 27 anni fa di melanoma metastatizzato, e co-autrice con Charlotte Gerson dell'ultimo libro sulla terapia: Healing the Gerson Way (Guarire con Il Metodo Gerson, uscito in Italia a cura della Macro Edizioni nel 2009; nonché di A Time to Heal, la storia della sua malattia e guarigione con la Terapia Gerson.


Bibliografia

  • La Terapia Gerson, "l’incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative", di Charlotte Gerson e Morton Walker (Macroedizioni).
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Note

  1. Preparati al momento
  2. La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Capitolo:3,pag49:L'ipernutrizione come elemento della Terapia Gerson .Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007 - Più volte abbiamo affermato che le verdure, la frutta fresca e i succhi di verdura fungono per il paziente della Terapia Gerson da medicina di predilezione. Il consumo globale di tutti questi alimenti, porta a una iperalimentazione. E abbiamo sottolineato che questi alimenti naturali provenienti da colture biologiche e preparati al momento del consumo sono incredibilmente efficaci, complessi e perfetti da un punto di vista della composizione chimica, e che essi costituiscono un metodo terapeutico migliore di qualsiasi altra terapia mai inventata dalla mente umana. Vi preghiamo di accettare il nostro avvertimento: alterate questi nutrienti a vostro rischio e pericolo.
  3. La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Capitolo:3,pag49:L'ipernutrizione come elemento della Terapia Gerson.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007 - i principi biologici su cui si fonda la Terapia Gerson, sono: 1) la limitazione dell'assunzione del sodio e l'aumento del potassio, 2) la riduzione delle proteine ingerite, 3) la riduzione delle calorie attraverso l'eliminazione dei grassi, 4) il lavaggio del sangue in circolo per ridurre gli elettrofili, 5) l'iperalimentazione a base di macronutrienti, 6) il corretto equilibrio del tenore di sale e acqua, 7) e l'accelerazione del metabolismo.
  4. La Terapia Gerson, "l'incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative, Charlotte Gerson e Morton Walker.Capitolo:Introduzione,pag10:Il concetto nutrizionale alla base dellaTerapia Gerson.Ed italiana "Macroedizioni".ISBN 978-9589914007
  5. Assolutamente non frullare come suggeriscono alcuni, nei blog, perchè: si tratta qui, di approfittare proprio le virtù terapeutiche del brodo naturale.
  6. Questa Tabella non è presente nel libro, ma è presa in rete; quindi, è solo indicativa. Ognuno dovrà cioè regolarsi secondo le esigenze del proprio corpo. Noi abbiamo invertito però il primo col secondo, perchè il succo verde può essere troppo forte per essere preso di prima mattina a digiuno. Mentre, quello di mela/carote è sicuramente più "dolce" (in verità, anche la spremuta d'arancia lo è; infatti, nel libro, viene sconsigliata ai pazienti più gravi, o comunque "delicati").
  7. Pagina, 178 del Libro: "La Terapia Gerson: L'incredibile programma nutrizionale contro i Tumori e le altre malattie degenerative".
  8. Può esere: riccia (indivia tout-court) o lisciadetta allora, anche scarola); questa insalata, si caratterizza in entrambi i casi per il gusto amarognolo. Consumata per lo più cruda, se è dura può anche essere stufata o cotta al forno. Le foglie della scarola si prestano alla preparazione di saporiti involtini. Entrambe queste insalate tendono al bianco, ma è meglio preferire i cespi più verdi, in quanto più gustosi e ricchi di vitamine. L'indivia vanta un elevato contenuto di calcio (93 mg/100 g) e di potassio (290 mg); si difende bene anche in campo vitaminico, con 213 mg di vitamina A e 25 di vitamina C. -fonte- La varietà belga, Indivia Belga (cicoria di Bruxelles), si presenta sotto forma di grosso sigaro color crema, perché fatta crescere al buio; questa tecnica, consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
  9. Una volta, i succhi di frutta erano preparati sulle stufe al fuoco lento della notte (braci), in pentoloni che ribollivano in poca acqua la frutta, fino a rendere il composto liquido estremamente concentrato e zuccherino, pronto per essere filtrato e imbarattolato.
  10. Attenzione: il sapone, ai tempi di Gerson, era probabilmente MOLTO meno tossico di quello moderno che si trova attualmente in commercio; quindi, noi di Naturpedia, ne sconsigliamo caldamente l'uso nei pazienti più gravi o in quelli più sensibili. Potete sostituirlo con decozioni naturali a base di saponina (Amaranto, Saponaria, ecc) da mescolare nel caffè, al posto del sapone appunto. Stesso discorso vale per la bile bovina.
  11. Questo di cuocere a lungo la verdura, fa pensare a quanto diceva Ehret sul cibo: che non doveva "nutrire" all'inizio, ma solo "pulire" l'organismo intossicato. Ed è ciò che probabilmente aveva scoperto o intuito anche Gerson.
  12. Questo trucchetto, in cucina, è usato anche per avere un riso/risotto molto più "al dente".


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