Verità sulla consapevolezza di Theun Mares

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Indice

[modifica] Concetto

Con Verità sulla Consapevolezza Theun Mares nei suoi libri intende proporci...


[modifica] I Toltechi

Qui di seguito, diamo delle Citazioni tratte da vari nuovi autori sul Castanedismo, concernenti la vera storia e origine secondo questa tematica, dei Toltechi.

[modifica] Etimologia del nome

La parola Tolteco proviene dal Lemuriano Ta-al-taka, che significa "praticante dell'inclusività". Con inclusività si intende prendere in considerazione le ricadute delle nostre azioni su tutte le forme di vita. Tutto questo ci porta a conoscere che essendo al centro del nostro universo ogni nostra piccola azione esercita una grandissima e profonda influenza su tutte le forme di vita.

  • (rif: Almine - The Way of the Toltec Nagual: New Precepts for the Spiritual Warrior)

[modifica] La storia

La storia dei Toltechi inizia in un remoto periodo quando l'evoluzione del genere umano era allo stadio che oggi viene riconosciuto come Lemuriano, e viveva sull'antico continente di Shalmali. La discesa nella materialità e la lotta contro gli effetti debilitanti che provocava, avvenne in un periodo di milioni di anni. In quel periodo c'erano sette sottorazze sviluppatesi all'interno della civiltà Lemuriana. La quarta di esse era conosciuta come Barhishads, o Divine Hermaphrodites, e da questa sottorazza si generò la Razza Rmoahal, la prima sottorazza degli Atlantidi. Dalla Rmoahals si generò la Tlavatli, ed è all'interno di questo ceppo che gli antichi sacerdoti e sacerdotesse iniziarono a incarnarsi e piano piano riguadagnare le loro precedenti memorie. Dal momento che recuperavano le loro memorie, i sacerdoti e le sacerdotesse cominciarono di nuovo a guidare la loro gente, ed è in questo modo che divennero conosciuti come Toltechi, il che significa uomini e donne di conoscenza. Con l'aumentare dei loro ricordi, i Toltechi assunsero il compito di guidare il genere umano verso il ritorno alla sua vera casa il prima possibile. Fu per questo motivo che vennero anche conosciuti come i guerrieri dello spirito che combattono per la Libertà.


In periodi diversi durante la distruzione del continente madre i sopravvissuti fra gli Atlantidi migrarono in altri parti del mondo, alcune terre emersero conseguentemente al principale cataclisma che distrusse Atlantide. Generalmente questi sopravvissuti, condotti e guidati dai loro re e sacerdoti Toltechi, non se la passarono molto bene. Alcuni tuttavia cercarono di trovare delle terre in cui stabilirsi e prosperare. Da rimarcare tra coloro che prosperarono le dinastie Egiziane, i Caldei, i Peruviani, gli Accadiani, i Tibetani e in modo minore piccoli gruppi sparsi in Europa, Asia e Africa.


Anche Don Juan si riferisce ai Toltechi come Uomini e Donne di Conoscenza, piuttosto che come un antico popolo del Messico.

"Molto prima che gli spagnoli giungessero in Messico " disse "c'erano degli straordinari veggenti toltechi, uomini capaci di azioni incredibili. Erano l'ultimo anello di una catena di conoscenza lunga migliaia di anni." Don Juan allora mi spiegò che il suo uso del termine "tolteco" non corrispondeva al mio. Per me significava una cultura, l'impero tolteco. Per lui, il lemma voleva dire "uomo di conoscenza". Disse che nell'epoca cui si riferiva, secoli forse anche millenni prima della conquista spagnola, tutti quegli uomini di conoscenza vivevano all'interno di una vasta area geografica, a nord e a sud della valle del Messico


[modifica] Le nove premesse fondamentali

Grazie al lavoro di quei straordinari veggenti toltechi, vennero isolate le basi della loro conoscenza trasmesse fino ai giorni nostri come le nove premesse fondamentali, o i nove assiomi Toltechi o le nove verità della consapevolezza.[citazione necessaria]

[modifica] dal Libro di Castaneda

Qui si riporta la versione scritta nell'introduzione del libro Il potere del Silenzio di Carlos Castaneda.


1. L'universo è un infinito agglomerato di campi di energia, che somigliano a fili di luminosità.

2. Questi campi di energia, chiamati emanazioni dell'Aquila, s'irradiano da una fonte di proporzioni inimmaginabili, chiamata metaforicamente l'Aquila.

3. Gli esseri umani sono composti anche loro di un incalcolabile numero degli stessi filiformi campi di energia. Queste emanazioni dell'Aquila formano un agglomerato che si manifesta come un globo di luce con braccia laterali, grande quanto una persona, simile a un gigantesco uovo luminoso.

4. Solo una parte piccolissima dei campi di energia all'interno di questo globo luminoso sono illuminati da un punto di intenso splendore situato sulla superficie dell'uovo.

5. La percezione si realizza quando i campi di energia del piccolo gruppo situato intorno al punto d'intenso splendore estendono la propria luce per illuminare identici campi di energia all'esterno dell'uovo. Poiché gli unici campi di energia percettibili sono quelli illuminati dal punto di intenso splendore, quel punto viene chiamato “il punto dove si mette insieme la percezione” o, semplicemente, “il punto di unione”.

6. Il punto di unione si può spostare dalla sua posizione abituale sulla superficie del globo luminoso in un'altra, all'interno o all'esterno. Poiché la luminosità del punto di unione può far risplendere qualsiasi campo di energia con cui venga a contatto, ogni volta che si sposta in una nuova posizione illumina immediatamente nuovi campi di energia, rendendoli percettibili. Questa percezione si chiama vedere.

7. Quando il punto di unione si sposta, rende possibile la percezione di un mondo del tutto diverso, altrettanto obiettivo e reale di quello che percepiamo di solito. Gli stregoni vanno in quell'altro mondo per attingervi energia, potere, soluzioni a problemi generali e particolari, o per trovarsi di fronte all'inimmaginabile.

8. L'intento è la forza diffusa che ci mette in grado di percepire. Noi non acquistiamo consapevolezza perché percepiamo, bensì riusciamo a percepire in conseguenza dell'intrusione e del peso dell'intento.

9. Gli stregoni tendono a raggiungere lo stato di consapevolezza totale per sperimentare tutte le possibilità di percezione che ha l'uomo.Questo stato di consapevolezza implica perfino una morte alternativa.

[modifica] dal Libro di Mares

Questa, invece, e' la versione scritta da Theun Mares nel suo libro Il Ritorno Dei Guerrieri.

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"Gli Antichi Veggenti avevano, lungo le generazioni, raccolto un gran numero di dati riguardo la consapevolezza, che però non avevano mai formulato in una struttura ordinata. Poiché i Nuovi Veggenti iniziarono a riordinare questi dati emersero un nuovo gruppo di concetti molto importanti, che furono condensati in una forma ordinata di percetti chiamati le Verità della Consapevolezza. I Nuovi Veggenti considerarono questi percetti come la pietra miliare di tutta la loro comprensione, e a tutt’oggi queste verità formano i fondamenti degli Insegnamenti Toltechi. Molte delle Verità della Consapevolezza si basano su atti di percezione ed è in questo modo che assumono valore. I Nuovi Veggenti scoprirono che l'intero mistero della percezione può essere riassunto abbastanza adeguatamente nei seguenti nove percetti:"
(Theun Mares)


1. L’universo consiste di un infinito numero di campi energetici che sembrano dei filamenti luminosi.

2. Questi campi di energia simili a filamenti si irradiano da una sorgente di dimensioni inimmaginabili che metaforicamente viene chiamata l’Aquila. Questo è il motivo per cui questi campi energetici vengono chiamati le Emanazioni dell’Aquila.

3. Gli esseri umani sono composti allo stesso modo dallo stesso infinito numero di filamenti energetici, che prendono forma di un grosso uovo luminoso. L’altezza di questo uovo è pari alla lunghezza del corpo umano più il braccio alzato sopra la testa sull’asse verticale. La larghezza è stabilita dall’apertura delle braccia sull’asse orizzontale. Questo uovo è conosciuto come il bozzolo, la bolla (cocoon) dell’uomo.

4. Solamente una piccola parte dei campi energetici contenuti nel bozzolo vengono illuminati nello stesso momento da un punto di luce brillante situato sulla superficie del bozzolo

5. La percezione avviene quando i campi energetici illuminati dal punto luminoso estendono la loro luce per illuminare i corrispondenti campi energetici al di fuori del bozzolo. Questo punto luminoso viene chiamato il punto in cui viene assemblata la percezione, normalmente abbreviato come punto di assemblaggio (punto di unione).

6. È possibile spostare il punto di assemblaggio su qualsiasi altra posizione sulla superficie del bozzolo e perfino al suo interno. Dal momento che il punto di assemblaggio illumina qualsiasi campo energetico con cui viene in contatto, i diversi campi illuminati da tale spostamento costituiscono perciò una percezione nuova di pacca. È un nuovo livello percettivo conosciuto come il vedere.

7. Quando il punto di assemblaggio si sposta sufficientemente lontano, un nuovo completo mondo viene percepito, che è reale come quello che abitualmente percepiamo.

8. Esiste nell’intero universo una forza misteriosa conosciuta come intento. È per mezzo di questa forza che avviene la percezione, è l’intento che dapprima allinea i campi energetici e poi causa la consapevolezza di tale allineamento.

9. Lo scopo del guerriero è quello di sperimentare tutta la percezione possibile all’uomo. Ciò costituisce quello che viene chiamato Consapevolezza Totale, che conduce a una via alternativa alla morte.

[modifica] Le Tre Tecniche Tolteche

Il punto di assemblaggio dell'uomo si trova di solito sulla superficie del bozzolo, più o meno all'altezza del punto in mezzo alle scapole. Nello sviluppo di un bambino normale, dapprima egli impara quale potrebbe essere il punto più adatto in cui collocare il punto di assemblaggio e poi lo fissa tramite la ripetizione. Questa ripetizione viene dapprima dettata dall'incoraggiamento dalle persone più vecchie e poi dall'abituale dialogo interno. I Toltechi oggi sanno che l'uomo può mantenere esclusivamente la sua visione del modo confermando costantemente ciò che vede, a se stesso tramite il proprio dialogo interiore. Ciò significa che il mondo appare sempre come l’uomo dice costantemente a se stesso che sia. Perciò il più importante aspetto della conoscenza Tolteca è che una volta che il dialogo interiore viene interrotto il punto di assemblaggio è libero di muoversi. Questo permette all'uomo di percepire stati alterati di percezione abbastanza spontaneamente ed è la chiave magica che gli Antichi Veggenti avevano ricercato così ardentemente. Avrebbero dovuto solo realizzare che l'unico reale valore dei loro rituali consisteva nella loro abilità di spostare il punto di unione, potendo così scoprire questa chiave come pure il segreto della volontà o potere. Quando tutto ciò fu scoperto, la conoscenza Tolteca incominciò a trasformarsi, e i Nuovi Veggenti si incamminarono sulla strada per correggere gli errori dei loro predecessori.

Theun Mares

Le tre tecniche tolteche castanediche, sono:

  1. l'arte dell'agguato
  2. l'arte del sognare
  3. l'arte dell'intento

Castaneda nei suoi libri, ci ha descritto tuttavia solo le prime due.

[modifica] Genesi delle Tecniche

Dal Libro Il Ritorno dei Guerrieri di Theun Mares

Per far muovere il punto di assemblaggio (punto di unione) i Nuovi Veggenti definirono tre tecniche principali basandosi sulle nove Verità della Consapevolezza. La prima venne chiamata l'Arte dell'Agguato, la seconda l'Arte del Sognare e la terza è la Padronanza dell’Intento. Da queste tre tecniche si evolsero tre distinte aree di attività, nelle quali ogni apprendista deve essere perfettamente esperto per avere successo nel diventare un vero Tolteco, queste attività sono: l'Arte dell'Agguato, la Padronanza della Consapevolezza e la Padronanza dell'Intento. In questo schema l’Arte del Sognare viene incorporata nella Padronanza della Consapevolezza e viene usata solo come mezzo tramite il quale il punto di assemblaggio può essere mosso per raggiungere stati alterati di percezione. Queste tre aree di attività sono state definite tradizionalmente come i tre enigmi che il guerriero dovrà confrontare e risolvere sul suo percorso sulla Via del Potere. L' Arte dell'Agguato viene chiamata l'enigma del cuore. Viene descritta come la sconcertante esperienza dei guerrieri, quando diventano consapevoli, prima di tutto che il mondo appare in questa maniera solo a causa della nostra percezione. Poi, col verificarsi di percezioni diverse sul mondo, la nostra visione del mondo che ci sembra così definitiva cambia drasticamente. La Padronanza della Consapevolezza viene chiamata l’enigma della mente. Questa è la maestosa infinità che i guerrieri percepiscono quando realizzano l’incomprensibile mistero e ampiezza della consapevolezza umana. La Padronanza dell’Intento è l’enigma dello spirito dell’uomo. È il paradosso definitivo che è l’abilità dell’uomo di proiettare le proprie azioni, fisiche, emozionali e mentali, al di là della normale comprensione umana.


Dal Libro Il Potere del Silenzio di Carlos Castaneda

Nel suo schema di insegnamento (di Don Juan), che era stato sviluppato dagli stregoni dei tempi antichi, c'erano due categorie. Una, chiamata "insegnamenti per il lato destro", si svolgeva nello stato di consapevolezza normale. L'altra, chiamata "insegnamenti per il lato sinistro", era messa in pratica solo in stati di consapevolezza intensa. Le due categorie permettevano ai maestri di avviare i loro adepti in tre campi di specializzazione: la padronanza della consapevolezza, l'arte dell'agguato, la padronanza dell'intento. Questi tre campi di specializzazione sono le tre incognite che uno stregone si trova ad affrontare nella sua ricerca della conoscenza. La padronanza della consapevolezza è l'enigma della mente; la perplessità che gli stregoni provano di fronte al mistero e all'estensione stupefacenti della consapevolezza e della percezione. L'arte dell'agguato è l'enigma del cuore, il dubbio che assale gli stregoni quando scoprono due cose: la prima, che il mondo ci appare inalterabilmente obiettivo e reale grazie alle peculiarità della consapevolezza e della percezione; la seconda, che se vengono in gioco diverse peculiarità di percezione, cambiano nel mondo proprio quelle cose che sembrano obiettive e reali in modo tanto inalterabile. La padronanza dell'intento è l'enigma dello spirito, o il paradosso dell'astratto - pensieri e azioni dello stregone proiettati al di là della nostra condizione umana.

[modifica] Fonte

Estratto da vari Nuovi autori sul Castanedismo.

[modifica] Voci correlate


[modifica] Collegamenti esterni

Il Nagal, la cosmologia secondo Theun Mares

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Testo di libera utilizzazione ai sensi degli articoli 65 e 70 della legge 22 aprile 1941, n. 633.
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