Arte dell'agguato (Castaneda)

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L'arte dell'agguato, è un concetto espresso dallo scrittore Carlos Castaneda nei suoi libri.

Indice

Il termine "agguato" è usato per indicare, sia

  • la "manovra dell'agguato", che
  • la "follia controllata".

Nel primo caso, la definizione dell'autore è che

  • La manovra dell'agguato e' qualsiasi cosa che dia uno "strattone" al Punto d'Unione, muovendolo cioè dal suo sitio, dalla sua posizione abituale in cui si trovasse "sedimentato"
  • il secondo concetto dell'autore , in questo caso, si riferisce al comportamento da tenere nei confronti della gente e del mondo esteriore, per non farsi rubare energia (ossia, il potere che un guerriero avrebbe accumulato).

[modifica] Principi e Precetti

Nel libro La Ruota del Tempo di Carlos Castaneda, in cui riassume tutti i suoi concetti chiave espressi praticamente in tutti gli altri, possiamo leggere

[modifica] i 7 Principi dell'arte dell'agguato

  1. Scegliersi il campo di battaglia.
  2. Eliminare tutto quello che non è indispensabile.
  3. Star disposti a morire ed essere pronti all'ultima battaglia in qualsiasi momento, circostanza, luogo.
  4. Dimenticarsi del problema, di se stessi. Non aver paura di niente. Solo allora i poteri che ci guidano ci aprono la strada. Solo allora.
  5. Non lasciarsi "trascinare" dalle situazioni. Ritirarsi. Lasciar che i pensieri scorrano liberamente. Occuparsi di qualcos'altro. Qualunque cosa può essere utile.
  6. Comprimere il tempo, tutto conta, anche un secondo.. Non sprecare nemmeno un istante.
  7. Non lasciar vedere il "gioco". Non mettersi mai in prima linea.

Mentre in Il Dono dell'Aquila, troviamo

[modifica] i 3 Precetti dell'agguato

  1. Il primo precetto della regola è che tutto quello che ci circonda è un mistero.
  2. Il secondo, che noi dobbiamo cercare di svelare i misteri senza però sperare di riuscirvi mai.
  3. Il terzo, che un guerriero, conscio dei misteri imperscrutabili che lo circondano, e del proprio impegno nel cercare di svelarli, prende il proprio posto che gli è dovuto tra gli altri misteri e si considera uno di loro. Di conseguenza, per un guerriero, il mistero dell'essere è senza fine, sia che si tratti di un ciottolo, di una formica o di se stesso. E' questa l'umiltà del guerriero. Si è tutti uguali a tutto.

Nel Fuoco dal profondo, invece, uno dei suoi ultimi scritti, il Nagual Julián Osorio parla delle " 4 Qualità " che un guerriero "Cacciatore" dovrebbe avere. Dice che nelle donne, esse sarebbero innate.

[modifica] Le 4 Qualità' di un "Cacciatore"

ossia, di chi pratica la "follia controllata", sono:

  1. la PAZIENZA
  2. l'ASTUZIA
  3. la SPIETATEZZA (o "NON COMPASSIONE")
  4. la SIMPATIA (recentemente l'associazione ufficiale Cleargreen, si riferiva ad essa come: "ELEGANZA")


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