Corrado Malanga/Pubblicazioni
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[modifica] OPERE in SINTESI
Cerchiamo di dare qui, una panoramica delle sue pubblicazioni (o di suoi collaboratori stretti), con breve estratto dalla stessa a mo' di sintesi (e/o breve descrizione, nostra).
[modifica] Il Marchio Dell' Addotto
In questa breve pubblicazione, Malanga spiega che, una cicatrice in particolare è presente in quasi tutti gli addotti: quella, vicino alla tibia, o ginocchio; generalmente nella gamba sinistra.
- di Corrado Malanga - 10 febbraio 2004
citazione:
Gli stessi tipi di cicatrice che Bud Hopkins ha fotografato in America, si trovano sugli addotti italiani. Mai, come per il fenomeno abduction, sono sembrate esistere tante prove concrete e mai, come in questo caso, si è dovuto prendere atto della stupidità degli ufologi di stato, incapaci, nonostante tutto, di partecipare ad una battaglia, quella della conoscenza, che da tempo ha portato l'organizzazione a cui appartengo dall'altra parte della barricata, a rimirare immensi spazi dove governanti corrotti, militari inutili, alti prelati collusi continuano a tenere l'umanità in un’ignoranza che potrebbe rappresentare la sua futura tomba.
[modifica] Abduction e Coscienza
In questa pubblicazione, si spiegano il concetto di "anima malanghiana" e, in generale, tutte le sfaccettature che la coscienza può prendere negli addotti.
estratti:
Non è come cercare un nuovo virus che, una volta individuato, si fa comodamente osservare al microscopio. Qui stiamo parlando di esseri molto evoluti che hanno tutto l'interesse a far sì che l'intera comunità umana non si accorga della loro stessa esistenza. La loro presenza però è massiccia e non è possibile nascondere ogni traccia fisica. Ecco il perché dei numerosissimi avvistamenti e testimonianze di incontri ravvicinati in tutto il mondo da decenni. Ciò in cui sono davvero esperti, ovvero ciò che consente loro di far credere all'umanità che loro non esistono, è la manipolazione mentale. Su scala planetaria questo avviene grazie al controllo dei gangli del potere, sia esso politico, mediatico, militare, religioso o finanziario. Su un piano più individuale: il regolare prelievo fisico dell'addotto; è un’attività per loro necessaria, ma anche molto invasiva, dunque le tracce che vengono lasciate sono spesso piuttosto evidenti. Le tracce sono di tipo fisico, come le cicatrici di varie forme e dimensioni di cui ci si accorge spesso la mattina al risveglio dopo una notte agitata da sogni strani, ma soprattutto di tipo psichico. Sul piano psichico i problemi per gli alieni infatti si complicano, perché la mente registra tutto e questa capacità del nostro cervello permette a loro solo di confondere i ricordi, non possono cancellarli.
La manipolazione dei ricordi avviene in vari modi anche attraverso l'attivazione di impianti (microchip) alieni specifici installati nel corpo. Per noi il problema è riattivare il collegamento a quei ricordi, togliere il velo che li rende confusi. Qui entrano in gioco gli strumenti tecnici di cui abbiamo parlato, in particolare la PNL ed il Metamodello.[3] Al di là della validità delle tecniche, di cui siamo peraltro assolutamente certi, e della loro corretta applicazione, crediamo che sia estremamente rilevante il fatto che gli addotti, pur trattandosi di persone che non si conoscono fra loro (nella stragrande maggioranza dei casi), sono di sesso diverso, abitano in varie città d'Italia (a volte altre nazioni), svolgono professioni diverse e appartengono a classi sociali diverse, raccontino vissuti del rapimento alieno tutti molto simili fra loro! Le ricostruzioni sono spesso sovrapponibili fin nei dettagli e in quegli stessi dettagli che ogni volta sentiamo ripetere c'è per noi un elemento fondamentale di riscontro oggettivo, di cui dobbiamo tenere conto. [...]
Abbiamo poi capito che gli alieni inducono, tramite macchinari dalla forma sempre cilindrica, il distacco di anima dal corpo dell’addotto per condurre una serie di operazioni che vedono Lei, Anima, come assoluta protagonista. Ancora oggi con tecniche completamente diverse abbiamo ricostruzioni molto simili, anche se talvolta questo passaggio regressivo non è necessario. Il quadro che venne fuori ascoltando decine di addotti in ipnosi superava la nostra più fervida immaginazione e ci forniva il movente preciso delle attività aliene sulla terra. Un movente molto lontano da qualsiasi ipotesi ufologica (che oggi ci appaiono assolutamente ridicole). In sostanza il quadro che è emerso indica che lo scopo di qualsiasi attività aliena sulla Terra, e non solo, è direttamente o indirettamente legato al controllo e allo sfruttamento di Anima dalla quale dipende la loro sopravvivenza. “Sopravvivenza” non è il termine adatto, perché per gli alieni sopravvivere significa vivere per sempre. È questo il loro obiettivo e cercano di raggiungerlo nell'unico modo che conoscono: prendersi l'Anima.
Per fortuna non ci sono ancora riusciti completamente e si accontentano di prendere da Lei quell'energia che a loro serve. Gli alieni corporei (vedi "Genesi" e "Genesi II" di Corrado Malanga, www.ufomachine.org) la spostano di qua e di là in corpi alieni o in ibridi umano/alieni (o in cloni dell'addotto per altre operazioni), perché l'energia animica rigenera i loro corpi allungandone la vita. Oppure la utilizzano per dare "energia vitale" a quei corpi ibridi (e cloni) realizzati per vari scopi e che senza Anima sarebbero solo contenitori biologici spenti [..]
Eseguono operazioni di fecondazione [...] Secondo l'obiettivo alieno l'essere ibrido così creato dovrebbe essere in grado di ospitare stabilmente Anima e mantenere le caratteristiche genetiche tipiche della loro razza, ovvero la loro identità aliena. Per potersi agganciare, Anima ha tuttavia bisogno di un organismo con caratteristiche genetiche ben precise e per ora, pare che gli alieni non siano riusciti a realizzare ibridi in cui Anima si aggancia stabilmente.
Gli alieni incorporei, invece, agiscono direttamente ed entrano nel corpo dell'addotto al quale si attaccano come parassiti per drenare l'energia di Anima. Ecco dunque: gli alieni-demoni senz'anima, che desiderano la vita eterna per dominare per sempre l'universo. [..]
Oltre ad Anima abbiamo potuto distinguere altre 2 parti comuni a tutti gli esseri viventi: Mente e Spirito. Possiamo usare un paragone informatico per spiegare la funzione di Mente, Spirito e Anima: dobbiamo immaginare innanzitutto il mondo fisico che conosciamo come un videogioco interattivo all’interno del quale ci sono tanti personaggi, tanti avatar che lo animano.
La Mente è come il software che fa muovere l'avatar personale all'interno del gioco, lo Spirito l'energia elettrica che alimenta tutto ciò che è vivente (il videogioco non esiste senza i personaggi che lo animano). Anima non appartiene al gioco, esiste oltre il gioco, è qualcosa di esterno, è cioè il soggetto davanti al monitor fuori dal videogioco. Questo paragone ci fa capire come Anima, Mente e Spirito, cioè le tre istanze della coscienza individuale, siano in realtà totalmente alienati dal videogioco, che [però] a livello di coscienza si sostituisce alla realtà vera. In questa condizione di costante percezione alterata, non c'è coscienza del fatto che la realtà è un'altra; e, l'errore di identificazione con l'avatar, (che è del tutto finto) diviene il normale stato di coscienza dell'individuo.
In definitiva il quadro [... ] vede "Anima" come unica possibilità per gli alieni di connessione con Dio (Dio = Coscienza Universale), perché loro "di là (da Dio)" non ci possono andare e anima è un pezzo di Dio che si manifesta in questo universo. In realtà, agli alieni non importa nulla di Dio, essi non vogliono diventare [parte di] Dio, vogliono diventare come Dio. Essi hanno scelto di essere "un'altra cosa", non accettando [invece] che "diventare Dio" è l'unica strada percorribile per la vita eterna. Il loro obiettivo è divenire eterni sì, [ma] come l'unica cosa eterna che esiste, cioè [fuori da] Dio, mantenendo cioè la propria identità, aliena. Sfruttare le anime tramite l'inganno è l'unica cosa rimasta all'alieno, l'alternativa è l'accettazione della morte [naturale]. [1]
Anima del resto si fa sfruttare perché non ha capito cos'è, non si conosce e non sa nemmeno cosa sono gli alieni. È come una bambina il cui istinto è semplicemente vivere (essere), ma ha una coscienza limitata di sé e di tutto quello che la circonda. Questo basso livello di coscienza è comune a tutti gli addotti ed ecco perché l'alieno in loro ha gioco facile. [... ] Le anime dei non addotti (i non addotti, con anima) hanno invece un sistema di difesa naturale costituito da una coscienza evoluta e matura.
Ci appare chiaro che il lavoro sulla coscienza sia molto introspettivo, c'entra poco con i valori e le regole che dominano la nostra società. Siamo cioè stati educati a convogliare tutta la nostra attenzione e le nostre energie verso qualcosa ..esterno a noi, separato, finto, perché funzionale all'inganno, ovvero a ciò che ci impedisce di captare ed osservare il mondo vero [...] Come si può ascoltare un sussurro dentro una discoteca con casse a tutto volume?
...per arrivare alla liberazione definitiva dalle IA (Interferenze Aliene) si deve attivare un processo virtuoso che agisce su 2 livelli di comprensione: il problema alieno, e il proprio essere.
Primo livello: "Sono addotto! "
L'addotto è a buon punto quando capisce che l'alieno è reale, che non è lì per il suo bene e che viene trattato come un animale da allevamento su cui fare sperimentazioni di ogni genere.
Secondo livello: Conoscenza di se stessi..
..l'acquisizione di coscienza di sé attraverso l'osservazione delle parti di cui si è composti (anima, mente e spirito) . In pratica l'addotto si guarda dentro e comincia a capire com'è fatto [e ad] acquisire la consapevolezza di poter intervenire sul proprio destino. Egli si rende conto che, agendo sugli elementi del mondo interiore, produce cambiamenti anche nel mondo fisico e gli alieni non sono più in grado di avvicinarsi al corpo dell'addotto.
Nelle testimonianze coscienti o nelle ipnosi post-liberazione, gli addotti raccontano che l'alieno entra nella stanza nel solito modo, ma non è più in grado di avvicinarsi al corpo, guarda l'addotto con un'espressione parecchio seccata, si gira e se ne va da dove è venuto. Questo perché l'anima dell'addotto, che ora ha compreso, elimina qualsiasi alieno (e militare) che tenta l'abduction. L'eliminazione dell'alieno non avviene sul piano fisico, ovvero nell'ologramma del [nostro] mondo virtuale, ma su un altro piano, il mondo vero. Anima cioè non agisce sulla proiezione olografica dell'alieno (il suo corpo fisico sul nostro piano fisico) nell'ologramma, agisce sul vero corpo dell'alieno che sta al di fuori dell'ologramma (altra dimensione?).
..Conoscono alla perfezione le regole dei 2 mondi, ma hanno un grande limite: non possono uscire dalla caverna, non possono andare di là. Gli uomini invece, anche se non tutti, ci possono andare, ma "vivono" costantemente nell’illusione del mondo virtuale in una sorta di condizione di sonno perenne. Bisogna immaginare i 2 mondi come compenetranti, quindi lì dove esiste un corpo fisico (virtuale), esiste contemporaneamente un corpo di altra natura (reale) appartenente al mondo reale. Per comprendere tutto il meccanismo delle adduzioni è necessario afferrare bene questo concetto. L'eliminazione degli impianti alieni e dei parassiti avviene nel mondo reale [non qui], che è quello che conta! Quasi tutto avviene sul quel piano, che si manifesta [poi anche] nell'io interiore dell'uomo. Gli alieni operano all'occorrenza anche nel mondo fisico, perché per alcune operazioni è necessario disporre del corpo in carne ed ossa, che è poi, come abbiamo detto, un ologramma all'interno dell'ologramma.
Per poter osservare il mondo reale, si devono innanzitutto rompere le catene che costringono i prigionieri a guardare solo le ombre e mai se stessi. È cioè necessario volgere lo sguardo dentro di sé, attivando quel processo di autocoscienza che si conclude con l'uscita dalla caverna.
Attenzione ora a questo altro passaggio del mito della caverna: "Si supponga che un prigioniero venga liberato dalle catene e sia costretto a rimanere in piedi, con la faccia rivolta verso l'uscita della caverna: in primo luogo, i suoi occhi sarebbero abbagliati dalla luce del fuoco ed egli proverebbe dolore. Inoltre, le forme portate dagli uomini lungo il muretto gli sembrerebbero meno reali delle ombre alle quali è abituato; persino se gli fossero mostrati quegli oggetti e gli fosse indicata la fonte di luce, il prigioniero rimarrebbe comunque dubbioso e, soffrendo nel fissare il fuoco, preferirebbe volgersi verso le ombre".
...il vero problema viene dopo. Nella luce del fuoco all'interno della caverna c'è la rappresentazione di una trasformazione alchemica dell'ego che talvolta l'addotto non è pronto ad accettare. L'ombra di se stessi appare per quello che è, cioè una falsa identificazione. Spesso gli addotti hanno particolari capacità che vengono dal parassita alieno che ospitano. La personalità dell'addotto viene così alla lunga forgiata assumendo caratteristiche aliene. In parole povere l'alieno si sa muovere all'interno della nostra società molto meglio di anima, perché la società è stata costruita sulla base di un modello alieno (all'interno dell'ologramma del mondo virtuale costruito dagli alieni), non certo animico. L'addotto che cancella gli alieni dalla sua vita perde così l'identificazione aliena e deve costruirsene una nuova di zecca in un mondo che in linea di massima va nella direzione opposta. Questo processo a volte è difficile ed alcuni addotti precipitano nella condizione precedente, anche perché alcuni di essi hanno, grazie al parassita, abilità di cui non vogliono liberarsi. Se questo non avviene l'alieno torna alla carica più forte e più invadente di prima. È un processo spesso inconscio, ma anche i soggetti che talvolta ne sono consapevoli scelgono volontariamente quella strada. Del resto l'alieno è abilissimo nel far leva sulle debolezze dell'ego.
Il primo aspetto importante di cui rendersi conto è che si vive nell'illusione di essere liberi, perché la realtà è che [invece] sei un prigioniero immobilizzato dalle catene dentro la caverna. Va poi compreso che l'ego rappresenta quelle catene che non ti permettono di volgere lo sguardo altrove se non verso le ombre del mondo illusorio. Più grande è l'ego e più grosse sono le morse che ti impediscono di guardare altrove. [...] L'ologramma del mondo virtuale in cui viviamo è continuamente manipolato affinché prevalgano i modelli di comportamento (alieno) che pompano l'ego. Bisogna rendersi conto che dall'ologramma riceviamo continuamente stimoli che ci inducono a produrre falsi obiettivi, su cui l'ego ingrassa.
..molti dei [nostri] comportamenti sono meccanici e.. fuori controllo, perché dettati dall'ego. Liberarsi dalle IA significa acquisire la coscienza di ciò che si è, prima di ogni cosa ..Significa capire di essere anima, significa rendersi conto che in quanto anima nient'altro è necessario, nessun altro essere "evoluto", nessun Dio, nessun padre. Significa convincersi che le cose si possono cambiare semplicemente con la volontà di farlo. Significa scegliere di abbandonare la via dell'ego per essere anima che ego non è mai. Significa decidere di riprendere definitivamente il controllo.. .
[modifica] GENESI (I-II-III)
- di Corrado Malanga
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[modifica] Alieni o Demoni
- di Corrado Malanga
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[modifica] ALIEN CICATRIX
Alien Cicatrix, è il lavoro incompleto di Angeli o Demoni; ossia, nient'altro che il libro ebook, sviluppato prima di quest'ultimo.
[modifica] Note
- ↑ Secondo Federico Bellini, invece, il discorso sarebbe più complesso; la razza umana attuale sarebbe il risultato degenerato di ibridazioni umano-aliene, per cui i veri "alieni" saremmo noi, nel senso di "androidi" (senz'anima, appunto), ossia la maggior parte di noi. Chi possiede anima, avrebbe invece conservato questa componente "umana" originaria, e per questo verrebbe studiato dall'alieno (senz'anima), da alcune razze almeno (quelle meno "vampiresche"), per cercare di riprodurre in loro, tra la loro gente (nelle generazioni future), questa "componente" animica che a loro manca in quanto, anch'esse sarebbero state create come un'"esperimento", dalla prima umanità degenerata.
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