Digiunoterapia
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Digiunoterapia è un termine che è venuto a usarsi recentemente, fra i più accesi e convinti sostenitori e praticanti del digiuno, inteso come pratica volta a recuperare il benessere e la salute totale del corpo fisico. Da non confondere, quindi, con altre pratiche "igienistiche", come ad esempio l'Argilloterapia, la Sauna, o la Terapia del colon (Idrocolonterapia).
Come sostiene il dottor Sebastiano Magnano nel suo libro Guida pratica al Digiuno Autogestito [1], con esso l'organismo si nutre delle proprie riserve; localizzate:
- nel glicogeno accumulato nel fegato
- in proteine e altre sostanze nutritive accumulate nel sangue e nella linfa
- riserve nutritive del midollo osseo
- vitamine nelle ghiandole
- grasso in eccesso
Sempre secondo lo stesso autore:
"i tessuti sono presi in ragione inversa alla loro utilità "; vale a dire, saranno bruciati prima i grassi, poi tutti gli altri (secondo la loro primaria necessità per l'organismo). I centri nervosi non verrebbero toccati e, le "escrescenze" come tumori, cisti, o ascessi, verrebbero invece disintegrate per prime.
Nello stesso libro, l'autore dichiara il digiuno come "un processo di autolisi, ossia di digestione dei propri tessuti interni mediante enzimi"; e si esprime verso questa come "un processo guidato da una meravigliosa intelligenza somatica".
[modifica] Storia
La pratica del digiuno si perderebbe nella notte dei tempi, in quanto "istintuale": anche gli animali la praticano; ma il primo a parlarne in questi termini "terapeutici", e in un libro abbastanza esteso sull'argomento, sarebbe stato il dottor Herbert M. Shelton, nel suo libro: Il digiuno può salvarvi la vita, uscito nel Luglio del 1964 (Copyrighht by Hygiene Press).
A lui fanno riferimento praticamente tutti gli Igienisti, o per lo meno quelli fra loro (come per esempio il ricercatore già citato prima) che seguono la "corrente di pensiero" igienistica da lui iniziata. Altre infatti sono nate e esistono, in contrapposizione o complementari.
Una di queste, per esempio, prevede l'uso di argilla e/o altre sistematiche naturali in aggiunta alla pratica del digiuno, che non solo ed esclusivamente questo. Il digiuno totale e il processo di autolisi menzionato, assieme alle corrette combinazioni alimentari e a una sana alimentazione, non sarebbero infatti sufficienti, secondo alcuni (vedi per esempio Louis Kuhne, o Raymond Dextreit).
Solamente una vita sana a tutti gli effetti lo sarebbe; per questo altri autori evidenziano il ruolo essenziale che giocherebbero anche altri fattori, e rimedi naturali.
[modifica] Critiche al digiuno e pericoli connessi
[modifica] La corretta ripresa alimentare
La pratica del digiuno malgestita sarebbe però, a detta degli stessi fautori del metodo, sarebbe molto più dannosa della malattia stessa che, forse, uno aspiri a superare tramite questa pratica. Infatti, un digiuno interrotto bruscamente, o portato avanti male (mangiucchiando ogni tanto per esempio), sarebbe estremamente dannoso.
I pericoli maggiori (in circostanze "normali", ossia in individui "non malati gravi") sarebbero comunque sempre e solo da riportare alla "buona interruzione" del digiuno stesso, ossia alla "corretta ripresa" alimentare.
Lo stomaco e l'intestino, infatti, ormai non più abituati a lavorare come prima, andrebbero riportati lentamente, non in modo brusco, alla loro attività . E questo tanto più "lentamente" quanto più "lungo" sia stato il digiuno.
Fra i sostenitori dello stesso, un digiuno corretto (ossia un digiuno totale con l'assunzione di sola acqua semplice), può essere portato avanti per mesi. Nei loro libri, gli autori parlano di casi di persone che lo avrebbero portato avanti addirittura per quattro o cinque. Quindi, per esempio, in un digiuno così lungo, bisognerà poi far passare almeno un paio di settimane ingerendo solo cibi liquidi, o semisolidi, o comunque morbidi, prima di cominciare a riprendere a mangiare come si era abituati prima. Mentre nei digiuni piccoli o di breve durata, si potrà ridurre questo tempo d'attesa a solo una settimana, o anche due o tre giorni.
Chiaramente anche molte altre critiche vengono rivolte alla digiunoterapia e ai praticanti della stessa, soprattutto dalla medicina ufficiale; a questa, i sostenitori rispondono che mancano loro le basi sperimentali per una vera critica. In altre parole, spesso e volentieri chi afferma che il digiuno sia negativo non avrebbe mai digiunato neanche un giorno solo in vita sua, né osservato un individuo digiunare.
- (Herbert M. Shelton. in il Digiuno può salvarvi la vita. 1aEd italiana Settembre 1986. Gildone Campobasso, Società Editrice Igiene Naturale, 1964.NoISBN)
[modifica] Il parere di Ehret
Secondo Arnold Ehret, invece, un digiuno portato all'eccesso ossia troppo lungo, non sono sarebbe dannoso, ma non servirebbe proprio e sarebbe un'inutile perdita di tempo oltre che dannoso. Secondo il suo 'concetto di "muco"', questa sostanza estranea verrebbe a ostruire i vari vasi sanguigni, che si restringono in estremo durante i digiuni prolungati; rallentando così la circolazione sanguignea non solo la "mucosità ", ma anche tutti gli altri 'materiali di scarto' non potrebbero poi più essere eliminati convenientemente. Con disastrosi risultati ben immaginabili.
Ehret era favorevole sì al digiuno, ma a quelli corti, di breve durata; intercalati con un'opportuna dieta disintossicante, proprio da questo "muco", il quale sarebbe il vero colpevole non solo della mala riuscita dei digiuni, ma anche della tossiemia in generale.
Solo in un corpo completamente libero da muco, ossia 'pulito' veramente da ogni qualsivoglia materia estranea e di scarto, un digiuno lungo secondo Ehret porterebbe allora sì, davvero vigore e giovamento. Altrimenti no. Sarebbe solo dannoso; tanto piu, quanto lo sia il grado di 'intossicazione' interna dell'organismo.
[modifica] Nel metodo Kousmine
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[modifica] Fanatismo
Pur tuttavia è anche vero, purtroppo, che non mancano casi di "fanatismo" in tal senso; questo si denota (per lo meno in Italia) quando assistiamo per esempio alle tristi scene di "boicot" tra un "sistema" e l'altro; o quando vediamo la "mancata collaborazione" tra un macrobiotico per esempio, ed un igienista; o quando ancora, un igienista è convinto della totale e assoluta mancanza di utilità della medicina tradizionale (come anche di tutte le altre alternative) inneggiando al digiuno come unico "sistema supremo e miracoloso", in grado di fronteggiare a qualsivoglia tipo di disturbo o malattia.
Questo può anche essere vero, ma il "fanatico" che ragiona così dimentica quanto la regola stessa basica dell'Igienismo afferma: non esistono malattie ma solo malati, e in virtù di questo: a ogni singola persona corrisponde il suo proprio e giusto criterio, quindi, a scegliersi la terapia che "constata" per sè più conveniente.
[modifica] CuriositÃ
- Un famoso attivista politico rispondente al nome di Renè Andreani, ha fondato un metodo (omonimo) e sembra si sia dato e si stia dando molto da fare per la diffusione del Digiuno come terapia.
- Il fondatore della Società Editrice Igiene Naturale era un miliardario che, dopo essersi guarito grazie a un digiuno, per anni si è dedicato alla divulgazione di una rivista gratuita sulla pratica igienistica che mandava a proprie spese alle principali istituzioni mediche, e di ricerca; è poi però, subitamente scomparso a causa di un incidente automobilistico.
[modifica] Bibliografia
In Italia, i libri di Shèlton e di altri padri fondatori dell'Igienismo sono stati tradotti dalla Società Editrice Igiene Naturale; e anche, dall'Associzione Igienista Italiana(A.I.I).
La maggior parte di essi non presenta codice-ISBN.
- Il digiuno può salvarvi la vita. 1986.NoISBN
- il Digiuno Terapeutico
- Le combinazioni alimentari
Altri padri fondatori:
- dottor J.H. Tìlden.Tossiemia e disintossicazione.
- dottor A. Mossèri
- L'Arte di Nutrirsi
- L'Igienismo
- Raymond Dextreit et al.
- Nuovo trattato di Medicina Naturale: nostra terra nostra cura. Madrid,EDAF,1981.ISBN 84-7166-723-1.
- L'argilla che guarisce, Milano, De Vecchi Ed,1987.ISBN 88-412-4336-8
- Dimagrire naturalmente e durevolmente
- Le compatibilità alimentari
- L'Igiene Naturale per migliorare la vostra salute. Genova, Ed.A.I.I, 1990.NoISBN
Autori più recenti:
- "il Segreto d'Igea" Guida pratica al digiuno autogestito.NoISBN
- Il digiuno fonte di salute MEB, Padova
- Nicole Boudreau. il Digiuno per la propria Salute
- Arnold Ehret. il Digiuno razionale
- Flavio Gazzola. il Digiuno che Guarisce
- Gerhard Leibold. il Digiuno terapeutico
- Rudiger Dahlke. Curarsi con il Digiuno
- Allan Cott. Digiuno, Via di Salute
- Michele Iannelli. il Digiuno Olistico
- Christian Tal Schaller. Amaroli e Digiuno
- Gloria Gazzeri. Bibliografia internazionale sul digiuno, in B. Romano. 1991
- M Spiezia. L'assistenza alla digiunoterapia: esperienze e principi ispiratori, in B. Romano. 1991.
- Whilelmi De Toledo. Fisiologia del digiuno, in B. Romano. 1991.
- K Sidhwa. Il digiuno e la rialimentazione, in B. Romano. 1991.
- S Simeone. Il digiuno e la variazione del terreno bioelettrico, in B. Romano. 1991.
[modifica] Note
- ↑ *(Magnano Sebastiano.Principi generali:l'autolisi, in (Michele Manca.)Digiuno Autogestito.4aEd Novembre2002.Genova,A.I.I,1987. pp. 17-18.NoISBN)
[modifica] Voci correlate
- Digiuno
- Terapie alternative tradizionali europee
- Terapie alternative generali
- Herbert Shelton
- Igiene naturale
- Ehretismo
- Idroterapia
- autolisi cellulare
- Tossiemia
- John H. Tilden
- Arnold Ehret
[modifica] Altri progetti wiki
[modifica] Collegamenti esterni
- www.digiuno.it
- http://www.digiunoconsapevole.it/
- nel metodo kousmine
- Digiuno via di Guarigione
- Digiunoterapia su Enciclopedia Discipline bionaturali
- articolo su blog
- http://ildigiuno.blogspot.it/